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Il Giorno della Memoria nelle scuole

 Giovedì 28 gennaio 2021

Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno per commemorare le vittime dell'Olocausto ed istituita in Italia con la Legge n. 211 del 20 luglio 2000. Anche quest’anno gli alunni dell’Istituto Comprensivo Preside Lucia Palazzo, diretto dal prof. Gaetano Dabbicco, si sono impegnati come testimoni di pace in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. 

Nell’impossibilità di organizzare un evento in presenza, non consentito dalle attuali norme di sicurezza per evitare la diffusione del Covid-19, i bambini della scuola dell’Infanzia, le classi V della scuola primaria “E. De Amicis” e i ragazzi delle classi terze della Scuola Secondaria di 1° grado “G. Pascoli” hanno seguito nelle loro attività svolte durante la mattinata un unico filo conduttore, che è quello della ricerca della verità storica di un evento che in qualche modo ha rappresentato una frattura profonda e dolorosa nella società del XX secolo.

I piccoli alunni dei tre plessi della Scuola dell’Infanzia hanno ricordato il Giorno della Memoria sotto la guida dei loro docenti mediante racconti, giochi, attività di drammatizzazione e di manipolazione di materiali con l’obiettivo di far capire loro che tutti gli uomini sono uguali senza distinzione alcuna.

Gli alunni delle classi V della Scuola Primaria, invece, hanno intrapreso un lungo viaggio nella storia a bordo del treno della memoria. Con estrema delicatezza e sensibilità i loro sentimenti hanno preso forma nei versi di poesie composte direttamente da loro o da autori vari e attraverso la realizzazione di splendidi disegni. Il viaggio ha richiesto fatica emotiva, ma ha rivelato loro un insegnamento importante: un popolo senza la consapevolezza della propria storia, origine, cultura è come un albero senza radici.

I ragazzi delle classi terze, guidati dalle loro docenti di storia, prof.ssa A. Macchitelli, L. Mola, M.P. Urso, D. Vaniglia, hanno preparato approfondimenti, ricerche, raccolta di immagini, poesie, riflessioni, selezioni di brani tratti da opere letterarie che hanno condiviso tutti insieme durante la mattinata in un collegamento online sulla piattaforma d’istituto. Inoltre, hanno partecipato al Virtual Tour della mostra “L’Infanzia rubata”, ideata e prodotta dall’Associazione Figli della Shoah, organizzata dalla Fondazione Museo della Shoah in collaborazione con la Comunità Ebraica di Roma. La mostra mette in evidenza le dure condizioni e le terribili costrizioni alle quali erano sottoposti i bambini e i ragazzi di religione ebraica durante quegli anni. Si contrappone a tale orrore la grande figura del pedagogo polacco Janusz Korczak, ispiratore dell’attuale Convenzione Internazionale dei Diritti dei Bambini, che lottò fino all’ultimo per alleviare le sofferenze dei bambini del suo orfanotrofio, situato nel Ghetto di Varsavia.

In questa giornata, i nostri alunni hanno avuto la possibilità di riflettere sul significato della parola “libertà”, che negli ultimi tempi, a causa della pandemia che stiamo vivendo, sembra alcune volte mancare loro, la libertà di incontrarsi, di passeggiare, di abbracciarsi con i propri parenti e con gli amici, ed hanno tratto da ciò un insegnamento fondamentale che li aiuta ad affrontare con serenità e responsabilità questo periodo. Infine, occorre fare memoria dell’Olocausto per evitare che il male prodotto venga dimenticato. Questo impegno è valido per tutti, ma soprattutto per i ragazzi, che sono la speranza concreta di un futuro migliore privo di odi, di morte e di ingiustizie.

La scuola è il luogo nel quale lo studio e la ricerca di ciò che è stato guideranno i nostri alunni nella conoscenza della storia dell’uomo e saranno lo strumento indispensabile per diventare cittadini consapevoli e rispettosi dell’altro.

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