GIOVEDI' 8 MAGGIO 2014
Ciao
Stefano,
racconto
questa mia esperienza al fine di poter aiutare - avvisare qualche altro
malcapitato. Questa breve esperienza non è ovviamente un atto di accusa verso
la classe dei commercialisti che lavorano onestamente e che hanno la mia
massima stima.
Nel
2012 muore mio padre dopo una lunga malattia. A distanza di pochi mesi ci
arriva tramite legale una fattura post mortem da parte del suo ragioniere
commercialista, che lamentava il totale mancato pagamento spettanze dal
2004 al 2012 chiedendone il pagamento. Tale richiesta mi ha lasciato
sinceramente interdetto, per i seguenti motivi: non credevo possibile che mio
padre, da vecchio uomo d’onore, avrebbe mai fatto lavorare una persona per
tanti anni senza mai pagarlo.Non credevo logico che un professionista si
tenesse un cliente per tanti anni, senza che venisse mai pagato.
La
richiesta di spettanze di migliaia di euro mi sembrava decisamente eccessiva
per una dichiarazione dei redditi e IMU annuale fatta ad un pensionato, e
gravemente malato.
Non
capivo come mai non ci erano stati presentati avvisi di parcella o fatture
precedenti.
Non
capivo l’insistenza del legale controparte per una soluzione “pacifica” della
questione.
Non
capivo come mai il commercialista in questione non si era rivolto direttamente
a me in tutti questi anni contattandomi o passando magari dal mio negozio.
Non
capivo come mai mi si richiedevano crediti commerciali ante 3 anni, caduti
ormai in prescrizione.
Come
sempre quando non capisco decido di approfondire e studiare: spendo pertanto
qualche soldo e dò mandato al mio legale affinchè entri nel merito della
questione e approfondisca.
A
distanza di tempo, e in particolare lo scorso mese, mentre sistemavo alcune
carte di mio padre, trovo i suoi libretti assegni con le relative matrici
compilate ed estratti conto bancari. L’assegno era il suo metodo di pagamento
preferito, non utilizzando strumenti tecnologi come bancomat e carte di credito
che a suo dire dovevano ancora essere “perfezionati”. Menzogna benevola
per indicare che non li sapeva usare e che non aveva nessuna intenzione di
imparare a farlo. Curioso mi tuffo nei ricordi della vita di mio padre e inizio
a leggere le sue spese negli anni precedenti la sua morte: assegni per
assicurazioni auto, assegni meccanico auto (lo dicevo a mio padre di buttarla),
assegni per spese di condominio, assegni commercialista (nominali)….
Assegni commercialista????? Due assegni di 500€ emessi solo nei due anni precedenti
la sua morte??? E quanti ne aveva emessi in precedenza? E perché così
tanti soldi per dichiarazione dei redditi e IMU? E perché mi si dice che non è
stato mai pagato in tanti anni di onorato servizio? Lo stabilirà il giudice.
Chissà
se tale situazione è successa solo a me.
Ti
prego di pubblicare tale scritto nel tuo blog ed evitare la pubblicazione di
commenti anonimi pro e contro.
Ciao
e grazie
Lettera
firmata
di "professionisti " intelligentoni c'e ne sono molti in giro immagina che molti incassano anche la ritenuta d'acconto....
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