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Dopo il grande successo della prima edizione, è in ristampa il libro “Le feste religiose a Ceglie Messapica", di Stefano Menga. Il libro raccoglie e ripercorre, tramite testimonianze, le feste patronali della città di Ceglie Messapica. La prefazione è a cura del professor Silvano Marseglia - dirigente scolastico emerito, presidente Nazionale Comitato Interpaese Rotary Italia, Malta, San Marino con Romania e Presidente Europeo Aede: “Questo Libro di Stefano Menga raccoglie il racconto delle feste patronali di Ceglie Messapica che sono espressione massima delle tradizioni popolari più importanti e note nella città, con l’intento chiaro di preservare la tradizione popolare ed il valore liturgico di queste feste, proteggendole da ogni forma di oblio. Anzi è chiaro il suo intento di salvaguardare questi gioielli come patrimonio della collettività cegliese da conservare e valorizzare sempre più. Menga sa bene che le feste popolari fanno parte integrante della cultura e della religiosità di Ceglie Messapica e con il suo libro intende farci conoscere i segmenti più importanti della civiltà e della storia locale di Ceglie, sottolineando l’importanza della memoria del passato per ognuno di noi".
Attraverso il suo racconto emerge la fede intima che anima i cittadini e che viene esternata in occasione delle festività legate ai Santi maggiormente radicati nella tradizione cegliese, Sant’Antonio, Sant’Anna, San Rocco e San Lorenzo da Brindisi. Molta importanza hanno anche le processioni legate ai riti pasquali come la processione dell’Addolorata e quella dei Sacri Misteri.
Stefano Menga si impegna nel preservare tutto ciò che proviene dalla memoria della collettività cegliese con il chiaro obiettivo di proiettarla verso il futuro. Egli, inizia parlandoci della festa di Sant’Antonio, appuntamento molto sentito e significativo con la consegna delle chiavi della città al Santo, che viene riconosciuto come Patrono e protettore della città, e con la tradizione della distribuzione del pane benedetto, “il Pane di Sant’Antonio”, come espressione di fratellanza.
Dal racconto della tradizione popolare emergono grandi valori: la fede per il Santo, il valore dell’affidamento religioso; il valore del lavoro, del sacrificio, con la benedizione dei mucchi di grano sul sagrato della Chiesa; il valore dell’unità civica, della fratellanza. Parlando della festa di Sant’Anna, mamma della Vergine Maria, l’istituzione della cui festa ha superato ormai i trecento anni, emerge con forza il valore della maternità e la fiducia delle spose nell’aiuto di questa Santa.
È questo complesso valoriale integrato che costruisce la cegliesità celebrata nelle feste patronali. Interessanti, poi, le notizie biografiche che Menga presenta su San Rocco. Il Santo impegnato nel confortare e nell’assistere gli ammalati e, soprattutto, nel guarire gli ammalati di peste. La devozione di Ceglie per San Rocco assume, nel corso dei festeggiamenti, una dimensione di fede, ma anche di ludica socialità. Dopo la solenne Messa e la processione, tutti in piazza con musica, danze e, soprattutto, immancabili prelibatezze locali. Questa festa, tra l’altro, ha rappresentato per lungo tempo un momento importante nella vita della città perché si identificava con il momento del trasferimento delle famiglie in campagna per i lavori vari e per la raccolta di fichi e mandorle.
Una tradizione ormai quasi completamente scomparsa. Questo scenario mitico-rituale, ogni anno concorre a ricreare quell’atmosfera speciale di fermento che si sente nell’aria. La festa pur mostrando un impianto apparentemente laico, ludico e festaiolo, continua ad avere un grande valore religioso perché riesce ancora a riunire religiosamente l’intera città. Tra l’altro molti Cegliesi emigrati in altre città rientrano, per qualche giorno, nella loro Ceglie, presso parenti, proprio in occasione della festa di San Rocco.
Molto interessanti, a questo proposito, sono anche i contributi, riportati da Menga, di Don Lorenzo Elia, di Mons. Gianfranco Gallone, dell’Avv. Augusto Conte e di Michele Ciracì. Menga cerca di raccogliere tutte le notizie possibili sulle tradizioni e feste di Ceglie Messapica, per consegnarle e dedicarle a tutti i Cegliesi perchè, pur vivendo la modernità, possano non dimenticare la loro identità e le antiche tradizioni del proprio paese. Un filo ben preciso lega il nostro essere presente al passato: il filo della nostra identità e specificità, come individui e come comunità.
Egli ci invita, pertanto, a conoscere e approfondire le tradizioni e le leggende della nostra Città, conducendoci in un’operazione collettiva di riappropriazione dell’identità culturale, delle tradizioni popolari e delle radici nella storia e nella tradizione popolare, mettendo in luce eventi storici, naturalistici, tradizioni e leggende altrimenti destinati all’oblìo. La tradizione popolare che questo lavoro intende preservare rispecchia i tratti storici, culturali e religiosi della nostra comunità. La storia locale e la tradizione popolare testimoniano nei suoi multiformi aspetti, la secolare cultura di una popolazione.
La storia è la radice del nostro essere, della nostra realtà e identità collettiva e individuale: nessun individuo come nessun popolo può realmente e autenticamente vivere senza la conoscenza e la coscienza della sua identità, dei vari momenti del suo farsi capace di ricostruire il suo vissuto personale. Non si può seppellire il passato. Esperto conoscitore degli eventi ed in particolare di quelli legati all’antica tradizione popolare cegliese, Stefano Menga si impegna a proteggere il ricordo della tradizione con il chiaro desiderio di raccontare l’intima fede dei cittadini ed il grande senso di comunità e di appartenenza che si percepiscono in città nelle giornate di festa dei Santi onorati attraverso le feste popolari. Feste che accomunano elementi religiosi e cristiani caratterizzati da un ben definito calendario liturgico e dalla processione per le vie del paese con la statua del santo festeggiato, con momenti di festosa allegria attraverso le luminarie, le tante bancarelle che fanno da contorno ed i fuochi pirotecnici.
Quello di Menga, in sostanza, vuole essere un attento richiamo a ricercare le proprie tradizioni per rinverdire la propria identità. L’uomo contemporaneo, pur immerso nel mondo della globalizzazione economica e della comunicazione planetaria in tempo reale non può vivere senza una sua dimensione specifica, senza “radici”, che rappresentano un punto di riferimento certo dando sicurezza, consapevolezza di sé e fiducia nel proprio futuro. La comprensione del nuovo è sempre legata alla conoscenza critica della storia e della società in cui si vive, ai saperi tradizionali, al senso comune, alle tradizioni, alla propria lingua.
Soprattutto i giovani devono sapere di appartenere a una particolare storia e a una peculiare civiltà e di ereditare un patrimonio culturale, linguistico artistico e musicale, ricco di risorse da elaborare e confrontare con esperienze e proposte di un mondo più vasto e complesso, in cui, partendo da radici sicure e dotati di robuste ali, possano volare molto in alto. Alla luce di queste considerazioni ritengo che il Libro di Stefano Menga con i suoi preziosissimi contributi, storici, religiosi e con il forte richiamo alle radici, alla tradizione, debba essere accolto con simpatia e vera gratitudine.”
Il libro è già disponibile e prenotabile sugli Store specializzati dell’editoria come Mondatori, Feltrinelli, Youcaprint e Amazon. Stefano Menga è ideatore del Blog “Cronache e cronachette di Ceglie Messapica”, che dall’annata 2011 si trasforma ogni anno in Annuario cartaceo. Inoltre, è autore di numerose pubblicazioni: “Monsignor Giovanni Turrisi - Cenni storici e fotografici sulla vita e sulla chiesa di San Lorenzo da Brindisi”, “Cronaca di un atto d’amore” dedicato al Carabiniere Angelo Petracca nel 25° della sua tragica scomparsa, “Novedrate… attraverso i tuoi occhi” dedicato al compianto Sindaco di Novedrate Maurizio Barni, “La Speranza di vivere” dedicato alla memoria dell’Avvocato Pietro Allegretti, “5 Fratelli una sola storia” dedicato ai primi cinquant’anni di attività della azienda “Lattonedil”, “Festa 50 anni Lattonedil” opera conclusiva dedicata al traguardo aziendale raggiunto sempre dalla Lattonedil e “Luigi Caroli - Un Bene in Comune” dedicato ai circa 10 anni di Amministrazione del Sindaco Luigi Caroli, “Novedrate e dintorni” dedicato al paese durante la bellissima nevicata del 28 dicembre 2020, “Dramma del San Gottardo” riguardante un incidente mortale con elicottero militare, “Scrittura di Luce” un percorso fotografico dedicato alla città di Ceglie Messapica e “Terra rossa e alamari d’argento” dedicato al Maresciallo Vito Lacorte.


Domenica 27 aprile 2025
Fatti e personaggi di Ceglie: torna l’annuario curato da Stefano Menga
Ennesima pubblicazione da parte del blogger e scrittore. Copertina dedicata all’azienda “Menga Petroli”




Fatti e personaggi di Ceglie: torna l’annuario curato da Stefano Menga.

CEGLIE MESSAPICA - Ritorna l’appuntamento fisso dell’estate, ormai da oltre un decennio, per la città di Ceglie Messapica. E’ stato pubblicato in questi giorni il nuovo libro di Stefano Menga dal titolo “Annuario di Cronache e cronachette”. 

La nuova iniziativa editoriale dell’autore cegliese che, da circa dieci anni risiede stabilmente al nord, dove svolge le mansioni di autista di pullman per conto di Asf autolinee regione Lombardia, ripercorre la cronologia degli eventi che si sono susseguiti nella città Messapica.
Il volume parla di quelle persone, sacerdoti, associazioni ed enti che, con le loro opere, hanno dato visibilità e lustro al territorio. La prima di copertina è dedicata all’azienda “Menga Petroli”, quest’ultima, ha tagliato l’invidiabile traguardo dei primi cinquant’anni di attività. La quarta di copertina, invece, è dedicata ad altre due attività storiche come il Bar Centrale e il Forno San Lorenzo. 

Dalle parole dell’autore: “Sono tante le persone che si spendono quotidianamente per la città, pertanto, ritengo doveroso riportare su carta le iniziative più importanti che si sono tenute e susseguite sul territorio di Ceglie Messapica, ma anche di tutti quei cegliesi che si sono distinti sul territorio nazionale."
Il libro realizzato da Stefano Menga, patrocinato anche quest’anno dall’Amministrazione comunale di Ceglie Messapica, viene già diffuso a mezzo dei vari store specializzati nell’editoria come Mondatori, Feltrinelli, Youcaprint e Amazon.
Stefano Menga è ideatore anche del Blog “Cronache e cronachette di Ceglie Messapica”, che dall’annata 2011 si trasforma ogni anno in Annuario della città. Inoltre, è autore di numerose pubblicazioni come: “Monsignor Giovanni Turrisi - Cenni storici e fotografici sulla vita e sulla chiesa di San Lorenzo da Brindisi”, “Cronaca di un atto d’amore” dedicato al carabiniere Angelo Petracca nel 25° della sua tragica scomparsa, “Novedrate… attraverso i tuoi occhi” dedicato al compianto Sindaco di Novedrate Maurizio Barni, “La Speranza di vivere” dedicato alla memoria dell’Avv. Pietro Allegretti, “5 Fratelli una sola storia” dedicato ai primi cinquant’anni di attività della azienda “Lattonedil”, “Festa 50 anni Lattonedil” opera conclusiva dedicata al traguardo aziendale raggiunto sempre dalla Lattonedil e “Luigi Caroli – Un Bene in Comune” dedicato ai circa 10 anni di Amministrazione del Sindaco Luigi Caroli, “Novedrate e dintorni” dedicato al paese durante la bellissima nevicata del 28 dicembre 2020, “Dramma del San Gottardo riguardante un incidente mortale con un elicottero, “Terra rossa e alamari d’argento, dedicato al Maresciallo Vito Lacorte e “Le Feste religiose a Ceglie Messapica.
Sabato 26 aprile 2025


Nei giorni scorsi è stato formalizzato il PATTO DI GEMELLAGGIO tra il Lions Club Ceglie Messapica, Alto Salento e il Lions Club Milano Brera.
L’intesa è stata possibile grazie al notevole impegno dei due presidenti di Club, rispettivamente Rocco Suma  e Roberto Daverio, coordinati dal nostro sempre attivo Presidente di Circoscrizione Giuseppe Cariulo e dal Governatore della Lombardia Rossella Vitali.
La sottoscrizione del patto di gemellaggio è avvenuta in occasione della riunione di entrambi gli organismi associativi attraverso un apposito collegamento video.
Il Lions Club Milano Brera, nell’ambito della loro tradizionale Charter Night, ha inteso ufficialmente festeggiare l’evento anche con gli interventi dei Governatori dei Distretti, per la Puglia Emanuele Tato’.
Il presidente Suma nel suo intervento, dopo aver espresso a nome di tutti i soci gli auguri e gli apprezzamenti per il 49^ anniversario della fondazione del loro prestigioso Club, ha sottolineato la necessità  di interagire quanto prima per programmare insieme delle opportune iniziative e services e dare così attuazione al contenuto del patto di amicizia sempre nel nome del “We Serve”.
Per il prossimo periodo estivo e in preparazione un’interessante iniziativa che promuova la mobilità inclusiva e il turismo accessibile per persone con disabilità.

26 APRILE 2025

AVV AUGUSTO CONTE

IL PROCESSO A GESU'
  "Il processo a Gesù può essere ricostruito su due piani: il processo a Gesù nella fede, che riguarda la teologia, e il processo a Gesù nella concretezza della storia, che riguarda la “laicità” e storicità del contesto e dei fatti che portarono all'arresto, al processo e alla condanna.
 L'altra questione riguarda la concomitanza, e la sovrapposizione, di un processo trattato dal Sinedrio, secondo regole “ebraiche”, e di un processo trattato da Ponzio Pilato, secondo il rito processuale romano.
 Le cause e le motivazioni dell'arresto sono convergenti, nell'uno e nell'altro processo, sia pure sotto aspetti autonomi e particolari: al Governatore della Giudèa premeva di mantenere l'ordine pubblico: al Sinedrio interessava custodire la tradizione: il Vangelo di Marco (6,56) descrive la “confusione” creata all'arrivo di Gesù nei villaggi, nelle campagne e nelle città dove si creava un affollamento, specialmente di infermi che lo pregavano di toccare almeno la frangia del mantello, essendosi diffusa la voce che quanti lo toccavano guarivano, formando folle di persone che si accalcavano per ottenere qualche beneficio, o di curiosi che si aspettavano di assistere a guarigioni miracolose; queste manifestazioni da un lato allarmavano l'autorità romana occupante preoccupata di mantenere l'ordine ed evitare sobillazioni, specialmente provenienti da frange ribelli alla dominazione romana: una delle comunità era quella degli Zeloti, formata soprattutto secondo il giudizio dei romani, da “terroristi” e criminali che sobillavano il popolo per ribellarsi e ottenere l'indipendenza del Regno di Giudèa, rappresentanti della ortodossia e dell'integralismo ebraico e tra questi vi era Barabba (ma Zeloti erano anche Giuda, Pietro, Simone il Cananeo, detto lo Zelota). In effetti, alcuni anni dopo, nel 66 d. C. la guarnigione romana venne massacrata a seguito di una rivolta, domata poi da Tito nel 70 con la riconquista di Gerusalemme da parte dell'Imperatore Tito Flavio Vespasiano, che distrusse la Città e il Tempio.
 Al Sinedrio preoccupava la messa in discussione del loro ministero, anche in riferimento concreto alla protezione del Tempio, la cui occupazione poteva scatenare l'azione repressiva dei romani; e in effetti questa si verificò alcuni anni dopo nel 66 d. C.: la preoccupazione dei Sacerdoti si era accresciuta dopo che si era diffusa la voce della resurrezione di Lazzaro, morto da quattro giorni; del resto esistevano tensioni anche all'interno del Sinedrio, per le diverse posizioni sulla Legge; i Sadducei, rappresentavano l'”aristocrazia”, appartenevano a una corrente spirituale del tardo giudaismo che si richiamava al leggendario Zadok, Sommo Sacerdote del Tempio di Salomone, come racconta lo storico Flavio Giuseppe nel 93/94 d. C. nella “Storia universale del popolo giudaico”, che a differenza dei Farisei, che ritenevano superiore la legge orale e la tradizione interpretativa, tenevano in considerazione solo la Legge scritta (Bibbia o Torah) e non credevano nella immortalità dell'anima e nella resurrezione; i Farisei costituivano un gruppo “politico” religioso-giudaico più significativo, che si “distinguevano” (da qui il nome), che, sempre secondo Flavio Giuseppe erano incaricati di applicare la Legge e riferivano ogni cosa al giudizio di Dio; gli Scribi, continuatori dei Profeti, erano specialisti nella trascrizione dei testi ebraici, dotti conoscitori di regole e dottrine culturali ed etiche, custodi delle leggi e dei libri sacri, che interpretevano per il popolo, in concorrenza con i Sacerdoti; gli Esseni erano uniti in comunità monastiche eremitiche, costituenti un gruppo ebraico che si ritenevano “santi”.
 L'arrivo di Gesù aumentò le preoccupazioni perchè fu accolto trionfalmente in una situazione gravida di pericoli, per l'affollamento dovuto alla ricorrenza della festa di liberazione e di resurrezione ebraica.
 Oltre ai miracoli preoccupavano, in quel contesto, le parole di Gesù recepite dai Sacerdoti, come riferisce Marco (14,58): “Noi lo abbiamo udito mentre diceva: <distruggerò questo Tempio fatto da mani d'uomo e in tre giorni ne edificherò un altro non fatto da mani d'uomo>”; pertanto, come racconta Giovanni (47,53 e 11,57): “I capi dei Sacerdoti e i Farisei, quindi, riunivano il Sinedrio e dicevano: <Che facciamo? Perchè quest'uomo fa molti segni miracolosi. Se lo lasciamo fare, tutti crederanno in lui; e i Romani verranno e ci distruggeranno come città e come nazione>; uno di loro, Caifa, che era Sommo Sacerdote quell'anno, disse loro: <Voi non capite nulla e non riflettete come torni a vostro vantaggio che un uomo solo muoia per il popolo e non perisca tutta la nazione> Or egli non disse questo di suo; ma siccome era Sommo Sacerdote in quell'anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire in uno i figli di Dio dispersi. Da quel giorno dunque deliberarono di farlo morire...Or i capi dei Sacerdoti e i Farisei avevano dato ordine che se qualcuno sapesse dov'egli era, ne facesse denuncia perchè potessero arrestarlo”.
 Allarmavano anche le diffusioni sulla distruzione del tempio formulate da Gesù e riferite da Luca (21,5-19): “In quel tempo, mentre alcuni parlavano del Tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: <Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta...Il tempo è vicino>” e l'avvenuta cacciata dei mercanti dal Tempio. I Sacerdoti erano anche memori della profezia di Malachìa (3,19-20a): “Ecco: sta per venire il giorno rovente come un forno. Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come paglia; quel giorno, venendo, li brucerà – dice il Signore degli eserciti – fino a non lasciar loro né radice, né germoglio”.
 E la notte del giovedì Gesù fu arrestato, senza una accusa specifica, subendo i primi maltrattamenti, per disposizione del Sinedrio, organo con competenze legislative, giudiziarie ed esecutive riguardante non solo la vita religiosa ma anche gli aspetti di vita sociale e politica, che, nel particolare momento storico della occupazione romana doveva mantenere un equilibrio con gli occupanti.
 Nel racconto dei Vangeli Sinottici, Gesù venne condotto nel Palazzo di Caifa; secondo Giovanni, che si differenzia in parte dagli altri Sinottici, Gesù venne condotto prima dinanzi al già Sommo Sacerdote, suocero di Caifa, Anna, per rispetto della sua autorevolezza, che interrogatolo (Giovanni 18, 12-13; 19-23; 18,24) lo inviò da Caifa; dinanzi al Sommo Sacerdote in carica, alla presenza di scribi, farisei anziani, componenti del Sinedrio, Gesù si equiparò a Dio, venendo maltrattato e accusato di bestemmia comportante la pena capitale.
 Al mattino venne condotto dinanzi al Consiglio di anziani, gran sacerdoti, scribi e farisei e Gesù si dichiarò Figlio di Dio.
 Dopo l'interrogatorio, ormai fin dal primo momento “condannato” dal Sinedrio, all'esito di quello che viene considerato come un primo processo, ma costituente più propriamente una fase istruttoria preliminare, venne condotto da Ponzio Pilato, Prefetto (Governatore) della Giudèa dal 26 al 36 d. C., probabilmente non per un nuovo processo, ma perchè il Sinedrio non poteva eseguire pene capitali, perchè, come riferisce Giovanni (18, 12-13): “A noi non è lecito far morire nessuno” e perchè gli atti compiuti davanti al Sinedrio, secondo la procedura, avevano la finalità, eseguito l'interrogatorio, di formulare un preciso atto di accusa; infatti la dominazione romana aveva introdotto nella Giudèa la Lex Iulia iudiciorum publicorum pubblicata dall'Imperatore Augusto, che prevedeva la formulazione dell'accusa, spettando al Sinedrio - dopo l'interrogatorio e la istruttoria, in verità molto sommaria fondata sulle domande dei Sacerdoti e sulle risposte di Gesù, essendosi già risolti i Sacerdoti a far condannare Gesù - approntare un atto di accusa da presentare al Prefetto romano per celebrare il processo sulla accusa di lesa maestà. Giuseppe Flavio, nell'opera “La Guerra Giudaica”, 2, 17 scriveva che il Sinedrio aveva facoltà di condannare e giustiziare chi bestemmiava contro Dio e contro il Tempio, ma per poter eseguire la condanna bisognava avere l'approvazione del Grovernatore Romano.
 Gli elementi forniti a Pilato consistevano nelle affermazioni di Gesù di essere figlio di Dio, riportate, con qualche variante dai Sinottici, Matteo, Marco e Luca: già dalla prima notte alla domanda del Sommo Sacerdote “Ti scongiuro, per il Dio vivente, perchè ci dica se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio”, Gesù rispose: “Tu l'hai detto. Anzi io vi dico: d'ora innanzi vedrete il Figlio dell'Uomo seduto alla destra di Dio e venire sulle nubi del cielo”; ottenendo in risposta dal Sarcerdote: “Ha bestemmiato! Perchè abbiamo ancora bisogno di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia: che ve ne pare?” e i componenti del Sinedrio risposero: “E' reo di morte!” (Matteo, 26 -63-66; Luca (22, 66-71) (“sentenziarono”, scrive Marco, 14,60-64). A Pilato i Sacerdoti riferirono le accuse più che altro di carattere “politico”, di avere sobillato il popolo, di disobbedire al pagamento del tributo dovuto allo Stato romano, di essere il Cristo-Messia: la principale accusa di “bestemmia” non poteva interessare il Governatore.
 Nel Pretorio, dinanzi a Ponzio Pilato, erano comparsi i Sommi Sacerdoti e il popolo; dopo il primo interrogatorio, secondo Luca (23,7) Pilato mandò Gesù davanti a Erode Antipa, Re della Galilea di provenienza di Gesù, che “in quei giorni si trovava anch'egli a Gerusalemme”, proveniente dalla sede di Tiberiade per celebrare la Pasqua probabilmente per evitare di giudicarlo, non ritenendolo colpevole dinanzi allo Stato romano, ricorrendo alla incompetenza territoriale trattandosi di competenza del forum domicilii anziché del forum commissi decliti: il Re, facendolo rivestire di una splendida veste rossa lo rimandò a Pilato.
 Ripreso il processo Pilato concentrò la sua attenzione sull'accertamento di quanto riferitogli, circa la presunta dichiarazione di Gesù di essere Re dei Giudei, perchè ove rispondesse al vero, veniva integrato il reato di lesa maestà punibile con la condanna a morte e secondo Giovanni (18,33) gli domandò: “Tu sei il re dei Giudei?”, e Gesù rispose: “Dici questo da te oppure altri te l'hanno detto sul mio conto?”; e Pilato: “Sono io forse giudeo? La tua gente e i Sommi Sacerdoti ti hanno consegnato a me; che cosa hai fatto?”; Gesù rispose: “Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perchè non fossi consegnato ai giudei; ma il mio regno non è di quaggiù”. E Pilato, incalzando: “Dunque tu sei re?”. E Gesù: “Tu lo dici”: io sono re. Per questo io sono nato e per questo io sono venuto nel mondo per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è nella verità, ascolta la mia voce”. Pilato osserva: “Quid est veritas?”.
 Visto che non otteneva nulla Pilato, anche per il dubbio insinuato nel suo animo dalla moglie Claudia Procula, compì il gesto consegnato alla storia di lavarsi le mani, convinto della sua innocenza e come scrive Matteo (27,24-26): “Pilato, visto che non otteneva nulla, si lavò le mani davanti alla folla: <Non sono responsabile, disse, di questo sangue; vedetevela voi”. Pilato fece flagellare Gesù, probabilmente per la sua reticenza, ritenendo adeguata la pena corporale. La condanna a morte fu decretata dal Popolo, istigato dai Sacerdoti, che invocava la crocifissione: “Il suo sangue ricada sopra di noi e sopra i nostri figli”. E decretò la liberazione di Barabba, in attuazione della “amnistia” concessa a un condannato in occasione della Pasqua, su acclamazione del popolo, che lo “preferì” a Gesù, umiliandolo con la corona di spine e la flagellazione.
 La storicità della condanna a morte venne riferita da Tacito a proposito dell'incendio di Roma del 64 d. C. attribuito a Nerone (Annali, XV, 44): “Nerone si inventò dei colpevoli e sottomise a pene raffinatisime coloro che la plebaglia, detestandoli a causa delle loro nefandezze, denominava cristiani: Origine di questo nome era Christus, il quale sotto l'Impero di Tiberio era stato condannato all'estrema condanna dal Procuratore Ponzio Pilato”; altre fonti sono rappresentate ai Vangeli e da altri indiretti riferimenti di storici, compreso Flavio Giuseppe nell'opera citata del 93/94 d. C.: “Ci fu verso questo tempo Gesù, uomo saggio, se pure bisogna chiamarlo uomo: era infatti autore di opere straordinarie, maestro di uomini che accolgono con piacere la verità, ed attirò a sé molti giudei, e anche molti dei greci. Questi era il Cristo. E quando Pilato, per denunzia degli uomini notabili fra noi, lo punì in croce, non cessarono coloro che da principio lo avevano amato. Egli infatti apparve loro al terzo giorno nuovamente vivo, avendo già anunziato i divini profeti queste e migliaia di altre meraviglie riguardo a lui. Ancor oggi non è venuta meno la tribù di quelli che, da costui, sono chiamati Cristiani”.
 Ponzio Pilato, la cui storicità è stata ultimamente confermata dal ritrovamento di una lapide “Caesarensibus Tiberium – Pontius Pilatus Praefectus Iudae”, secondo la leggenda nativo di Bisenti (Teramo), fu “destituito” nel 36 d. C. dal Governatore Lucio Vitellio, che lo inviò a Roma per scagionarsi davanti all'Imperatore, anche per avere provocato diversi morti durante un premeditato scontro con gli ebrei, uniti in massa per una cerimonia religiosa e per avere provocato tumulti quando aveva utilizzato il sacro tesoro per costruire un acquedotto, come riferisce Flavio Giuseppe, che completa il racconto riferendo che Vitellio rimosse dal suo ufficio anche il Sommo Sacerdote Giuseppe, detto Caifa.
 Anatole France nel 1902 pubblicò un racconto “Il Procuratore della Giudea” nel quale Pilato, esiliato, incontrava Elio Lama, conosciuto in Giudea e dopo avere ricordato i suoi rapporti con i siriani, Lamia gli racconta di avere conosciuto una donna, più bella di Cleopatra, poi persa di vista: “Qualche mese dopo che l'avevo perduta, seppi, per caso, che si era unita a un piccolo gruppo di uomini e di donne che seguivano un giovane taumaturgo della Galilea. Si faceva chiamare Gesù il Nazareno, e fu crocifisso non ricordo per quale delitto. Ponzio, ti ricordi di quest'uomo? Ponzio Pilato aggrottò le sopracciglia, si portò la mano alla fronte come chi vuole ritrovare un ricordo. Poi, dopo qualche istante di silenzio: <Gesù> mormorò <Gesù il Nazareno?> No, non ricordo”.
 Gesù, nel processo prettamente politico e non giudiziario, pur potendo, non si difese in maniera “tecnica”, né fu difeso come pure gli spettava secondo il diritto romano, insistendo nel messaggio messianico: non aveva sobillato il popolo; non aveva impedito di dare il tributo a Cesare; non si era dichiarato re in terra; aveva affermato di essere il Cristo-Messìa, senza equipararsi a Dio, e i riferimento all'essere Figlio di Dio non costituiva una “bestemmia”."

Giovedì 17 aprile 2025

LE EDICOLE VOTIVE TORNANO A SPLENDERE. UN NUOVO VOLTO PER UNO DEI PERCORSI DEVOZIONALI PIÙ SUGGESTIVI DELLA CITTÀ. 

IL SINDACO ANGELO PALMISANO: "UN ALTRO IMPORTANTE RISULTATO. QUESTO INTERVENTO E LA CONSEGNA DELL'AULA MAGNA ALLA SCUOLA VINCI DELLA SCORSA SETTIMANA APRE UNA STAGIONE DI OPERE PUBBLICHE. NEI PROSSIMI GIORNI ALTRE CONSEGNE E L'AVVIO DI NUOVI CANTIERI". 

Si è svolta ieri sera, la cerimonia di inaugurazione delle edicole votive di via San Paolo della Croce, al termine di intervento di restauro e valorizzazione. Un momento sentito e partecipato, che ha visto la presenza di tutta l'Amministrazione comunale, i parroci della città, don Giacomo Lombardi, don Domenico Carenza, don Lorenzo Elia, don Leonardo Dadamo, Bonaventura Cucci e Gianfranco Ciola, rispettivamente presidente e direttore del Gal Alto Salento, oltre a numerosi cittadini. 

Le edicole, che raffigurano le stazioni della Via Crucis lungo il percorso che dal Calvario conduce all’ex Chiesa dei Padri Passionisti, rappresentano una delle testimonianze storico-culturali più autentiche della città. Oggi tornano a essere visibili in tutta la loro bellezza, grazie a un doppio finanziamento ottenuto dall'Amministrazione comunale tramite il Gal Alto Salento. 

L’intervento ha riguardato sia il recupero conservativo delle edicole votive, nel pieno rispetto dei materiali e delle tecniche originarie, sia l’installazione di un nuovo impianto di illuminazione. Quest’ultimo, pensato per valorizzare le opere nelle ore serali, ha già riscosso apprezzamento da parte dei visitatori per l’atmosfera suggestiva che riesce a creare lungo il percorso.

Il Sindaco Angelo Palmisano e l'Assessora ai Lavori Pubblici Gervasi: "Restituire alla città queste opere significa ricucire un legame profondo con la nostra storia e le nostre radici. Ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questo progetto, che oggi possiamo finalmente condividere con l’intera comunità".

La serata si è conclusa con una visita guidata lungo le edicole di via San Paolo della Croce, illuminate dalle nuove luci, benedette da Don Giacomo Lombardi, tra emozione e silenziosa contemplazione.
Giovedì 17 aprile 2025
La Edizioni Grifo, Lecce, ha inserito il mio recente Libro, APOLOGIE MAGISTRALI- ELOGIO DELLA PAROLA, ne LA CITTÀ DEL LIBRO, rassegna letteraria organizzata dalla Fondazione, che si svolge annualmente a Campi Salentina (seconda solo alla Rassegna del Libro di Torino).
 La Fiera è articolata in più giornate e consta soprattutto di presentazione di libri e tavole rotonde e poi di spettacoli teatrali e musicali.
 Nella settimana di fine aprile 2025 e’ stata indetta la XXV edizione.
 Ringrazio la storica Casa editrice Grifo, con la quale ho pubblicato tredici libri, e la Fondazione Città del Libro di Campi Salentina per l’onore riservatomi.
Mercoledì 16 aprile 2025
IL BISCOTTO CEGLIESE TRA LE ECCELLENZE ITALIANE PER LA CANDIDATURA UNESCO DELLA CUCINA ITALIANA 

Nella serata di ieri, Brindisi, a bordo della nave Vespucci, il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha premiato la comunità del Biscotto Cegliese, riconoscendone il valore come eccellenza gastronomica, nell’ambito della candidatura della cucina italiana a Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO. Presente anche il Sottosegretario alla Salute On. Marcello Gemmato.

A rappresentare il Comune di Ceglie Messapica era presente il Sindaco Angelo Palmisano ed una delegazione della Comunità del Biscotto Cegliese, Giuseppe Allegrini ed Antonio Chirico. Presente anche Mattia Andriola originario di Ceglie Messapica e membro dell’equipaggio della nave Vespucci

Il riconoscimento conferma il ruolo centrale delle tradizioni locali e dei prodotti tipici nella valorizzazione del patrimonio enogastronomico nazionale.

"Questo premio è motivo di grande orgoglio per tutta la nostra comunità – ha dichiarato il Sindaco Palmisano –. Il Biscotto Cegliese è il simbolo di una tradizione autentica, fatta di passione, storia e identità. Voglio ringraziare di cuore tutti coloro che, con impegno e dedizione, contribuiscono ogni giorno a far conoscere e valorizzare questo prodotto straordinario, ambasciatore del gusto e della cultura di Ceglie Messapica".
Sabato 12 aprile 2025
Il Sindaco Angelo Palmisano e Pietro Stoppa, coordinatore del Comitato di tappa hanno accolto Mario Cipollini ringraziandolo e scambiando qualche battuta con diversi aneddoti legati al ciclismo.

La giornata, organizzata dal Comitato regionale pugliese della Federazione e dal presidente Tommaso De Palma, rientra tra gli eventi che accompagneranno Ceglie Messapica al 14 maggio, data della quinta tappa del Giro d'Italia 2025.

Ceglie città di tappa ha premiato il grande lavoro dietro le quinte del Sindaco Angelo Palmisano, di Pietro Stoppa, Presidente della Gsc Orazio Lorusso, dell’imprenditore cegliese Luciano Fedele, patron di BB Hotels e la grandissima tradizione ciclistica della città grazie alla Coppa Messapica.
Sabato 11 aprile 2025

Sono due i libri che Cataldo Caliandro ha pubblicato per Edizioni Sophia- Sant'Arpino - Napoli. Sono entrambi romanzi/verità, perchè sviluppano una narrazione dettagliata ed estremamente fedele di eventi realmente accaduti nello stile del romanzo. "Codice Nero" è un breve "diario"  e "Medico a bordo", invece, riguarda la storia di Rosanna cugina dell'autore. Il tema di fondo è comune: si tratta di vicende che trattano di pazienti che hanno avuto la ventura di doversi avvalere della "sanità" pubblica/privata, ma gli esiti sono stati diversi: nel caso del "Codice Nero", l'esito è stato infausto (il Codice nero, non tutti lo sanno, è, nella classificazione sanitaria, oltre il Codice rosso e indica il decesso del paziente), per "Medico a bordo", invece, l'esito è stato positivo con guarigione completa della paziente (anche qui, forse non tutti lo sanno, a bordo dell'ambulanza c'è il medico solo nel caso del codice rosso, che indica pericolo per la vita).

Cataldo Caliandro, dottore magistrale in economia, ha all'attivo collaborazioni con le università di Bari e del Salento, è autore di diverse pubblicazioni sul tema dell'economia e della storia economica, oltre che di opere di altro genere. Ha un passato ultra trentennale di lavoro in banca.
Tra i suoi libri ricordiamo:
La città di Brindisi nel Regno delle Due Sicilie (2010),
Dominus firmamentum meum (2016),
Economia segreta (2017),
Per aspera sic itur ad astra: il vescovo (2018),
In utroque iure: il giudice (2019).
Mercoledì 9 aprile 2025
Inaugurata la Nuova Aula Magna alla Scuola "Leonardo da Vinci"

Lunedì 7 aprile 2025, è stata inaugurata la nuova Aula Magna della Scuola Secondaria di I Grado "Leonardo da Vinci" di Ceglie Messapica, una struttura completamente rinnovata e dedicata in particolare ai progetti musicali. Un evento che segna un importante passo nella valorizzazione dell’istituto e nella crescita culturale della comunità scolastica.

L’intervento di ristrutturazione, fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale, ha visto un ampliamento significativo della struttura, con nuovi lavori di pavimentazione, il ripristino degli intonaci e diverse manutenzioni straordinarie. La particolarità dell’opera risiede nella creazione di un ambiente acusticamente isolato: sono stati infatti installati pannelli anti-riverbero sia sul soffitto che sulle pareti laterali, per migliorare la qualità del suono durante le esibizioni musicali, un’attenzione speciale a quella che è diventata una delle peculiarità della scuola.

Il progetto nasce anche come riconoscimento per la "Vinci Street Band", che negli ultimi anni ha portato numerosi premi e riconoscimenti alla scuola in concorsi regionali e nazionali. La "Vinci Street Band" è diventata un simbolo di eccellenza, e l’Amministrazione Comunale ha voluto premiare i risultati ottenuti dai ragazzi con una struttura adeguata alle loro esigenze artistiche e didattiche.

Il Sindaco Angelo Palmisano e l’Assessora ai Lavori Pubblici Emanuela Gervasi hanno sottolineato l'importanza del progetto per la comunità scolastica: “Abbiamo fortemente voluto questo intervento per offrire alla scuola uno spazio che fosse all’altezza del grande lavoro svolto dai ragazzi e dai docenti. Un luogo dove poter continuare a coltivare la passione per la musica e sviluppare progetti che arricchiscono l’intera città. L’Amministrazione è sempre attenta ad accogliere richieste, esigenze e necessità di tutti i plessi scolastici", mentre il Dirigente Scolastico Francesco Daniele Laterza: "Molto importante avere a disposizione uno spazio rinnovato per fare cultura e aggregazione". Nel corso della cerimonia è interventuo anche il sindaco del Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze Bruno Cito. 

La giornata è stata celebrata i docenti di strumento della scuola Michele Aloisio, Andrea Di Castri, Mino Lapenna, Lello Lacenere, Dario Carlucci si sono esibiti con un concerto inaugurale eseguendo la Tosca di Giacomo Puccini, dimostrando il talento e la preparazione che la scuola ha saputo trasmettere in questi anni. Il concerto ha avuto un grande successo, con il pubblico entusiasta della performance musicale e della nuova atmosfera che la ristrutturata Aula Magna è riuscita a creare.

L’inaugurazione della nuova Aula Magna è stata accolta con entusiasmo non solo da studenti e docenti, ma anche dai tanti partecipanti all’evento, segno di un forte legame tra la scuola e il territorio. La nuova Aula Magna diventa così un punto di riferimento non solo per la didattica, ma anche per tutte le iniziative culturali e artistiche che la scuola intende sviluppare nei prossimi anni.
Lunedì  7 marzo 2025

La scrittrice Rosangela Chirico, originaria di Ceglie Messapica, giovedì 3 aprile, presso la sala Mogavero del Castello Imperiali di Francavilla Fontana, ha presentato il suo libro "Donato - Sul ring della petrolplastica" (Locorotondo Editore). Nell'opera, un omaggio alla memoria del padre e a tutte le vittime del lavoro, l'autrice, attraverso un linguaggio che intreccia la pittura verbale alla poesia visiva, non si limita a descrivere o a denunciare, ma si immerge del tutto nelle realtà che esplora, diventandone parte, testimone e narratrice, attingendo alla propria storia personale e collettiva per affrontare temi universali.

La figura del padre operaio, vittima e simbolo di una condizione lavorativa e ambientale asfissiante (raccontata nel suo precedente romanzo civile "Plastica - Storia di Donato Chirico operaio petrolchimico"), diventa il fulcro attorno al quale ruotano riflessioni di portata più ampia sulla dignità umana, sull'etica del lavoro e sull'insostenibilità di un modello di sviluppo che sacrifica l'essere umano e l'ambiente sull'altare del profitto. In questo contesto, il ruolo dell'artista è ridefinito non più solo come generatore di bellezza ma anche come custode della memoria, come voce di quelle realtà marginalizzate e dimenticate che cerca di innescare un cambiamento, stimolando una presa di coscienza e ispirando azioni concrete.

Arricchiscono il volume la prefazione curata da Carmelo Grassi (direttore artistico della Fondazione Nuovo Teatro Verdi di Brindisi e componente della Commissione Consultiva Teatro del ministero della Cultura) e l'introduzione redatta dal critico e curatore d'arte Salvatore Luperto. 

L'incontro, patrocinato dal Comune di Francavilla Fontana, ha visto la partecipazione attiva di un gruppo di studenti del liceo scientifico "F. Ribezzo", coadiuvati dalla professoressa Concetta Aprile (responsabile del progetto di lettura "Il Ribezzo legge") e dal professor Cosimo Tardio, che dialogheranno con l'autrice. L'evento è stato, infatti, sostenuto e promosso fortemente dalla dirigente scolastica del liceo scientifico "F. Ribezzo", Giuseppina Pagano.
Lunedì 7 marzo 2025
COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE 

Il Sindaco Angelo Palmisano ha firmato questa mattina il decreto (n.6 del 07/04/2025) con cui è stata disposta la nomina di Cosimo Bellanova quale nuovo Assessore della giunta comunale.

Al nuovo componente dell'esecutivo sono state assegnate le seguenti deleghe: Cultura, Valorizzazione del centro storico, Smart City, Spazio pubblico per il bene comune, Comunicazione Istituzionale, Urp, Valorizzazione dei beni culturali, Turismo e Marketing Territoriale. 

"L'esecutivo comunale potrà contare sulla professionalità, passione, impegno e voglia di mettersi a disposizione del nuovo assessore Cosimo Bellanova. Al caro Cosimo i migliori auguri per la sua nuova avventura, certo che le sue competenze e professionalità saranno un validissimo supporto per la nostra città" - il Sindaco Angelo Palmisano.

Bellanova, 43 anni, alla prima esperienza istituzionale: "Ringrazio il Sindaco Angelo Palmisano per questa opportunità per cui mi adopererò al massimo delle mie capacità per contribuire al raggiungimento degli obiettivi fissati dall'Amministrazione comunale. Accetto questo incarico con grande entusiasmo per le tante sfide che mi attendono, consapevole dell'importante responsabilità che mi è stata attribuita".

Il neo assessore, pittore, fotografo e designer grafico con una solida formazione accademica nelle arti visive e diverse collaborazioni culturali, ha già annunciato una serie di iniziative innovative destinate a trasformare Ceglie Messapica in un fulcro di attività creative e tecnologiche. 

Questo nuovo slancio si concentra sull'integrazione tra cultura e tecnologia digitale, mirando a realizzare una serie di eventi che abbracciano l'arte, l'inclusione sociale e la promozione del patrimonio storico e culturale, con particolare attenzione alla trasformazione del centro storico in uno spazio vivace e accogliente per residenti e turisti.

"In quanto responsabile delle deleghe per la cultura, il turismo e il marketing territoriale, il mio obiettivo è quello di rendere Ceglie Messapica un modello di Smart City, dove la tecnologia e l'arte si fondono per creare un'esperienza urbana più dinamica," afferma Bellanova. "Vogliamo valorizzare il nostro centro storico non solo come un tesoro di bellezze architettoniche, ma anche come cuore pulsante di una comunità vivace e interattiva”, ed ancora: “Le iniziative che stiamo programmando avranno l'obiettivo di stimolare la partecipazione comunitaria e valorizzare il patrimonio culturale, organizzando eventi che favoriscono la collaborazione tra artisti locali e internazionali e promuovono l'uso innovativo delle nuove tecnologie. Tali attività, tra cui workshop, seminari e incontri, esploreranno l'intersezione tra creatività e innovazione tecnologica, dando particolare rilievo all'applicazione dell'intelligenza artificiale (AI) e della digitalizzazione per arricchire l'esperienza culturale”.
Domenica 6 marzo 2025
CONCLUSIONE DEL SEMINARIO DI FORMAZIONE
PER DOCENTI DI OGNI ORDINE E GRADO
LA SFIDA DELL’INCLUSIONE.
Il Seminario, promosso dall’AEDE,
è stato introdotto e coordinato dal Prof. Silvano Marseglia
Si è concluso con la partecipazione di oltre duecento corsisti il seminario nazionale di formazione per docenti delle scuole di ogni ordine e grado, promosso dall’AEDE, sul tema: “LA SFIDA DELL’INCLUSIONE:AUTISMO E SUCCESSO SCOLASTICO”.
Il Seminario, che è stato realizzato On-Line, è stato introdotto e coordinato dal Presidente europeo dell’AEDE, prof. Silvano Marseglia.
Alla seduta conclusiva del seminario di formazione hanno partecipato oltre 200 docenti di quasi tutte le regioni d’Italia con qualche rappresentanza anche di altri paesi. Molto toccante è stato in apertura l’intervento della prof.ssa Olena Kholodenko dell’Università Pedagogica di Kiev (Ucraina).
Le relazioni altamente professionali, sono state presentate dal Dott. Francesco Crisafulli, Dirigente del Servizio per la Disabilità del Comune di Bologna e dalle prof.sse Isabella Bennardi, dottoranda in pedagogia speciale, Elvira Dalò, Pedagogista clinico, docente e formatrice e Simona Summa Presidente, Anges di Brindisi.
Nel corso dei lavori si sono affrontati temi molto impegnativi come le sfide delle famiglie con membri disabili, concentrandosi in particolare sull'autismo e sul ruolo dei componenti della famiglia del disabile. Si è discusso molto sull'impatto emotivo e psicologico sulla famiglia, l'importanza del supporto reciproco e il ruolo cruciale degli Enti territoriali nel fornire assistenza e promuovere l'inclusione sociale. Si è insistito molto sull'importanza dell'amorevolezza verso la persona disabile e dell'intelligenza e della collaborazione tra famiglie e istituzioni per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità e dei loro familiari.
L’intero corso ha avuto uno sguardo attento per cogliere l’aiuto ed il sostegno continuo che possono offrire il territorio e la famiglia per affrontare la sfida dell’inclusione.
Al termine dei lavori della giornata tutti i partecipanti hanno ringraziato i relatori ed il prof. Silvano Marseglia per la ricchezza dei validi contenuti proposti e per la validità dell’intero corso.
Domenica 30 marzo 2025
FRANCAVILLA FONTANA - La scrittrice Rosangela Chirico, originaria di Ceglie Messapica, giovedì 3 aprile, presso la sala Mogavero del Castello Imperiali di Francavilla Fontana, presenterà il suo libro "Donato - Sul ring della petrolplastica" (Locorotondo Editore). Nell'opera, un omaggio alla memoria del padre e a tutte le vittime del lavoro, l'autrice, attraverso un linguaggio che intreccia la pittura verbale alla poesia visiva, non si limita a descrivere o a denunciare, ma si immerge del tutto nelle realtà che esplora, diventandone parte, testimone e narratrice, attingendo alla propria storia personale e collettiva per affrontare temi universali.

La figura del padre operaio, vittima e simbolo di una condizione lavorativa e ambientale asfissiante (raccontata nel suo precedente romanzo civile "Plastica - Storia di Donato Chirico operaio petrolchimico"), diventa il fulcro attorno al quale ruotano riflessioni di portata più ampia sulla dignità umana, sull'etica del lavoro e sull'insostenibilità di un modello di sviluppo che sacrifica l'essere umano e l'ambiente sull'altare del profitto. In questo contesto, il ruolo dell'artista è ridefinito non più solo come generatore di bellezza ma anche come custode della memoria, come voce di quelle realtà marginalizzate e dimenticate che cerca di innescare un cambiamento, stimolando una presa di coscienza e ispirando azioni concrete.

Arricchiscono il volume la prefazione curata da Carmelo Grassi (direttore artistico della Fondazione Nuovo Teatro Verdi di Brindisi e componente della Commissione Consultiva Teatro del ministero della Cultura) e l'introduzione redatta dal critico e curatore d'arte Salvatore Luperto. 

L'incontro, patrocinato dal Comune di Francavilla Fontana, vedrà la partecipazione attiva di un gruppo di studenti del liceo scientifico "F. Ribezzo", coadiuvati dalla professoressa Concetta Aprile (responsabile del progetto di lettura "Il Ribezzo legge") e dal professor Cosimo Tardio, che dialogheranno con l'autrice. L'evento è stato, infatti, sostenuto e promosso fortemente dalla dirigente scolastica del liceo scientifico "F. Ribezzo", Giuseppina Pagano.
Domenica 23 marzo 2025
Domenico Maria Conte Riconfermato Delegato della Federazione Italiana Tennis e Padel della provincia di Brindisi.

Fondatore e Presidente del Circolo Tennis Ceglie dal gennaio 2007, nel 2012 è stato nominato componente della commissione campionati del Comitato Regionale Pugliese della Federazione Italiana Tennis. Ha conseguito la qualifica di Dirigente di secondo livello della Fitp e quella di Giudice Arbitro. Ha partecipato quale delegato dai circoli della provincia di Brindisi a tutti i Congressi della Federazione Italiana Tennis e Padel, ultimo quello del 1 settembre 2024 di elezione del direttivo nazionale. È anche agonista vincitore di diversi trofei e del Campionato Over 45 Regionale della stagione 2023/2024. 
Con delibera del Segretario Genarale della Fitp del 19 marzo 2025 è stato confermato anche per il quadriennio olimpico Delegato per la provincia di Brindisi della Federazione Italiana Tennis e Padel i cui compiti istituzionali sono quelli di assicurare la gestione organizzativa federale decentrata collaborando con il Comitato regionale per promuovere, diffondere e disciplinare l'attività tennistica nella provincia, ricevere le domande di affiliazione e di aggregazione di nuove società effettuando l’istruttoria delle stesse, organizzare le divisioni provinciali del Campionato a squadre degli affiliati, le fasi provinciali dei Campionati
nazionali a squadre giovanili, tenere contatti con gli enti locali (comunali e provinciali), sportivi (CONI provinciale ed enti di promozione
sportiva), turistici quale rappresentante della Federazione Italiana Tennis e Padel nella provincia di Brindisi.

Venerdì 21 marzo 2925
È stata inaugurata l'altra sera nel borgo antico "Bottega Storica", nuova attività che continuerà la tradizione dell'antico alimentari che per 80 anni è stata la putèj della Famiglia Zito.

Ha riaperto i battenti grazie alla passione e alla determinazione di voler investire nella propria città di Silvana Suma e sua figlia Roberta Elia.

All'inaugurazione presenti, oltre a familiari ed amici, il parroco della Chiesa Maria SS Assunta, don Domenico Carenza che ha rivolto parole emozionanti alle due imprenditrici cegliesi ed il sindaco Angelo Palmisano: "Una tradizione che si rinnova con un nuovo locale nel cuore della città, celebrando le radici e guardando al futuro. Tanti auguri a Silvana e sua figlia Roberta. È sempre bello vedere investire nella propria città".

Silvana e Roberta rinnoveranno la tradizione con l'accoglienza che contraddistingue la città di Ceglie Messapica e con la qualità dei prodotti, molti dei quali storici marchi presenti nell’alimentari dove è nato il “panino cegliese”, nel dopoguerra, da un’idea dello storico salumiere Vincenzo Zito. La “pagnotta" che unendo mortadella, provolone, tonno e capperi è diventata uno dei simboli gastronomici della città. 

Sapori che legano il passato con il presente e che non mancheranno nella nuova “Bottega Storica”.
Mercoledì 19 marzo 2025
PROCLAMATO IL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE DI CEGLIE MESSAPICA.

Il Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze di Ceglie Messapica ha un nuovo sindaco. È Bruno Cito, proclamato, questa mattina, insieme ai 21 membri, nell’Aula Consiliare del Comune di Ceglie Messapica. Durante la seduta, il primo cittadino Angelo Palmisano, ha consegnato la fascia al neo eletto Sindaco Junior alla presenza di tutti i candidati, del Dirigente Scolastico del Secondo Istituto Comprensivo Francesco Daniele Laterza e dei docenti. Il Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze, è un progetto della scuola "L. da Vinci" del Secondo Istituto Comprensivo, docenti referenti Maria Carla Maggiore e Luigia Pellico, in collaborazione con l'Amministrazione comunale.

Il Sindaco Angelo Palmisano: “Grazie al Dirigente scolastico Laterza, alle docenti Maggiore e Pellico, ai genitori presenti, agli uffici comunali che hanno messo in campo il processo amministrativo e ai ragazzi e alle ragazze che continuano a credere in questo bel progetto e che si mettono in discussione per l'amore verso la propria città in modo responsabile, consapevole e serio, rappresentando un esempio per noi tutti. Buon lavoro a tutti i ragazzi e tutte le ragazze".

La Vicesindaca e Assessora alle Politiche Scolastiche Mariangela Leporale: “Una bella giornata ed una bella emozione. Per me sarà un immenso piacere ed un onore affiancare ragazzi e ragazze in questa nuova ed importante esperienza che sicuramente rappresenterà un momento di crescita per tutti. Ringrazio chi ha fatto in modo che tutto si potesse realizzare nel migliore dei modi: Il Dirigente Scolastico Francesco Daniele Laterza, le insegnanti Maggiore Maria Carla e Pellico Luigia, l'Ufficio Politiche Scolastiche e le dipendenti comunali che hanno seguito le operazioni elettorali. Un sincero augurio di buon lavoro a tutti gli studenti e alle studentesse del nuovo consiglio comunale”. 

Nell'Ordine del giorno anche la costituzione dei gruppi di lavoro e la nomina della Commissione di supporto al CCRR che sarà composta dalle docenti Maria Carla Maggiore e Luigia Pellico e dai consiglieri comunali Giovanni Zizzi e Giovanni Gianfreda.

LA GIUNTA ED I CONSIGLIERI:
Nel corso della seduta hanno ricevuto le seguenti nomine: Rosemary Vitale vicesindaca con delega all’Educazione alla convivenza democratica; Paola Perla Argentiero assessora con delega alla Cultura, Informazione e Comunicazione; Giuseppe Gianfreda assessore con delega allo Sport, Giochi e tempo libero; Camilla Lopez assessora con delega all’Ambiente, Ecologia e Sostenibilità; Aurora Suma assessora con delega alla Scuola e alla Solidarietà. 

Presidente del Consiglio: Adelaide Leobilla.

Consiglieri: Francesco Argentiero, Francesca Anna Barletta, Jole Camilla Carrozzo, Martina Faggiano, Paolo Gioia, Giosuè Lodedo, Gabriele Santacroce, Emma Vitale, Gaia Bellanova, Antonio Gallone, Pietro Ortolano, Giuseppe Pompilio, Andrea Argentiero, Alberto Bellanova, Maya Ciniero.

GLI ALTRI INTERVENTI: A margine della cerimonia di proclamazione sono intervenuti il Dirigente Scolastico Francesco Daniele Laterza, Claudio Monnini di Plastic Free Ceglie Messapica, Luigi D’Elia del progetto Ministero dei Sogni, Anna Vitale rappresentante Libera Ceglie Messapica, Raffaele Romano presidente comitato provinciale Unicef, Pietro Maggiore presidente Unitre Ceglie. 

IL PROGRAMMA: Tra le linee programmatiche il cambio di dicitura da Consiglio Comunale dei Ragazzi a “Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze”, l’impegno nell’Educazione stradale, con l’obiettivo di creare un corpo di Mini Vigili Urbani, ed ancora Ambiente, attraverso la collaborazione con Plastic Free Ceglie, Cultura, valorizzando il patrimonio culturale della città, Sport, con il coinvolgimento delle associazioni sportive ed iniziative legate al prossimo Giro d’Italia, Legalità con campagne di sensibilizzazione contro atti vandalici, contro il bullismo e ogni forma di violenza e tanto altro. 

Il nuovo Consiglio comunale dei Ragazzi e delle Ragazze resterà in carica per i prossimi 2 anni.
Mercoledì 19 marzo 2025

LA SFIDA DELL’INCLUSIONE. AUTISMO E SUCCESSO SCOLASTICO.
Seminario di Formazione introdotto e coordinato dal Prof. Silvano Marseglia
Grande successo ha riscosso il seminario nazionale di formazione per docenti delle scuole di ogni ordine e grado, promosso dall’AEDE, sul tema: “COSTRUIRE INSIEME UNA SCUOLA SOSTENIBILE ED EQUA. LA SFIDA DELL’INCLUSIONE:AUTISMO E SUCCESSO SCOLASTICO”. 
Il Seminario, che è stato realizzato On-Line, è stato introdotto e coordinato dal Presidente europeo dell’AEDE, prof. Silvano Marseglia.
Al seminario di formazione si sono iscritti ed hanno partecipato circa 300 docenti di quasi tutte le regioni d’Italia con qualche rappresentanza anche di altri paesi come la Romania, l’Ucraina la Svezia, l’Austria, la Grecia e le Isole Canarie. Molto gradita è stata la partecipazione di alcuni genitori e di una rappresentanza di studenti della facoltà di pedagogia dell’Università di Cagliari e della facoltà di psicologia dell’Università di Pavia.
Le relazioni altamente professionali, sono state presentate dalla prof.ssa Elena Malaguti, docente ordinaria di pedagogia speciale dell’Università di Bologna e dalle prof.sse Isabella Bennardi, dottoranda in pedagogia speciale, Adele Veste, docente e formatrice, e Maria Grazia Marcarini,responsabile del dipartimento per l’inclusione dell’Università di Bologna.
Al termine dei lavori della giornata il prof. Silvano Marseglia si è detto soddisfatto dei risultati raggiunti e della notevole partecipazione di tanti docenti, genitori e studenti Universitari..
I lavori di questo seminario saranno ripresi Giovedi 03 Aprile con uno sguardo attento per cogliere l’aiuto ed il sostegno continuo che possono offrire il territorio e la famiglia per affrontare la sfida dell’inclusione.
Domenica 16 marzo 2025
L'EX CAMPIONE DI CICLISMO PAOLO BETTINI IN CITTÀ 

Nalle mattinata di giovedì visita in città dell'ex ciclista, campione olimpico ed due volte campione del mondo, Paolo Bettini. 

Accompagnato dal Sindaco Angelo Palmisano e da Pietro Stoppa, presidente della GSG Orazio Lorusso e coordinatore Comitato di tappa, l'ex campione di ciclismo ed un troupe di Rcs, società organizzatrice del Giro d'Italia, hanno effettuato delle riprese in città e nell'agro, con visite a Masseria Camarda della famiglia Fiorio, al Bar Centrale per il biscotto cegliese, Med Cooking School e Masseria Fragnite.

Le riprese serviranno alla creazione di una cartolina che sarà utilizzata nei giorni del Giro d'Italia 2025.

Paolo Bettini, professionista dal 1997 al 2008, soprannominato Paolino o il Grillo, è stato campione olimpico in linea su strada ai Giochi di Atene 2004 e campione del mondo di specialità nel 2006 e nel 2007. Specialista delle classiche, in carriera ha vinto due Giri di Lombardia, due Liegi-Bastogne-Liegi, una Milano-Sanremo e per tre volte la classifica finale di Coppa del mondo; rientrano nel suo palmarès anche tappe dei tre Grandi giri, due classifiche a punti al Giro d'Italia, due titoli nazionali in linea, brevi corse a tappe e altre corse del panorama ciclistico internazionale. Dopo il ritiro dalle corse ha ricoperto, dal 2010 al 2013, l'incarico di commissario tecnico della Nazionale italiana di ciclismo su strada.
Domenica 9 marzo 2025

Anche quest’anno, in occasione della Festa della Donna, il Lions Club Ceglie Messapica - Alto Salento ha conferito iI tradizionale "Premio Donna". Un'iniziativa patrocinata del Comune di Ceglie Messapica e la qualificata partecipazione del Trio Rhapsod’Itria, della sezione staccata di Ceglie Messapica del Conservatorio "Tito Schipa" di Lecce.

Il “Premio Donna 2025” è stato consegnato a Clara Ciciriello, giovane scrittrice con disabilità, dotata di una profonda sensibilità ed una grande determinazione. Autrice di due libri, “Rimanete nel cuore della felicità” e “L’amore è vita” (editi da Giacovelli), Clara ha testimoniato quanto sia importante apprezzare il bello della vita nonostante le difficoltà.

Nel corso della serata sono intervenuti Rocco Suma, presidente del Lions Club, e Nicola Ricci, presidente del Consiglio comunale. 
Per l'occasione, il Trio Rhapsod’Itria, composto da Marilena Camporeale (flauto), Maria Dragone (fagotto) e Andrea Cosimo Monteleone (pianoforte), ha eseguito musiche di G. Donizetti, G. Verdi, G. Bizet, Ch. Legebvre.