Giovedì 6 maggio 2021
Veleno letale per animali, una petizione al ministro dell'ambiente per vietarne la vendita.
E' vicina alle 500 firme la petizione lanciata, da una cittadina di Ceglie Messapica, sulla piattaforma Change.org alla luce dei recenti avvelenamenti di gatti che si sono registrati nel centro storico della città messapica. Un appello al ministro dell'ambiente e al parlamento europeo affinchè venga vietata la vendita dei veleni letali, purtroppo, per animali domestici e randagi.
"La vendita libera dei veleni è un serio pericolo per i nostri animali domestici e per la nostra salute - spiega Mariella Barletta - oltre a compromettere l'equilibrio del nostro ecosistema, gente malvagia non si fa scrupoli a diffondere esche contenenti sostanze letali nell'ambiente, nelle campagne e per le strade, in grado di adescare con l'inganno i nostri animali domestici e di ucciderli tra le più atroci sofferenze. Dobbiamo fermare questi criminali. Nessuno ha il diritto di togliere la vita ad un altro essere vivente. Ci sono dei folli che si divertono ad ammazzare gatti e cani con diserbanti e topicidi. E la sofferenza che procurano a chi ama gli animali è paragonabile alla perdita di una persona cara. È un crimine che dovrebbe essere perseguito per legge, per questo è necessario togliere la possibilità di acquistare veleni liberamente".
Mariella Barletta ha perso una gattina tra atroci e lente sofferenze, così come in alcune contrade di Ceglie Messapica sono stati avvelenati diversi gatti nelle ultime settimane. Morti, purtroppo, che molte volte rimangono impunite nonostante il codice penale, all'articolo 544 Bis (uccisioni di animali) dice che “chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni” al quale si aggiunge il ddl "Perilli" ( disegno di legge 1078 contro il maltrattamento degli animali), discusso nella commissione giustizia del Senato nel dicembre 2020, che ha l’obiettivo di inasprire le pene contro chi commette maltrattamenti ed uccisioni e di introdurre nuovi reati. Per chi volesse firmare la petizione può collegarsi a questo link (CLICCA QUI)
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