Martedì 26 Gennaio 2016
Intervento dell'Arch. Emanuela Gervasi, ex Assessore comunale all'urbanistica.
Credo
sia arrivato il momento che anche io esprima alcune considerazioni in
merito al progetto ed alla messa in opera della riqualificazione di
Largo Gelso, Piazza Sant'Antonio e dello stabile adiacente al
Conservatorio "Tito Schipa".
Essere silente vorrebbe
dire, infatti, dimenticare mesi di progettualità amministrativa che
ha condotto il comune di Ceglie ad essere beneficiario del
finanziamento denominato "Centri Storici da Rivivere".
Il progetto presentato
alla Regione Puglia nel luglio 2011, si classificò inizialmente tra
i progetti non immediatamente finanziabili. L'impegno profuso da me
in qualità di assessore all' urbanistica, dall'onorevole Ciracì
insieme ai quattro Comuni di San Michele, San Vito, Carovigno e Villa
Castelli fece sì che nell'aprile 2013 il progetto candidato
risultasse ammesso a finanziamento.
Mi compiaccio oggi nel
vedere il progetto per cui ci siamo spesi tanto, volgere al termine.
Rimane tuttavia la negativa consapevolezza che l'attuale
amministrazione ha completamente disatteso gli obiettivi della vera
rigenerazione urbana. Insieme allo storico stimato Michele Ciracì,
in osservanza a quanto prescritto dalla Regione Puglia, cercammo
notizie e foto antiche di Piazza Sant'Antonio e via San Rocco
cosicché potessimo oggi rivedere i vecchi tracciati e riviverle così
com'erano alle origini. Anche su queste pagine, l'attuale
amministrazione ha gettato inchiostro nero.
Preoccupante è vedere
che i lavori per la realizzazione della sala di registrazione per
bande musicali presso lo stabile adiacente al conservatorio (ex
informa giovani) siano iniziati solo da poco. L'auspicio è che
questo ritardo non sia un bieco boicottaggio a scapito della cultura
musicale Cegliese e dell'intera regione.
L'aspetto inoltre su cui
oggi è d'obbligo focalizzare l'attenzione è la chiusura o meno al
traffico veicolare di via San Rocco che vede gli abitanti e le
attività commerciali della zona passivi di decisioni altalenanti
prese direttamente dal Palazzo Municipale come se per tutta l’estate
non avessero già subìto abbastanza “castighi”.
Perciò, a conclusione di
tagli di nastro e del getto dell'acqua santa, non ci resta che la
cruda realtà di una amministrazione priva di progettualità, priva
di sapienti decisioni e limitata a vivere unicamente di rendita di
passate gestioni.
Colgo l’occasione
per rinnovare il mio ringraziamento allo Storico Michele Ciracì, al
dott. Nicola Santoro ed al Prof. Gaetano Scatigna Minghetti per il
costante impegno nelle ricerche storiche sulla nostra terra.
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