Mercoledì 24 Giugno 2014
Lettera aperta
a Don Michele Pastore
nel giorno del
decennale
del suo
ritorno alla Casa del Padre
Carissimo Don Michele Pastore,
Noi:
nonni, madri, padri e figli di questa tua amata Comunità, oggi, due luglio,
giorno del decimo anniversario del tuo ritorno alla Casa del nostro comune ed
unico Sommo Padre, non possiamo non rivolgerci a te. Lo facciamo così,
semplicemente, scrivendoti una lettera come si faceva un tempo, quando anche tu
ne scrivevi per darci una parola di conforto, un abbraccio, un “batti cinque”.
Tu
ci hai insegnato ad essere semplici e presenti. Semplici di spirito, per essere
più vicini alla nostra redenzione. Presenti là dove c’è da confortare, lenire,
amare.
Tu
ci hai insegnato che anche i deboli, gli emarginati, gli ultimi sono nostri
fratelli ed oggi ti vogliamo dimostrare che avevi ragione.
Questa
tua Comunità ha imparato da te a porgere l’altra guancia. Ha imparato come
vivere da buoni cristiani, senza dimenticarsi che ci si salva tutti insiemi e
tutti insieme a te, amato e compianto monsignore, a te dobbiamo tanto.
Non
ti abbiamo dimenticato.
Continuiamo ancora a pregare nel
meraviglioso tempio-santuario di San Rocco che tu hai salvato dall’oblio e hai
traghettato, vittorioso, nel terzo millennio.
Continuiamo
ad incontrare i nostri disabili nel Centro sociale di San Giovanni, che tu hai
voluto con forza e passione caritatevole. Continuiamo a prostrarci ai piedi del
monumento di San Pio che tu hai erigere tra le case della povera gente.
Non
ti abbiamo dimenticato, caro Don Michele, grande uomo, grande Sacerdote, grande
poeta, timorato e innamorato di Dio.
Non
ti dimenticheremo mai e tu continua a guardarci dal Cielo, dove sicuramente
sorridi al cospetto dei Santi, della Vergine Santissima e del Padrone della
vita e della morte.
Ciao,
Maike.
Per la tua Comunità, Damiano
LEO
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