Sabato 18 dicembre 2021
Augusto Conte. SENTENZE MEMORABILI. Edizioni GRIFO, Lecce, dicembre 2021, pagg. 206.
Le decisioni giurisprudenziali e,
segnatamente, le sentenze pronunciate a conclusione di un processo penale,
segnano la vita delle persone cui sono destinate, a volte mutandone il corso e
soffocando l'aspirazione alla realizzazione di sé stesse e dei propri principi,
e incidono sui mutamenti storici, deviando l'ordinario svolgersi degli eventi.
Le sentenze possono ricevere “condizionamenti”
in particolare allorquando prevale la egemonia della politica sulla egemonia
della giurisdizione, specialmente quando questa è sottratta al giudice
ordinario per essere affidata a un organo speciale e straordinario, istituito
all'occorrenza.
Le sentenze “memorabili” pubblicate nel libro
hanno molti punti in comune: alcune sono pronunciate da giudici speciali, altre
sono fondate su fatti ritenuti reati da norme successive applicate
retroattivamente; oppure sono finalizzate a combattere fenomeni sociali,
rivoluzionari o reazionari; o valutano condotte di natura politica; oppure il
processo, al termine del quale sono pronunciate viene sommariamente istruito e
altrettanto sommariamente deciso; oppure sono sinteticamente motivate, in
violazione della cultura giuridica che esige una compiuta spegazione delle
ragioni del convincimento dei decidenti nel fatto e in diritto; o sono carenti
di prove documentali o dichiarative, o desunte dalla voce pubblica; oppore
l'istruzione probatoria viene “orientata” verso una decisione ineluttabilmente
già assunta; in alcune non vengono osservate norme procedimentali scritte o
entrate nel patrimonio della cultura giuridica positiva e nel diritto naturale.
Destinatari di sentenze “memorabili” furono
grandi personalità della Storia, poeti, patrioti, regnanti, pensatori,
liberali, e persino gente umile dedita a qualche reato commesso per fame e
trattato da rivoluzionario.
Di tutte le persone protagoniste di “distorta”
o quanto meno “anomala” applicazione della giustizia, nei sensi indicati, la
Storia fornisce, nelle varie epoche, esempi significativi in Dante Alighieri,
poeta; Galileo Galilei, matematico e astronomo, Gioacchino Murat, Re di Napoli,
Salvatore Morelli, liberale e Deputato; Giuseppe Cotturelli, contadino e
“brigante”, Gaetano Bresci, anarchico, Cesare Battisti e Fabio Filzi, militari
e patrioti, Ezio Riboldi, Avvocato, Alfredo De Marsico, Avvocato, Professore
Universitario e Ministro di Grazia e Giustizia.
Le pubblicazioni delle sentenze “memorabili”
non solo soddisfano una esigenza storica di “insieme” sulla giurisdizione, ma
spesso caratterizzano un'epoca di transizione ordinamentale, fornendo elementi
utili, da parte dei giuristi agli storici, per “ricomporre”, per i significati
che esprimono, gli eventi sui quali incidono, consentendo una operazione di
destrutturazione e ristrutturazione degli eventi storici e giuridici.
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