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Il nuovo libro dell'Avvocato Augusto Conte

 Domenica 30 ottobre 2022

Augusto Conte. COMPENDIO DI RETORICA GIUDIZIARIA CLASSICA. Edizioni Grifo, pagg.134, ottobre 2022.

 



  Dalle parole dell’Autore Avvocato Augusto Conte: “Il libro, che mi inorgoglisce proporre, prospetta l’attualità del dire e contraddire rappresentato dalla Retorica nei suoi aspetti, già indicati da Aristotele, di Retorica assembleare, o politica, celebrativa o epidittica, e descrive, come congeniale all’Autore, la Retorica giudiziaria nella sua pratica applicazione nel sistema processuale penale accusatorio (oltre che nelle controversie civili), attraverso l’adozione dell’esame, del controesame e del riesame delle testimonianze, e della argomentazione conclusiva in esecuzione dei criteri del discorso retorico.

 La Retorica è modernamente riscoperta e applicata come strategia generale della comunicazione, nelle attività professionali, in quelle commerciali, nella sana politica, nella pubblicità, come tecnica di un percorso discorsivo finalizzato alla convinzione e alla persuasione.

 Il testo ripercorre le origini storiche della Retorica a partire dai Retori siciliani e in particolare siracusani; la Retorica introduce i fondamenti del pensiero di libertà, in contrapposizione alle prepotenze; dalla Sicilia di Empedocle, Corace, Tisia, Gorgia, la Retorica trasmigra in Grecia, integrandosi con quella introdotta da Protagora di Abdera, e si sviluppa con l’impiego dei Retori che la elevano, impegnandola nei processi e nei consessi assembleari, sino a farne un’arte ad opera di Demostene. Eschine, Lisia e altri; i filosofi la includono nelle proprie riflessioni, da Platone ad Aristotele, a Socrate (che la adotta nella propria Apologia, divulgata da Platone e Senofonte), sia criticandola, sia adottandola. sia preferendole la Dialettica.

 Con la conquista romana la Retorica viene introdotta in Roma anche con l’istituzione di Scuole, prima greche e poi latine  anche se i Retori romani ne rivendicarono l’autonomia, soprattutto con Marco Porcio Catone; tra i Retori latini primeggia Marco Tullio Cicerone; fu anche utilizzata da lirici  come Publio Ovidio Nasone e da storici come Tito Livio, come risulta dalla descrizione di processi.

 La Storia dei Retori è preceduta da riferimenti alla normativa e alle regole processuali greche e latine.

 La trattazione si incentra sulla definizione, sullo stile, sull’oggetto, sull’arte della Retorica, sull’uso nell’insegnamento e nei processi, nei quali viene adottata nell’arte e nella pratica dell’esame, del controesame e del riesame, con la partizione del discorso retorico, con gli ornamenti dei Tropi e delle Figure di Parola e di Pensiero; e prosegue con l’insegnamento ai giovani dei comportamenti nei giudizi, sia tecnici che etici perchè la Retorica, secondo la tradizione diffusa da Quintiliano è la scienza del parlare bene da parte di brave persone, unendo all’arte del dire, l’arte di essere giustiga.”

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