Lunedì 11 febbraio 2019
Intervento dei
Carabinieri forestali della Stazione di Ceglie Messapica, impegnati in attività
di controllo del territorio per l’ultimo week-end previsto dal calendario
venatorio regionale, che ha concesso una deroga di 10 giorni alla chiusura
generale del 30 gennaio, limitatamente alle specie della ghiandaia, cornacchia
grigia e gazza.
In questi giorni di
deroga, evidentemente, c’è stato anche qualche bracconiere che si è
“mimetizzato” fra i cacciatori in regola con la legge. Come il 70enne …….., di
Ceglie Messapica, sorpreso dai Militari nelle campagne fra la cittadina
collinare e Francavilla Fontana, in contrada Bax, dopo aver udito esplodere un
colpo di fucile.
I Carabinieri
forestali cercavano di avvicinare l’uomo per i controlli di rito, ma quegli
invece si dava ad una fuga precipitosa fino a che veniva raggiunto dalla
pattuglia. Il soggetto ……. è stato trovato in possesso di 16 cartucce da caccia
calibro 12, ed una doppietta clandestina con matricola abrasa, con 2 cartucce
all’ interno; la persona era sprovvista di licenza di porto di licenza di
fucile per uso caccia.
Per quanto sopra, i
Forestali hanno proceduto all’arresto in flagranza del reato di detenzione di
arma clandestina, contestando altresì il porto illegale in luogo aperto di
armi, la detenzione abusiva di munizioni, la ricettazione di armi.
Durante il
trasferimento presso la caserma dei Carabinieri di Francavilla Fontana per le
operazioni di rito, il bracconiere accusava malore, e quindi veniva condotto
prontamente al nosocomio della “città degli Imperiali”, dove è tuttora degente
in osservazione.
L’episodio, ultimo di
una lunga serie, molti dei quali nella collina tra Ceglie e Francavilla,
ripropone ancora una volta all’ attenzione il fenomeno delle armi da caccia
clandestine, detenute spesso in casolari rurali, con matricola abrasa perché
acquisite con furto.
Sono state eseguite
operazioni a più riprese dall’Arma dei Carabinieri per stroncare il fenomeno,
tuttavia permangono ancora sacche di illegalità soprattutto nelle aree interne,
dove spesso il bracconaggio viene esercitato utilizzando le giornate in cui la
caccia è consentita.
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