Sabato 24 Settembre 2016
Trent’anni di Dylan Dog: si festeggia lunedì un
compleanno a suon di #rock con la musica dei Bolero.
Disponibile online il singolo dedicato all’indagatore
dell’incubo.
Ceglie
Messapica, 23 settembre 2016. Era
il 26 settembre del 1986 quando in edicola usciva il primo numero di “Dylan dog”, dal titolo “L’alba dei morti viventi” creato dalla
penna di Tiziano Sclavi. «[…] Sono il
guardiano di un magazzino buio e strano/ giro nella nebbia/ mi sento un lupo
nella gabbia […]/ mi ritrovo con più/ di cento di quei demoni […]/ Dylan Dog
poi alla vita/ reale trovarti non so ma/ dove sei, dove sei […]/» sono
alcuni dei versi del brano “Dylan dog”
dei Bolero. La canzone è disponibile seguendo il link https://www.youtube.com/watch?v=TYrAlW50W8Y
ed è liberamente ispirata al
personaggio ideato da Tiziano Sclavi che vive al numero 7 di Craven Road, in
una Londra gotica e decadente.
Nella traccia della band salentina,
uscita il 26 settembre del 2006, in occasione del ventesimo compleanno del noto
detective e ripubblicata nell’album “Dylan
Dog e altre storie” nel 2012, l’indagatore dell’occulto rappresenta una
metafora: gli zombie contro cui lottare tutti i giorni sono i nostri pregiudizi
contro il diverso e lo straniero. Omicidi, xenofobia, aggressioni, criminalità,
razzismo: le pagine di cronaca nera dei giorni nostri raccontano come le pagine
del noto fumetto distribuito dalla Sergio Bonelli editore che «Il sonno della ragione genera mostri»,
per dirla con Goya. Il brano riprende la citazione di Dylan Dog, che dichiara nello
speciale intitolato “La bomba” numero
27: «Le persone non le riconosco più. Mi
sembrano tutti... mostri!».
Dylan
Dog e la musica.
Nei
trent’anni di vita del fumetto numerose sono state le dediche musicali fatte
all’indagatore dell’incubo, ricordiamo quelle più famose. Gli 883 pubblicano
nel 1995 “La donna, il sogno e il grande
incubo” con la copertina che ritrae Max Pezzali vestito da Dylan Dog che corre
verso una casa spettrale; Claudio Baglioni cita Dylan nel brano “Nudo di donna” e gli dedica il
fumetto-canzone “Le vie dei colori”; nel 1992 esce la raccolta “Dylan Dog – Rock&Horror”, che
contiene anche il brano “Il trillo del
diavolo” eseguito dal maestro Salvatore Accardo. Il brano dal titolo meno
noto “La Sonata per violino in sol minore”,
famoso per essere tecnicamente molto impegnativo, è una sonata per violino e
basso continuo scritta dal compositore Giuseppe Tartini (1692 - 1770) e viene
eseguita spesso da Dylan Dog con il clarinetto.
Bolero
e i fumetti.
Il mondo dei fumetti rappresenta una
fonte di ispirazione inesauribile per la band pugliese, che nel 2012 pubblica “Diabolik”. L’album, dedicato al re del
terrore creato dalla penna delle sorelle Giussani, contiene i brani “Diabolik”, “Eva Kant”, lo strumentale “Last
train to Clerville” e “Altea”,
ispirato alla compagna dell’ispettore Ginko.
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