Lunedì 6 marzo 2017
Che cosa c’è dietro la finestra?
Oggi
apprendo dalle pagine de “La Gazzetta del Mezzogiorno” di un giovane cegliese, Antonio Galetta, che ha pubblicato un’interessante
opera dal titolo: Che cosa c’è dietro la
finestra?
Il volume,
edizioni Terra marique, viene definita, nella recensione a firma della
giornalista Agata Scarafilo, straordinariamente
complessa, ma capace di incuriosire e suscitare emozioni.
Prima di copertina
Antonio Galetta ha compiuto da poco 19 anni e studia
Lettere, indirizzo Italianistica ed in più ad essere allievo della Scuola
Superiore dell'università di Udine, ossia
un istituto di eccellenza a cui si accede per concorso ed esami ed è
aperto unicamente a chi ha doti particolari di creatività e curiosità
intellettuale.
Antonio Galetta
Michele G. Picozzi nella prefazione del libro dirà di lui: “Antonio Galetta sa che non vi è ricerca più
dura che quella di se stesso, così come sa quanto questa ricerca sia una
continua somma di esperienze che sono già risultato”.
L’opera si compone di due sezioni di
carattere dialogico : “Un piccolo pieno perduto nel vuoto” e “Aliquid
alicui”.
In entrambi casi, evidenzia nell’articolo Scarafilo, “il razionale sembra prendere la strada
dell’anima, intesa come quel profondo sentire che bussa al cuore di un autore,
come Antonio Galetta, chiedendogli di darle la possibilità di raggiungere altre
mete e altri orizzonti”.
Articolo della giornalista Agata Scarafilo
la poesia se è vera poesia spaventa,disorienta,induce al dubbio,apre ferite e richiama all'amore....la tua ci riesce a pieno.Non è poesia che consola gli sconfitti, è un grido di libertà, e non c'è nulla che terrorizzi l'uomo più della libertà.
RispondiEliminaL'umiltà,la passione ed il lavoro ti porteranno lontano caro Antonio,non parlo di fama o denaro, ma ti renderanno libero di guardare la vita negli occhi e di chiamare le cose col proprio nome.