Venerdì 8 novembre 2019
Avv augusto Conte per Cronache e cronachette
“Un Governo senza Costituzione è potere senza Diritti”. Con questo
“aforisma” di T. Paine (1737/1809), ho dato inizio, l'Avv. Augusto Conte, al Sesto Anno
Accademico dell’UNITRE di Ceglie Messapica del corso annuale, per il
2019/2020, di Diritto sul tema “La Costituzione Italiana”.
La parte introduttiva ha avuto come argomento la nomina dei 430 componenti della Consulta, nel Congresso di Bari dei Comitati di Liberazione del 28/29.1.1944, e del Ministero della Costituente che indissero per il 2.6.1946 il referendum istituzionale e le elezioni per l’Assemblea Costituente.
La Commissione dei 75 componenti, divisa in tre sottocommissioni (diritti e doveri dei cittadini, organizzazione Costituzionale dello Stato, rapporti economici e sociali), ebbe il compito di redigere il testo presentato nel febbraio 1947 in Aula per la discussione e approvazione.
Il progetto Costituzionale fu approvato il 22.12.1947 e la Costituzione Italiana, quale espressione, votata e fondata sulla volontà e sulla libertà del Popolo Italiano, e per la prima volta non ottriata, entrò in vigore l’1.1.1948, con l’abrogazione di fatto dello Statuto Albertino del 1848.
Il Governo provvisorio nel frattempo aveva esteso alle donne il diritto di elettorato attivo e poi quello passivo, mentre l’Assemblea Costituente aveva approvato la legge elettorale.
Ho ricordato gli uomini pugliesi eletti alla Costituente e le ventuno donne su scala nazionale che coprirono altrettanti dei 556 seggi.
La Costituzione è considerata scritta, rigida, lunga, votata, compromissoria, democratica e programmatica.
All’inizio ho riassunto la trattazione “propedeutica” dello scorso Anno Accademico sulla Storia delle Costituzioni.
La parte introduttiva ha avuto come argomento la nomina dei 430 componenti della Consulta, nel Congresso di Bari dei Comitati di Liberazione del 28/29.1.1944, e del Ministero della Costituente che indissero per il 2.6.1946 il referendum istituzionale e le elezioni per l’Assemblea Costituente.
La Commissione dei 75 componenti, divisa in tre sottocommissioni (diritti e doveri dei cittadini, organizzazione Costituzionale dello Stato, rapporti economici e sociali), ebbe il compito di redigere il testo presentato nel febbraio 1947 in Aula per la discussione e approvazione.
Il progetto Costituzionale fu approvato il 22.12.1947 e la Costituzione Italiana, quale espressione, votata e fondata sulla volontà e sulla libertà del Popolo Italiano, e per la prima volta non ottriata, entrò in vigore l’1.1.1948, con l’abrogazione di fatto dello Statuto Albertino del 1848.
Il Governo provvisorio nel frattempo aveva esteso alle donne il diritto di elettorato attivo e poi quello passivo, mentre l’Assemblea Costituente aveva approvato la legge elettorale.
Ho ricordato gli uomini pugliesi eletti alla Costituente e le ventuno donne su scala nazionale che coprirono altrettanti dei 556 seggi.
La Costituzione è considerata scritta, rigida, lunga, votata, compromissoria, democratica e programmatica.
All’inizio ho riassunto la trattazione “propedeutica” dello scorso Anno Accademico sulla Storia delle Costituzioni.
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