IL MINISTRO FITTO CONTRO LA
PUGLIA e CONTRO CEGLIE.
Il Ministro Fitto dopo aver chiuso
l’ospedale di Ceglie a dieci anni
di distanza ci riprova bloccando la legge che favorisce l’apertura
dell’RSA nella nostra città.
I cegliesi devono sapere che un Ministro
pugliese ha proposto al Consiglio
dei Ministri di impugnare la legge approvata dal Consiglio Regionale
della Puglia per la istituzione delle Residenze Sanitarie Assistite.
Un Ministro della Lega non avrebbe mai
impugnato una legge di una regione del nord, ad esempio la Lombardia,
il pugliese Fitto, al quale ancora brucia la sconfitta del 2005, non
ha invece perso l’occasione per ostacolare il governatore Vendola
danneggiando i pugliesi e i cegliesi.
Sembrava quasi un miracolo, per la Puglia,
poter contare su un Ministro della sua terra ed invece, sempre più
spesso, questo si dimostra un ‘boomerang’.
Il provvedimento, in materia di sanità,
bloccato, prevedeva la riconversione delle strutture ospedaliere,
chiuse dopo il Piano di rientro, in Rsa, hospice e centri di
riabilitazione.
La nostra struttura ospedaliera era pronta
per essere riconvertita, il
Direttore Generale dell’’ ASL con apposita delibera aveva
previsto l’attivazione di 60 Posti letto di RSA con 3 moduli
distinti per la senescenza, per la riabilitazione e per il disagio
psichico.
Oggi constatiamo che la volontà è
un’altra.
Non c’è la possibilità,
seppur con qualche sacrificio, di riconvertire.
Il Ministro Fitto e il Governo,
preferiscono lasciare una struttura come la nostra all’abbandono,
significa relegandola all’autodistruzione, sperperando denaro
pubblico, non garantendo al nostro territorio un adeguata assistenza
sanitaria ospedaliera, servizi sostitutivi o complementari.
In sostanza si vuole abbandonare
al degrado una struttura che ha un costo ed una valenza sociale, per
quello che ha rappresentato nella nostra comunità.
Non è possibile che tutto ciò accada, lo stop
all’apertura delle RSA non può annullare tutti gli altri
servizi previsti per la nostra struttura.
La Direzione Generale dell’ASL deve mantenere fede a tutti
gli impegni assunti dando corso alle procedure per l’attivazione
dei poliambulatori specialistici distrettuali, del centro per i
dializzati, della TAC , ecc.
In queste ore si sta tentando di infliggere un duro colpo anche
a tutto il personale in servizio presso la struttura di Ceglie, in
particolare quello infermieristico che rischia il trasferimento in
altre strutture ospedaliere , (Francavilla F.na, Ostuni e Brindisi).
Siamo fortemente contrari al trasferimento in massa ( circa 30
unità) dei lavoratori, essi non possono pagare per colpe
non loro, riteniamo che la direzione generale deve immediatamente
revocare il provvedimento preannunciato in questi giorni, trovando
soluzioni adeguate alle giuste rivendicazioni dei lavoratori.
Ceglie ha già pagato un duro prezzo, non è più
possibile chiedere ulteriori sacrifici, il nostro sostegno
incondizionato va ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali che
hanno proclamato lo stato di agitazione e di mobilitazione.
I Consiglieri Comunali
del Centro-Sinistra:
Rocco Argentiero -
Tommaso Argentiero - Donato Gianfreda - Nicola Trinchera
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