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Il sindaco ridistribuisce le deleghe
Evento Master Show
Giovedì 31 Marzo 2016
Evento enogastronomico.
Il palcoscenico della gastronomia Michelin si tinge di rosa.
Gasparro si assume la responsabilitá di quanto scritto contro Perrino
Giovedì 31 Marzo 2016
Democrazia Cegliese, preso atto della precipitosa marcia indietro del signor Gasparro che si dice reo confesso della diffamazione aggravata e della calunnia operata nei confronti del dottor Perrino e dell'intero nostro gruppo consiliare assumendosi l'intera responsabilità' del grave reato e mettendo al riparo Nicola Ciraci, ha dato mandato a primario studio legale affinché' siano perseguiti in sede penale e civile con adeguata richiesta risarcitorie del grave danno d'immagine prodotto il suddetto Angelo Gasparro, i suoi eventuali partner politici e i titolari di alcuni siti in corso di identificazione che con colpevole leggerezza hanno propagato lo scritto diffamatorio della Bussola propalando la calunnia e accrescendo il danno.
Gianfreda Giovannii Antelmi Marcello Angelo Perrino Perrino
Di seguito quanto scritto da Angelo Gasparro?
Adesione ad Avviso Pubblico
Giovedì 31 Marzo 2016
Oggetto : Ceglie Messapica aderisce ad “Avviso Pubblico”.
Martedì 29 Marzo u.s., durante la seduta del Consiglio Comunale, è stato approvato all’unanimità l’Ordine del Giorno presentato dal Gruppo Consiliare de ‘L’idea Comune’ riguardante l’adesione del Comune di Ceglie Messapica ad Avviso Pubblico, la rete degli Enti locali e delle Regioni per la formazione civile contro le mafie.
Si tratta di una Associazione nata nel 1996 con l’intento di collegare ed organizzare gli Amministratori pubblici che concretamente si impegnano a promuovere la cultura della legalità democratica nella politica, nella Pubblica Amministrazione e sui territori da essi governati.
“Abbiamo presentato questo O.d.G. perché siamo fermamente convinti che ogni istituzione deve fare la propria parte e tanto più devono farla le istituzioni più vicine ai cittadini, come ad esempio il Comune, fortemente legittimate dal voto popolare diretto – ha spiegato il Capogruppo in Consiglio Comunale e Coordinatore cittadino del Movimento ‘L’idea Comune’ Antonello Laveneziana – In esse una nuova classe dirigente, che sta seriamente lavorando pur tra mille difficoltà, al di là dell’appartenenza politico – ideologica, colloca il Bene Comune al di sopra delle proprie posizioni, si cimenta con l’etica della responsabilità, ricerca un dialogo con i cittadini e ne sollecita la partecipazione. A questa classe dirigente spetta oggi il compito di ‘organizzare la legalità’, offrendo ai cittadini le occasioni e gli strumenti per sottrarsi all’invasione del contropotere criminale. Pertanto la scelta del nostro Comune di aderire ad Avviso Pubblico va proprio in questa direzione e testimonia concretamente l’impegno del Consiglio e dell’Amministrazione Comunale per la promozione della legalità ed in difesa dei diritti di tutti i cittadini”.
“A nome del Movimento ‘L’idea Comune’ – ha concluso il Consigliere Laveneziana – esprimo profonda soddisfazione per questa importante decisione del Consiglio Comunale e ringrazio ogni singolo Consigliere Comunale ed il Sindaco Luigi Caroli che, all’unanimità, hanno accolto la nostra proposta portata avanti con convinzione insieme alla Consigliera Vanessa Santoro ed al Vice Sindaco Angelo Palmisano. Una buona notizia per Ceglie e per tutti i cegliesi”.
Ufficio Stampa
“L’idea Comune”
Comunicato della Democrazia Cegliese
Mercoledì 30 Marzo 2016
Ieri 29 marzo 2016 si è tenuto un Consiglio Comunale in cui è emersa una scarsa organizzazione ed una continua approssimazione della macchina amministrativa cegliese. Tra le varie problematiche che attanagliano i cegliesi, noi di DEMOCRAZIA CEGLIESE volevamo e vogliamo vederci chiaro su ciò che succede intorno al servizio della raccolta rifiuti. Abbiamo chiesto delucidazioni in merito alla iniziativa della ditta di modificare il servizio di raccolta porta a porta che dallo scorso 21 marzo prevede che il metallo sia conferito con il vetro, senza informare e motivare adeguatamente tutti i cittadini cegliesi. Se da un lato abbiamo apprezzato la sincerità del Sindaco Caroli di condannare la stessa ditta per l’iniziativa presa “..per avere sbagliato i tempi ed i modi” affermando contestualmente che qualcosa in più può dircelo l’assessore al ramo Gioia Daniele (assente ieri in consiglio e quindi aspettiamo un suo chiarimento anche per scritto), dall’altro lato denunciamo questo modus operandi della ditta che, come contestato anche ieri da altri consiglieri comunali, crede di poter gestire il servizio, per il quale il cittadino cegliese paga un canone già esoso, come meglio crede e nel proprio interesse. A tal proposito, per l’ennesima volta, abbiamo sollevato delle perplessità circa tutto ciò che ruota intorno al servizio aggiuntivo, visto anche che nulla è cambiato in merito al servizio erogato, ai mezzi ed al personale impiegato negli ultimi mesi, nonostante dallo scorso dicembre non vi sia stata alcuna liquidazione a favore della ditta. Che da ditta ci abbia fornito un servizio gratuito negli ultimi mesi? A noi sembra strano visto anche che, come riportano le relative determine, per i servizi aggiuntivi la ditta si avvala di ulteriori mezzi e forza lavoro. Chiediamo quindi all’assessore al ramo di voler chiarire il tutto riservandoci sin da subito di valutare la possibilità di chiedere una commissione di inchiesta sull’intero servizio di raccolta rifiuti.
Gruppo DEMOCRAZIA CEGLIESE
Gianfreda Giovanni - Antelmi Marcello - Perrino Angelo
Comunicato di Ciracì
Mercoledì 30 Marzo 2016
Risoluzione a tutela dell’olio di qualità italiano: «Servono precisi impegni, eccoli»
«Oggi è più che mai necessario tutelare le nostre produzioni tipiche di qualità, con particolare riguardo a quella dell’olio d’oliva vergine ed extravergine». Lo dichiara l’On. Nicola Ciracì (CoR – Conservatori e Riformisti), componente della XIII Commissione Agricoltura della Camera e primo firmatario di una risoluzione parlamentare finalizzata a impegnare il Governo ad adottare ogni più opportuna iniziativa che muova in questa direzione. Il documento, presentato ieri in Aula, prende le mosse dalla Relazione della Commissione parlamentare d’inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo, relazione che approderà entro questa settimana a Montecitorio. Lungi dal mantenersi sul generico, l’On. Ciracì e gli altri suoi colleghi firmatari suggeriscono al Governo tutta una serie di misure preventive utili allo scopo.
Nello specifico:
-L’indicazione obbligatoria per gli oli d’importazione della classificazione merceologica e delle analisi chimico-fisiche e organolettiche da redigere alla partenza e indicate sul Documento di trasporto, sia in forma cartacea che telematica così che si possa conoscere in anticipo provenienza, modalità di viaggio e destinatario del prodotto;
-Un maggiore coordinamento tra le diverse istituzioni – Capitanerie di Porto, Autorità Doganali e Istituto centrale qualità e repressione frodi (ICQRF) – competenti per i controlli in ambito portuale. A tal proposito, si rende opportuno la creazione o comunque l’integrazione del sistema SIAN (Sistema informativo agricolo nazionale) con una certificazione sul “trasporto” dell’olio, sulla falsariga di quella già adottata per il comparto vinicolo;
-L’immediata entrata in funzione del RUCI (Registro unico dei controlli ispettivi) sulle produzioni agroalimentari vigilate, la cui adozione era stata già annunciata dal Ministero delle Politiche agricole e forestali lo scorso 7 maggio 2105, e/o in subordine l’istituzione o integrazione al RUCI di un Registro nazionale delle rese produttive degli oliveti, il cui ruolo sarà quello di riportare il valore “teorico massimo” o le “stime” circa le capacità produttive olivicole annuali, anche in funzione delle differenti varietà presenti sul territorio nazionale. Ciò consentirebbe di stabilire la capacità produttiva olivicola nazionale e di valutare l’eventuale autorizzazione all’approvvigionamento di materie prime o prodotti lavorati dall’estero, scongiurando sovrapproduzioni ingiustificabili che potrebbero destabilizzare l’economia del comparto;
-L’implementazione della ricerca scientifica e dello studio di soluzioni tecnologiche innovative, che possano realmente essere utilizzate per tutelare il Made in Italy, non soltanto in sede penale, ma pure con analisi di routine per superare la dannosa piaga dell’ “olio di carta”. Ciò, anche partendo dalle attuali conoscenze genomiche sull’olio extravergine d’oliva: nel 2014 si è concluso il progetto “Certolio” (Certificazione della composizione varietale, dell’origine geografica e dell’assenza di prodotti di sintesi negli oli extravergini di oliva), finanziato dal Ministero dello Sviluppo economico, che ha permesso di compilare un database contenente i profili molecolari dell’85 per cento delle varietà di olivo italiane. Codificare attraverso uno strumento legislativo efficace l’utilizzo dell’analisi del DNA quale prassi ordinaria per accertare l’identità degli oli, diventa indispensabile se davvero si vuole tutelare la tracciabilità del vero extravergine d’oliva e contrastare le, purtroppo sempre più numerose, contraffazioni.
Una posizione, quella del deputato Ciracì, condivisa e sottoscritta da altri dieci suoi colleghi di CoR: Rocco Palese, Trifone Alfieri, Maurizio Bianconi, Daniele Capezzone, Gianfranco Giovanni Chiarelli, Massimo Enrico Corsaro, Antonio Distaso, Benedetto Francesco Fucci, Cosimo Latronico e Roberto Marti.
Controllo del territorio della Polizia
Mercoledì 30 Marzo 2016
Ostuni: Ha l’obbligo di dimora in casa ma lo viola e commette un furto: Arrestato.
-Effettuati sequestri di droga e segnalati in 2 per uso non terapeutico di sostanze stupefacenti-
Continua l’attività di controllo del territorio da parte del personale del Commissariato di P.S. di Ostuni, diretto dal Commissario Capo Gianni ALBANO.
In occasione delle festività pasquali ed in considerazione dell’aumento delle presenze nella Città Bianca, venivano effettuati mirati servizi di monitoraggio volti, in linea con le direttive rese dal Questore di Brindisi, Dott. Roberto GENTILE, alla prevenzione e repressione dei reati in genere ed, in particolar modo, di quelli che offendono il patrimonio.
All’esito degli interventi, 1 persona veniva tratta in arresto in flagranza di reato di furto aggravato ed altro, 2 segnalate al Prefetto di Brindisi per uso non terapeutico di sostanze stupefacenti e venivano, altresì sottoposti a sequestro penale 7 grammi di marijuana e 3 grammi di Hashish.
Più nello specifico, i controlli: nel corso della notte, durante lo svolgimento di apposito pattugliamento delle vie cittadine ed, in special modo, delle viuzze del centro storico ostunese, l’attenzione del personale operante veniva attratta dalle grida di un signore, proprietario di un esercizio pubblico, ubicato in zona. Lo stesso riferiva che, terrorizzato, si era rifugiato all’interno del pub e che un cittadino extracomunitario, in forte stato d’ebrezza, aveva ripetutamente sbattuto i pugni sulla porta d’ingresso al fine di farsi aprire. Dinanzi al rifiuto, aveva asportato 2 vasi in ceramica di pertinenza della proprietà dell’ostunese.
Le successive ed immediate ricerche, permettevano di rintracciare l’extracomunitario, ancora in possesso del maltorto ed ulteriormente riconosciuto in quanto con addosso i medesimi indumenti con cui aveva realizzato il furto, così come interamente ripreso dalle telecamere di videosorveglianza del locale.
Pertanto, fermato dalla Volante del Commissariato, dapprima, rifiutava aspramente di fornire le proprie generalità, dopodiché dava in escandescenza, opponendo resistenza al controllo di Polizia e minacciando gli Agenti proferendo frasi del tipo “ vi faccio vedere io, ve la faccio pagare”, “mi avete picchiato, voglio un’ambulanza, adesso mi pagate i danni, vaffanculo, pizzarroni, non capite un cazzo”.
Condotto in ufficio, si acclarava inoltre che a suo carico, oltre a numerosi precedenti penali per reati inerenti gli stupefacenti, contro la persona ed anche per evasione, vi era la misura cautelare dell’obbligo di dimora con la prescrizione dell’obbligo di non allontanarsi da casa dalle ore 21.00 alle ore 06.00 di ogni giorno, imposizione del Giudice cui lo stesso era evidentemente inottemperante.
Dunque, compiutamente identificato in ..........., nato in Tunisia, classe 1987, residente in Ostuni, veniva dichiarato in arresto in flagranza di reato di furto aggravato e resistenza e violenza o minaccia a Pubblico Ufficiale e, su disposizione del PM di turno presso la Procura della Repubblica di Brindisi, ristretto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari.
L’arrestato inoltre è stato segnalato alla competente A.G. per gli ulteriori reati di rifiuto d’indicazione sulla propria identità, violazione del riferito obbligo di dimora, ubriachezza e sanzionato amministrativamente ai sensi dell’articolo 75 del Testo Unico sulla Droga, poiché trovato in possesso di 3 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana.
Nel corso della mattina seguente all’arresto, giudicato legittimamente eseguito da parte del PM titolare del caso, personale del Commissariato della Città Bianca, si recava presso l’abitazione dell’arrestato per eseguire una notifica di liberazione dagli arresti domiciliari e contestuale ripristino della misura dell’obbligo di dimora in casa con divieto di uscire dalle ore 21.00 alle ore 06.00 di ogni giorno.
Avuto accesso all’immobile, l’extracomunitario, in violazione degli obblighi connessi al regime degli arresti domiciliari, ospitava in casa arbitrariamente una donna di Ostuni gravata da diversi trascorsi di Polizia per reati quali detenzione di droga ai fini di spaccio, furto e danneggiamento e, all’interno dell’appartamento veniva rinvenuta ulteriore sostanza stupefacente del tipo marijuana pari a 0.3 grammi.
La successiva perquisizione a casa della signora, identificata per ........., classe 1969, di Ostuni, permetteva di rinvenire altra marijuana del peso di 4 grammi.
Entrambi, pertanto, all’esito delle ulteriori operazioni ispettive, sono stati segnalati al Prefetto di Brindisi quali assuntori di droga per finalità non terapeutiche ed in violazione dell’articolo 75 del Testo Unico sugli Stupefacenti.
I servizi di controllo del territorio nell’ottica della sicurezza generale da parte della Polizia di Stato ostunese, proseguiranno nei prossimi giorni con l’auspicio di una sempre maggiore collaborazione da parte della collettività.
Camminata Rosa a sostegno della ricerca
Mercoledí 30 Marzo 2016
Una camminata a sostegno della ricerca sul tumore al seno. Ceglie Messapica si tinge di rosa domenica 3 aprile con la “Camminata Rosa”, organizzata e promossa grazie alla collaborazione di Associazione Gioia, Atletica Ceglie Messapica, Amici del Borgo Antico, Bicilona e Rotaract Club. Il ricavato sarà destinato alla LILT Sezione Provinciale Brindisi.
Si conclude domenica 3 aprile la Rassegna “L'Otto Marzo” promossa dall'APS “Gioia”, con il Patrocinio del Comune di Ceglie Messapica, in collaborazione con le attività e le associazioni locali. Le vie della città messapica si tingono di rosa con la “Camminata Rosa”, una camminata non competitiva in un circuito cittadino da effettuarsi a piedi, accompagnati dalla Famiglia, dagli amici o dal proprio amico a quattro zampe o in bici. Si attraverserà il centro storico per ammirare le bellezze architettoniche della città messapica, partendo da Piazza Sant'Antonio ( ore 9:30) per arrivare in Piazza Plebiscito ( ore 12:30 circa). La quota simbolica d'iscrizione sarà devoluta alla LILT sezione provinciale di Brindisi e sarà possibile prendere una maglietta, palloncini e fiocchi rosa fino ad esaurimento scorte. Le iscrizioni potranno effettuarsi anche nei giorni venerdì 1 e sabato 2 aprile, dalle ore 17 alle ore 19, presso la sede de "Amici del Borgo Antico" in Piazza Vecchia a Ceglie Messapica. Domenica 3 aprile scegli di sostenere la LILT.
Partecipa anche tu alla Camminata Rosa.
Due sono i circuiti previsti, da effettuarsi una sola volta:
Circuito pedonale di circa 2 km: Piazza Sant'Antonio (partenza), Corso Garibaldi, Piazza Plebiscito,
si prosegue per Chiesa Madre, Arco Antelmy, visita guidata nel centro storico, Via Muri direzione via Sant'Anna, incrocio semaforico via Martina, svolta a sinistra per la Chiesa di San Rocco, Corso Verdi, via Francesco Argentieri, via Cristoforo Colombo, Strada Provinciale 23 (zona Moretto), via Moretto, incrocio semaforico via Martina, svolta a destra direzione via San Rocco, Corso Garibaldi, Piazza Plebiscito (arrivo).
Circuito ciclistico di circa 3 km: Piazza Sant'Antonio (partenza), Corso Garibaldi, Piazza Plebiscito,
si prosegue per Chiesa Madre, Arco Antelmy, visita guidata nel centro sorico, Via Muri direzione via Sant'Anna, incrocio semaforico via Martina, svolta a sinistra per la Chiesa di San Rocco, Corso Verdi, Vico 4° Monte, via Mancini, Villa Cento Pini direzione Viale Aldo Moro, svolta a destra direzione Centro Anziani (via Maresciallo Maggiore), via Daunia, incrocio via San Lorenzo, incrocio via Cristoforo Colombo, Strada Provinciale 23 (zona Moretto), via Moretto, incrocio semaforico via Martina, svolta a destra direzione via San Rocco, Corso Garibaldi, Piazza Plebiscito (arrivo).
Media partner: Idea Radio
Pensionato rinvenuto cadavere
Martedì 29 Marzo 2016
Il cadavere di un pensionato di Ceglie Messapica è stato rinvenuto privo di vita all'interno della propria abitazione.
Erano da circa tre giorni che i vicini non lo vedevano uscire dalla propria casa, motivo per cui, si sono insospettiti a tal punto da allertare i Carabinieri della Locale Stazione. I militari sono giunti sul posto immediatamente, anche perchè distanti poche decine di metri dalla abitazione segnalata. Una volta all'interno, la macabra scoperta, il pensionato 75enne giaceva nel proprio letto privo di vita. Agli operatori del 118, giunti anche loro sul posto, non è restato altro che certificare la morte per cause naturali.
I Racconti di Damiano Leo
Sabato 26 Marzo 2016
LA PARMIGIANA E IL CANE
Decidemmo per la parmigiana. Non la mangiavamo da tanto e le tre o quattro melanzane mimetizzate tra l’insalata, nel frigo, cominciavano a dare chiari segni d’invecchiamento. Dovevano necessariamente finire in padella e al più presto. Così mia moglie fece in modo che per quella cena dovevo optare per una ricca parmigiana.
Il piatto, ripulito per bene, fu il chiaro segno che avevamo fatto la scelta migliore. Fatto salvo quello che successe a me da lì a qualche ora.
La solita sbornia televisiva mi cacciò, alla chetichella, tra le lenzuola. Mia moglie mi raggiunse, credendo di non essere sentita, non più tardi di una lavata di denti. Non dormivo ancora e nulla mi lasciava presagire che lo avrei fatto, almeno in breve tempo. La parmigiana cominciava a farsi sentire. Non so a mia moglie, ma a me sembrava che quella pietanza volesse rimproverarmi d’averla fatta fuori. Certo qualcosa non stava funzionando. Presi a girarmi e rigirarmi nel letto come fossi una coda di lucertola appena staccata dal resto del suo corpo.
La mia consorte dormiva, quella notte. Io continuavo a maledire la parmigiana. Passai il cuscino dalla testa ai piedi e poi di nuovo alla testa, quindi sotto la schiena e ancora ai piedi. Il cuscino, mi parve, cominciò a maledire prima me e poi la cena. Non dormivo. Proprio non riuscivo a dormire. Forse era meglio alzarsi e fare quattro passi. Feci quattro passi. Anzi, quarantaquattro passi. Li contai come si contano le pecore quando non si riesce a dormire.
Dovevo stancarmi, se volevo essere accarezzato dal dio Morfeo. Ma dove si era cacciato, quella notte? Dicono che capita di non riuscire a dormire, qualche volta. A me non era mai successo e lo sapeva bene mia moglie che continuava, beata lei, a sognare. Già, i sogni, me ne raccontava di straordinari, appena levati.
Io non sogno mai. Come avrei potuto, quella notte, senza sonno e per giunta strapiena di turbamenti? Una notte senza fine, lenta, maledetta. Per ammazzare il tempo, che non voleva morire, avevo persino contato gli incroci che formavano i mattoni del pavimento. La messa in opera, mia moglie, l’aveva voluta a spina di pesce ed io, quella notte, con un dito avevo seguito tutte le fughe, per contarne gli incroci.
Gli occhi mi dolevano non poco. Allo specchio del bagno di servizio, quello lontano dalla camera da letto, mi sembravano due buche da golf. Decisi di non ritornare più a letto. Lo avevo fatto già troppe volte e sempre avevo finito con l’alzarmi un’altra volta. Tanto valeva restare in bagno. L’alba non doveva farsi attendere ancora molto. Le due sveglie sul comodino di mia moglie, a turno, avrebbero fatto sentire a breve il loro canto.
La cinghia dell’avvolgibile mi accarezzò la mano, quella libera dagli occhi arrossati. Potevo verificare il sorgere del sole se solo la tiravo a me, la cinghia. Lo feci, lentamente, per non fare rumore, per non svegliare mia moglie.
Finalmente aprii la finestra. Una nuvola di fumo m’invase la faccia. Mi sporsi più che potevo, per cercare di guardare oltre la nebbia. Un cagnaccio dal pelo bianco, almeno così mi parve, andava su e giù sul marciapiede di fronte, dal civico 4 al civico 14. Di tanto in tanto si fermava e alzava lo sguardo in alto, come se cercasse qualcosa o qualcuno. Come se volesse compiere qualcosa senza essere visto. Forse gli animali sanno fare più di quello che lasciano vedere. Solo non vogliono farcelo sapere.
Quel cane, improvvisamente, si fermò. Dette fugacemente un’ultima occhiata in giro e s’avventò sulla prima porta che gli capitò a tiro. Portò in alto le due zampe anteriori. Si assestò dritto in piedi come se quella fosse la sua usuale posizione. S’appoggiò con le zampe sulla maniglia e la porta si aprì. Spinse il muso contro il video citofono. Uno squillo rimbombò nella nebbia.
Il cane sparì come una saetta dietro l’angolo, forse perché, credendo di non essere visto, poteva comportarsi come gli umani.