Mercoledì 4 Febbraio 2015
Mostra fotografica - poetica dell’artista Angelo
Ciciriello
“Il senso di Angelo per la neve” è il titolo della mostra
fotografica - poetica che sarà inaugurata e presentata il 5 febbraio 2015
presso il Castello Ducale di Ceglie Messapica alle ore 18.00 alla presenza dell’autore
Angelo Ciciriello, dal sacerdote don Franco Candita, dal saggista e pubblicista
professor Gerardo Trisolino, dall’assessore alla Cultura avvocato Mariangela
Leporale. All'inizio della serata, gli alunni della scuola media "L. Vinci" e la Street Band, leggeranno le poesie accompagnati dal suono melodioso della fisarmonica. All’evento parteciperanno due ragazzi che leggeranno filastrocche e
poesie a corredo delle foto della mostra che sarà visitabile fino al 21
febbraio.
Sono stati coinvolti nell’iniziativa gli studi
fotografici cittadini che hanno curato l’elaborazione grafica e la stampa delle
foto scattate dall’autore durante l’ultima nevicata sul paese.
“Testimone di un mondo che nasce visibile solo quando
muore -ha spiegato Angelo Ciciriello- oltre ad essere il sottotitolo della
mostra sarà la traccia che seguirò per accompagnare adulti e bambini nel
viaggio meraviglioso e misterioso di creature invisibili scoperti dal semplice
fuoco della curiosità e che attraverso diversi linguaggi si porrà il problema
della creazione, dei fenomeni sensibili che ci proiettano in un’altra
dimensione come quella del sacro e del fantastico che irrompe nel nostro
quotidiano attraverso la porta dell’immaginazione e della meraviglia, senza
delle quali saremmo preda dell’angoscia e dello sconcerto di fronte all’enormità del mondo. Cosa che fa dire al
poeta e scrittore J.B.S. Aldane : Il mondo perirà per carenza non di
meraviglie, ma di meraviglia”. “Dai cumuli alla deriva su strade cittadine e di
campagna arrivano anche altri messaggi – ha continuato l’autore – la neve pulisce,
anestetizza, è una spugna che assorbe il buono e il brutto, la neve bianca
immacolata diventa nera per il nostro vivere contro natura; diversi messaggi
che ci portano poi al cuore della riflessione cioè sulla vita complessiva che
coinvolge anima e corpo in rapporto al cielo del sacro e alla terra nostra
madre. Questi animali che animano l’ultima neve e che guardano il sole in una
sorta di eutanasia dolce, son il segno meraviglioso che rimanda al sublime,
all’ineffabile, al senso del mistero del cosmo che prova il bambino muto di
fronte alla volta celeste, che lo si affronti o meno in assenza o in
compresenza di un’idea di Dio”.
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
Nessun commento:
Posta un commento