Durante la solenne cerimonia della celebrazione del 2 giugno u.s....a Brindisi in piazza "Santa Teresa"...MICHELE CIRACI',cegliese,è stato premiato...insieme ad altri 12 brindisini.... come CAVALIERE DELLA REPUBBLICA ITALIANA.
"Michele Ciracì è un ricercatore e studioso di storia e cultura cegliese, ideatore e "costruttore" di una singolare biblioteca di libri, fotografie e documenti storici, coordinatore dell'associazione "Amici del Borgo Antico" nonché direttore del giornale locale Ceglie Plurale e autore di numerosi libri sulla storia locale e sulla cultura della nostra civiltà contadina e artigiana.
Lo studioso è da decenni impegnato nel recupero di dati, informazioni, documenti, lettere, fotografie e quant'altro porti a ricostruire e a conservare quell'immenso patrimonio di storia, arte, tradizioni e "fatiche" della gente altosalentina e di Ceglie in particolare.
Fra le sue pubblicazioni: Jartjsane de Cegghije (Artigiani di Ceglie) - Arti, artieri e mestieri nella città di Ceglie Messapica che racconta la storia delle tante botteghe artigianali ( barbieri, calzolai, fabbri, falegnami,. sarti) attraverso immagini, foto e personaggi che dal Settecento ai giorni nostri hanno dato linfa ad un mondo economico e sociale per certi versi dimenticato. È una storia fatta dalla gente comune che, con il loro lavoro e la loro arte, ha lasciato un segno indelebile.
Fra le tante altre pubblicazioni segnaliamo "Ceglie Messapica tra Ottocento e Novecento", " Ago e ditale, cotone e gesso - Sarti e personaggi della tradizione sartoriale di Ceglie Messapica" e i numerosi articoli sul decennale giornale da lui diretto."
Venerdi' 3 giugno 2011.
meriterebbe di essere Senatore a Vita. lo dico davvero, è un giacimento di informazioni e testimonianze storico.artistiche raccolte e ricercate con tanta scrupolosità e dovizia in tanti anni.
RispondiEliminaChi onora la propria storia ha la dignità del futuro davanti.
RispondiEliminaI nostri nonni, zii, genitori, per tenerci buoni ci raccontavano li cunt.....facezie, esperienze di vita antiche, che nulla avevano a che fare con Andersen. Erano l'invenzione che scaturiva dai ricordi personali del paese. Leggere il professor Ciracì è come addentrarsi nella comunità antica di Ceglie, ripercorrendo la nostra infanzia al "suono" delle botteghe.