Martedì 19 Gennaio 2015
Prosegue la minuziosa attività di controllo
del territorio da parte del personale del Commissariato di P.S. di Ostuni,
diretto dal Commissario Capo Gianni Albano.
In stretta sinergia con le direttive
fornite dal Questore di Brindisi, Dott. Roberto Gentile, volte alla prevenzione
e repressione dei reati in genere ed in particolare di quello che ledono il
patrimonio, dipendente personale unitamente a equipaggi del Reparto Prevenzione
Crimine di Lecce, ha effettuato molteplici controlli, identificando 120 persone,
tra conducenti e trasportati e 40 veicoli.
Il bilancio dell’intervento ad ampio raggio
eseguito, è di 1 arresto per furto aggravato in flagranza di reato, di 3
denunce all’ A.G., nonché del sequestro di 19 cartucce calibro 12 e di un
bastone della lunghezza di 50
cm con entrambe le estremità in ferro, fatti
rispettivamente avvenuti nei Comuni di Ostuni, Ceglie Messapica e Carovigno.
I particolari dei 3 interventi: durante un
apposito servizio rivolto alla prevenzione e repressione di reati in materia di
sostanze stupefacenti e psicotrope, eseguito da dipendente personale
appartenente alla Squadra Volante del Commissariato, all’interno della villa
comunale di Ostuni, veniva notato un gruppo di soggetti, noti agli operatori
quali spacciatori e assuntori di droga; tra questi, ……….., classe 1973,
consumatore di eroina, che, veniva sottoposto a perquisizione sul posto poi
estesa all’interno della sua abitazione. Qui, si appurava che l’appartamento
non era in regola in merito al consumo di energia elettrica tanto che veniva
deciso di far giungere in loco una
squadra di tecnici dell’Enel che potesse chiarire la situazione del sospetto
furto di energia elettrica. E di fatti, l’analisi specifica compiuta dal
personale a ciò preposto dava esito positivo dal momento che si constatava la
presenza di un allaccio diretto sulla rete Enel con violenta manomissione della
stessa, stratagemma che consentiva di percepire dei consumi di energia senza
che la stessa potesse essere effettivamente contabilizzata mediante il contatore.
L’illecito consumo veniva stimato in più di
6 mila euro negli ultimi cinque anni di calcolo.
Tradotto in ufficio, ………., classe 1973 di
Ostuni, con precedenti di Polizia per associazione per delinquere finalizzata
allo spaccio e riciclaggio, veniva dichiarato in arresto e, dopo le formalità
di rito, posto a disposizione dell’A.G. competente.
Diversi posti di controllo, inoltre, sono
stati realizzati nel Comune di Ceglie Messapica, ove si procedeva al controllo
di soggetti e mezzi. Tra questi, dipendente personale della Squadra Volante
unitamente ad un equipaggio del Reparto Prevenzione Crimine di Lecce,
sottoponeva a fermo di Polizia un ciclomotore condotto nell’occasione da ……..,
minore degli anni 18. Fatto giungere sul luogo del controllo il padre del fermato,
si procedeva ad ispezionare il mezzo e all’interno del vano porta oggetti del
motorino, era rinvenuta una busta contenente 19 cartucce per fucile da caccia
calibro 12, di varie marche e colori.
Raggiunti gli uffici del Commissariato
della Città Bianca, si procedeva alla formalizzazione dei relativi atti e alla
denuncia all’A.G. del minore ........ classe 1998 e del padre, …….., classe 1976,
per i reati, rispettivamente di detenzione illegale di munizionamento ed omessa
custodia del munizionamento medesimo che, si ricostruiva, essere di proprietà
del padre.
Simultaneamente al controllo espletato in
Ceglie Messapica, un altro equipaggio effettuava un posto di controllo nel
Comune di Carovigno. Durante lo stesso si intimava l’Alt ad un utilitaria alla
cui guida veniva identificato …….., classe 1975 di Carovigno, con numerosi
precedenti di polizia per reati in materia di armi e per reati contro il
patrimonio. L’approfondito controllo dell’abitacolo, consentiva agli agenti
operanti di scovare all’interno del bagagliaio dell’autovettura una mazza in
legno della lunghezza di 50
centimetri con entrambe le estremità in ferro. Il ……...
non sapeva giustificare l’illecita presenza dell’oggetto.
Condotto in ufficio, ……….., già più volte
segnalato per porto illegale di armi in luogo pubblico e per alterazioni di
armi in genere, veniva denunciato all’A.G. per il reato di porto di armi od
oggetti atti ad offendere. La mazza è stata contestualmente sottoposta a
sequestro penale.
I servizi di controllo della giurisdizione
di pertinenza proseguiranno nei prossimi giorni al fine di garantire la
sicurezza generale e nell’ottica della sempre auspicata collaborazione da parte
della collettività cui la
Polizia di Stato rivolge l’invito a segnalare ogni situazione
dubbia o sospetta ed, in quanto tale, meritevole di riscontro e verifica.
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