Giovedì 22 dicembre 2016
Per eludere i controlli da in escandescenza.
Arrestato cegliese
Prosegue
l’attività di controllo del territorio da parte del personale del Commissariato
di P.S. di Ostuni, diretto dal Commissario Capo Gianni ALBANO.
In
costante sinergia con le direttive rese dal Questore di Brindisi, Dottor
Maurizio MASCIOPINTO, finalizzate alla prevenzione e repressione dei reati in
generale ed, in special modo, di quelli in materia di droga, nei giorni scorsi,
dipendente personale eseguiva una serie di controlli antidroga nel territorio
del Comune di Ceglie Messapica volti al monitoraggio di soggetti gravitanti nel
giro dello spaccio di eroina.
All’esito
dell’intervento, veniva tratto in arresto per il reato di resistenza a pubblico
ufficiale, ………………, classe 1983, noto agli uffici, il quale, dopo le formalità
di rito, d’intesa con il Pubblico Ministero di turno presso la Procura della
Repubblica di Brindisi, Dottor Giuseppe DE NOZZA, veniva associato presso la
Casa circondariale brindisina.
Di seguito, i particolari
dell’operazione: da diverso tempo si era venuti a conoscenza
che l’odierno arrestato fosse solito accompagnarsi a soggetti negativi e
gravitanti nel mondo della droga, in particolare eroina. Pertanto, si
allestivano un serie di servizi di osservazione ed appostamento volti
all’analisi e allo studio delle sue abitudini e dei suoi spostamenti, avendo la
conferma di strane frequentazioni ed incontri che normalmente si verificavano
in luoghi isolati del Comune cegliese.
Movimenti
sospetti che si verificavano anche nella tarda serata di lunedì u.s.
allorquando il ……….. veniva notato uscire da una abitazione a lui non
ricollegabile, salire a bordo della sua utilitaria e, con fare guardingo e a
velocità sostenuta, raggiungere la casa di residenza ove parcheggiava l’autovettura
di traverso, chiaro segno che sarebbe tornato e poi di nuovo ripartito.
Ritenendo
che si fosse recato nel menzionato appartamento per approvvigionarsi dello
stupefacente, gli investigatori della Città Bianca, decidevano di appostarsi,
attendendo il ritorno.
L’intuizione
dei poliziotti si rivelava fondata, poiché di lì a poco lo vedevano “sbucare”
dall’appartamento. Una volta
avvicinatosi all’utilitaria e prima che vi salisse a bordo, lo si fermava e lo
si sottoponeva a controllo, avvisandolo inoltre che l’ispezione sarebbe
proseguita in casa, cosa che non “veniva gradita” dal fermato.
Di fatti, appreso che si sarebbe proceduto ad
un accurato controllo domiciliare, inizialmente, con fermezza e convinzione,
sosteneva più volte di non abitare lì e contestualmente, provava a darsi alla
fuga ma veniva prontamente raggiunto.
Una volta riacciuffato, gli si ripeteva di
andare in casa al ché prima puntava i piedi in terra contemporaneamente
aggrappandosi a mo’ di abbraccio serrato e vigoroso, ad un muretto di cemento,
non volendosi assolutamente muovere da li, tanto che lo si doveva afferrare per
le braccia e proprio in questo frangente iniziava a sgomitare all’indirizzo
degli operatori, dapprima all’altezza del ventre e poi del volto di uno di essi
che procedeva ad immobilizzarlo.
Dato che non riusciva più a divincolarsi e a
fuggire, iniziava volutamente e furbescamente a gridare frasi del tipo “ aiuto, aiuto, aiutatemi, mi stanno
ammazzando” con le urla che venivano, non a caso, indirizzate verso una
finestra dell’appartamento di residenza da cui era uscito poco prima e che era
spalancata con la luce interna accesa.
Proprio
a riprova che aveva deciso di gridare per avvisare chi era nell’abitazione,
subito dopo dalla stessa usciva un soggetto che, richiesto di fermarsi dagli
Agenti, si dava a repentina fuga, dileguandosi.
Notato chiaramente dal ……….. che il complice era scappato, terminava di
opporre resistenza e si raggiungeva l’abitazione. Una volta
sul pianerottolo, lo si invitava ad aprire,
ma invano.
Pertanto, considerato l’ulteriore
atteggiamento non collaborativo del …………. e che un ulteriore perdita di tempo
avrebbe potuto oltremodo compromettere le operazioni di polizia, si riteneva
opportuno accedervi forzando la porta d’ingresso.
Nell’immediatezza si accertava che era stato
appena azionato lo scarico del water in cui era stata gettata l’eroina.
Nonostante ciò, la perquisizione proseguiva ed
essa permetteva di sequestrare il tipico materiale per il confezionamento della
droga, tra cui un rotolo di nastro isolante di colore nero, alcuni pezzi di
carta alluminio, 2 grinder ed un
bilancino elettrico con numerosi residui di eroina presenti sul “piatto”
metallico impiegato per il peso.
Attive sono le ricerche del complice del
........... scappato nelle fasi del controllo e non si escludono, in tal senso,
sviluppi nelle prossime ore.
Veniva resa al P.M. di turno presso la Procura
di Brindisi, una dettagliata descrizione di quanto accaduto e, all’esito del
racconto, l’Autorità giudiziaria, concordando appieno con l’operato dei
poliziotti nonché con la gravità delle condotte poste in essere dal ………,
disponeva che lo stesso fosse associato in stato di arresto per resistenza a
Pubblico Ufficiale presso la Casa circondariale di Brindisi.
I servizi di controllo del territorio da parte
della Polizia di Stato nella giurisdizione di competenza e nell’intera
provincia di Brindisi proseguiranno nei prossimi giorni nell’ottica del
raggiungimento della sicurezza generale e secondo sempre più auspicabili forme
di collaborazione da parte della collettività.
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