Anche dopo molti anni il mio ricordo è sempre vivo...26 giugno 1984 ore 18,00 a Ceglie Messapica...due malviventi armati di pistole irrompono nello studio dell'avvocato PIETRO ALLEGRETTI ed in mia presenza lo colpiscono ripetutamente al capo ...unica sua arma di difesa una penna BIC NERA...si perchè i due loschi individui non erano alla ricerca di denaro ...ma volevano solo zittire per sempre una persona che armato di penna diceva la verita' e non temeva nessuno...infatti dopo aver ridotto il viso ad una maschera di sangue...abbandonarono lo studio con la seguente frase: ADESSO NON SCRIVERE PIU' QUELLE LETTERE.
-DIAVOLETTO...MI CHIEDO:L'AVVOCATO ALLEGRETTI...CHE TU CONOSCEVI BENISSIMO... COSA AVREBBE COMBINATO OGGI CON L'UTILIZZO DI UN BLOG?
Domenica 26 giugno 2011.
Ma le lettere che l'avvocato scriveva erano firmate o anonime?????
RispondiEliminaerano timbrate e firmate...erano le persone che commettevano reati che avvertivano un forte disagio
RispondiEliminadove lo trovi un altro come l'avvocato Allegretti?Non esistono più professionisti come lui!!
RispondiEliminaquindi non difendeva quelli che commettevano reati?
RispondiEliminaCi sono anche oggi dei bravissimi professionisti, che vanno nelle aule giudiziarie e sostengono le varie tesi in contraddittorio con i PM.
RispondiEliminaUna volta c'erano, e ci sono ancora, sempre di meno, che si servono di mezzucci per arrivare alla prescrizione, con certificati medici ecc.
Una volta c'era un avvocato che si barricava in casa, si metteva il pigiama e si metteva a letto e non apriva nemmeno ai carabinieri.
Certo che esistono anche oggi i professionisti seri.
RispondiEliminasarebbe bello sig. Menga dato che lei è stato un discepolo dell'Avv. Allegretti di inserire ogni tanto nel suo blog un articolo dell'avv. almeno così potremo renderci conto se è cambiato qualcosa da quei tempi ad adesso.
RispondiEliminaGrazie
bella come idea
RispondiEliminaStefano e´una storia triste ed e´tutto molto, moltissimo difficile!!! avrei voluto conoscerlo questo Avv.Allegretti!!
RispondiEliminaGiovanna Pisi Landthaler