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Aggiornamento del "San Raffaele" per il caso Coronavirus

Sabato 28 marzo 2020

Fondazione San Raffaele di Ceglie Messapica: aggiornamento in merito all’emergenza covd-19 alla al 28 marzo 2020.


Domenica 22 marzo, come già comunicato, si è saputo della positività di una fisioterapista dipendente della struttura. Pertanto come prevede la flow chart della regione puglia è stata inviata prontamente una indagine epidemiologica alla Asl. Dalla stessa è risultato che 8 terapisti hanno avuto un contatto stretto con la collega positiva. Per contatto stretto si intende “utilizzo palestra con distanza minore di 1 metro per almeno 15 minuti”. Di conseguenza la ASL ha disposto ed effettuato tamponi ad 8 fisioterapisti individuati come “contatti stretti” che sono da subito stati posti in isolamento domiciliare precauzionale. Si ribadisce come tutte le dotazioni di DPI siano state distribuite nel pieno rispetto delle indicazioni derivanti da circolari ministeriali e disposizioni dell’Istituto Superiore di Sanità.

Oggi 28 marzo siamo a conoscenza di n° 3 altri casi positivi e 2 negativi tra gli 8 terapisti di cui sopra. Rispetto ai restanti 3 si è ancora in attesa di notizie.

In relazione ai pazienti: non ci sono pazienti positivi al momento; attualmente ce ne sono 14 ritenuti “sospetti” poiché rientrano nei contatti “stretti” sia con i terapisti che con un paziente della struttura trasferito al Perrino lunedì 23 marzo (non per covid) e lì poi risultato positivo. Anche in questo caso sono stati disposti tamponi per tutti i contatti stretti. Ma di fatto al momento ne sono stati effettuati solo 6 di cui non si conosce esito.

Nel frattempo si è comunque provveduto ad isolare come da protocolli i 14 ospiti.



La Fondazione San Raffaele al fine di garantire la massima tutela ai propri pazienti, a tutti gli operatori e al territorio di Ceglie M.ca ove insiste la struttura, sta definendo, a prescindere dai percorsi individuati dalla ASL di competenza, anche delle strade alternative (es. ausilio di laboratori specificatamente autorizzati e accreditati dalla Regione Puglia) per poter effettuate tamponi a tutti, pazienti, dipendenti e collaboratori, sospetti e non. 

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