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Intitolazione di una piazza cittadina

Sabato 13 agosto 2022

Dalle parole dell'Avv. Augusto Conte:
"ELOGIO DI UN MAESTRO 
 “La intitolazione di una Piazza cittadina non “premia” soltanto la vita e la professione dell’insignito, che costituisce simbolo del “maestro di scuola”, ma tutta la categoria del “corpo insegnante” che si è succeduto, con continuità storica nel corso degli anni, nella delicata e altissima funzione dei primi insegnamenti creativi dei futuri uomini e cittadini. La figura dell’Insegnante COSIMO EPICOCO ...rappresenta monumentum aere perennius nella memoria cittadina e rievoca in tutti l’epoca, incancellabile, custodendola, trasmettendola e tramandandola, dei primi apprendimenti nel leggere e far di conti...Il maestro Epicoco non si limitava a seguire la didattica stabilita nei programmi scolastici, aggiungendo iniziative con intuito e creatività per assecondare le necessità di crescita, cognitiva ed emotiva, degli alunni nella prima età in cui si forma il carattere e la personalità, inaugurando pratiche virtuose di insegnamento...(secondo l’insegnamento di Maria Montessori e di Marco Fabio Quintiliano del Primo Secolo d. C., ancora attuali). L’esperienza dell’impegno scolastico, nel corso del quale metteva in contatto gli scolari con la realtà sociale, gli avvalse per offrire un notevole contributo alla maturazione culturale della collettività cittadina (anche attraverso il Centro di Lettura), ad una autonoma e consapevole manifestazione del pensiero, a un libero e maturo concepimento del fondamentale diritto di libertà...seguiva la sua coscienza di libero e avveduto maestro...in armonia con il diritto naturale e lo jus gentium concreta attuazione nell’Ordinamento Italiano con l’introduzione dell’art. 21 della Costituzione del 1948...e nell’art. 33 che stabiliva la libertà nell’insegnamanto della quale Epicoco ampiamente si avvaleva...Anche per questi aspetti, che rivelano una singolare e provvida personalità di “maestro” e di comunicatore, per le intuizioni di aspettative di libera conoscenza dei cittadini, unitamente al suo honeste vivere di ulpiana memoria, l’intitolazione si rivela appropriata e rispondente ai criteri normativi e regolamentari che la autorizzano...Cosimo Epicoco appartiene alla cittadinanza e si è consegnato ai posteri, legando il suo nome alla Storia della Città, la cui comunità ha interesse a conservare, preservare e trasmettere la memoria. Parafrasando una frase autoironica espressa in vista del pensionamento, con l’intitolazione di una Piazza nella Città Natale, in cui opero’ e visse, il Maestro Cosimo Epicoco è “entrato nel coefficiente” dell’Eternita’”.
 Il mio ELOGIO, del quale ho riportato stralci, è stato inserito anche a richiesta della Famiglia Epicoco, nell’iter amministrativo della intitolazione.
 La lettura dell’ELOGIO è stata preceduta da un ringraziamento alla Famiglia Epicoco per il privilegio concessomi e alla Istituzione  comunale per averla condivisa, e da una mia riflessione sui rapporti personali intercorso con Epicoco e con la constatazione che l’iniziativa, che per quanto mi riguarda segue alla intitolazione di una via a Salvatore Morelli, Apostolo del Femminismo, trovi un seguito nella Istituzione di una Commissione per la Toponomastica cittadina, eliminando anonime via e traverse di arterie principali e segnalando le intitolazioni storiche preesistenti con dati anagrafici e di vita. La intitolazione delle strade cittadine non è solo un fatto anagrafico e un semplice arredo urbano, ma costituisce un fatto culturale rappresentando personalità e particolari eventi storici."

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