Un Paese incatenato
Ci mancavano solo i sette padri di famiglia che si incatenano in piazza nella giornata dedicata ai lavoratori. Una Pasqua di sangue e di dolore a Ceglie Messapica.
Oltre a loro purtroppo, il dramma di decine e decine di famiglie che da un giorno all'altro si sono ritrovate in mezzo ad una strada. Si tratta dei dipendenti del gruppo tessile Nardelli di Martina Franca. E non possiamo non ricordare l'episodio di un'inaudita violenza che in nome di un'ideologia mafiosa che recrimina il “diritto al lavoro” ha colpito bestialmente un imprenditore.
E' del tutto evidente che stiamo vivendo una situazione di emergenza occupazionale drammatica e proprio per questo motivo il Circolo Sel “Peppino Impastato” stigmatizza il comportamento dell'Amministrazione Comunale e del Sindaco che di fronte a questi problemi diserta i luoghi istituzionali d'incontro e di dialogo.
E' necessario dare una speranza a TUTTI i lavoratori che in questo periodo stanno subendo gli effetti di una crisi economica a “macchia di leopardo” che si abbatte sulle fasce più deboli ed indifese effetto della scellerata politica del Governo Berlusconi e delle lobby economico-finanziarie che lo gestiscono. Un Paese in mano ai pochi che potranno permettersi l'istruzione e la sanità privata. Un Paese in ginocchio che non riesce più nemmeno a pensare alla privatizzazione dell'acqua, all'imposizione del nucleare, al legittimo impedimento.
Proprio per questo, almeno nella nostra realtà CHIEDIAMO di essere smentiti.
Alla presente seguirà immediatamente da parte del Circolo locale SEL “Peppino Impastato” formale richiesta all'Amministrazione per aprire un tavolo di Consulta, ove analizzare e prospettare le possibili soluzioni per ridare speranza di lavoro e dignità ai nostri concittadini.
Il Circolo SEL nella speranza che sia accolta la richiesta di confronto, si auspica che proprio un Ente qual'è l'Amministrazione Comunale possa essere da esempio virtuoso per l'intera comunità lasciando da parte inutili personalismi e settarismi.
Martedi' 3 maggio 2011.
Ok, secondo me, partite con una buona marcia.
RispondiEliminaSaper approcciare un dialogo sul tavola delle trattative è di buono auspicio e se migliorate nel citare di meno le capacità dell'altro è meglio.
A Napoli si dice: kà! Niscun è fess!
Saluti, Gaspare