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Manifestazione scolastica

Giovedì 30 gennaio 2020
<Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo> (G. Rodari).

“I 100 anni di G. Rodari  all’Istituto Comprensivo Statale “Preside Lucia Palazzo”.
L’Istituto Comprensivo statale “Preside Lucia Palazzo” con a capo il prof. dirigente Gaetano Dabbicco si prepara a festeggiare i cento anni della nascita di Gianni Rodari, uno degli scrittori italiani più fantasiosi e creativi , specializzato in letteratura per l’infanzia, con un progetto lungo… un anno.
 Un progetto che ha avuto inizio mercoledì 29 gennaio 2020 presso la palestra coperta del plesso “G. PASCOLI”, dove  i docenti e gli alunni dei tre ordini di scuola dell’Istituto , in uno spirito di compartecipazione,  hanno dato inizio ai festeggiamenti per i cento anni dalla nascita di G. Rodari con una grandiosa manifestazione in una girandola di filastrocche, canti, musiche e drammatizzazioni di storie fantasiose e divertenti dell’autore , la cui originalità sta nell’aver saputo  trovare la creatività soprattutto negli errori.
 La manifestazione, coordinata e moderata dalla docente della Scuola dell’Infanzia  Mariolina Leo, si è aperta , come tradizione vuole , sulle note dell’ “Inno di Mameli” eseguito dagli alunni della “Pascoli Band”, diretta dal maestro Dario Carlucci, che ha coordinato magnificamente  tutta la parte musicale dell’evento.
La serata è proseguita con la proiezione di un video di presentazione dell’autore e con canti, balli, filastrocche e drammatizzazioni eseguite in maniera eccellente  dai più piccoli ai più grandi degli alunni del Comprensivo; esibizioni che hanno intrattenuto il pubblico presente all’insegna della spensieratezza e di una certa nostalgia per quel mondo dell’infanzia popolato dalla fantasia e dalla originalità delle storie di Rodari, che hanno divertito generazioni di bambini e nello stesso tempo aiutati a credere nella possibilità di realizzare un mondo migliore denunciando ogni forma di ingiustizia e sopruso;  storie che invitano a guardare la realtà con il filtro della fantasia e a cambiare l’ordine delle cose proprio come “Il giovane gambero”: <Andrà lontano? Farà fortuna? Raddrizzerà tutte le cose storte di questo mondo? Noi non lo sappiamo, perché egli sta ancora marciando con il coraggio e la decisione del primo giorno… Possiamo solo augurargli, di tutto cuore: Buon viaggio!>

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