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Commemorazione della morte del sacerdote Cosimo Spina

Domenica 3 settembre
 
Presso la Chiesa Matrice, in pieno centro storico della città di Ceglie Messapica, alle ore 19.00 del giorno 22 agosto corrente mese si è svolta la celebrazione della Commemorazione del 70esimo della morte del sacerdote Cosimo Spina, nato a Ceglie Messapica il 31 dicembre dell’anno 1876 e deceduto il 21 agosto del 1953. La concelebrazione della santa Messa è stata presieduta dall’Arcivescovo Gianfranco Gallone, Nunzio Apostolico in Uruguay. Concelebranti il parroco della Chiesa Matrice don Domenico Carenza, il Vicario Foraneo della Diocesi di Oria, don Pietro Chirico, che ha conosciuto personalmente Don Cosimo Spina e Don Michele Elia.
Numerosi i pronipoti intervenuti da Ceglie Messapica, ma soprattutto dalla vicina città di Francavilla Fontana.
Fra i fedeli intervenuti, oltre ai numerosi cittadini, l’assessore alla cultura del Comune di Ceglie Messapica Antonello Laveneziana e il consigliere regionale Luigi Caroli. Presente anche una delegazione della Protezione Civile della città.
Durante la cerimonia è stato scoperto e benedetto il ritratto del sacerdote Don Cosimo Spina, dipinto dal pronipote Vito Elia, figlio della defunta Paola Spina. Il ritratto, donato dall’artista originario di Ceglie Messapica e residente a Vedano Olona, in Provincia di Varese, verrà esposto nella Chiesa di San Gioacchino, la stessa dove il Don Cosimo Spina ha svolto la sua missione sacerdotale, tra le due grandi guerre del secolo scorso.
A conclusione della celebrazione, i presenti hanno assistito all’emozionante atto di donazione delle croci in legno di ulivo, da parte di Vito Elia, a cominciare dal quasi centenario sac. Pietro Chirico, a seguire con l’Arcivescovo Gianfranco Gallone e gli altri concelebranti. Nei prossimi giorni la stessa croce verrà donata al vescovo di Oria Vincenzo Pisanello, all’Arcivescovo Emerito di Brindisi e Ostuni Domenico Caliandro, a Don Gianni Caliandro, Rettore del Pontificio Seminario Regionale di Molfetta, questi ultimi originari di Ceglie Messapica e ad altri sacerdoti.
In ricordo del sacerdote cegliese morto nel 1953, oltre alla donazione del ritratto di don Cosimo Spina e delle croci in legno d’ulivo, il musicista torinese Enrico Gallotto, figlio di Angela Spina, dunque pronipote di Don Cosimo Spina, ha composto il brano musicale “Ave Verum”, lasciandolo in dono alla comunità cegliese.
Come atto conclusivo, è auspicio possa seguire nel prossimo futuro una pubblicazione per far conoscere ancora meglio l’amato sacerdote Cosimo Spina che, come scriveva Domenico Caliandro nel suo libro Una Voce, “… era il confessore di tutti, il padre spirituale, il teologo, il sacerdote che ti convinceva con la
santità della sua vita, con la dolcezza e l’affabilità dei suoi modi, con le sue argomentazioni che erano sempre convincenti, rasserenanti, benefiche..." (Domenico Caliandro, UNA VOCE, pagg. 18- 19). Un autentico esempio, insomma, un faro per i sacerdoti in esercizio e per quelli che, ci si augura, sceglieranno di mettere a disposizione la loro futura missione sacerdotale a favore dell’intera comunità della Curia Vescovile di Oria ed in particolare di quella cegliese.
 

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