ANCHE IL ( DIAVOLETTO ) NE AVEVA PARLATO IL 2 MARZO 2011 ...
"Una donna a Bellaguarda di Viadana (Mantova) è stata raggiunta dai pallini sparati da un cacciatore che mirava a una lepre mentre accompagnava a scuola i figli di 8 e 13 anni. I due bambini sono rimasti illesi mentre la donna è rimasta leggermente ferita ad una coscia. La paura è stata grande visto che una rosa di pallini si è conficcata sulla porta di casa, sfiorandoli." (22/9/2010)
"Erano le 12.30 quando uno sparo ha rovinato la domenica ad una famiglia residente a Roana (foto). Il colpo ha forato la porta di ingresso della villetta a due piani, conficcandosi nella parete opposta alla porta, e precisamente sopra il tavolo dove stava pranzando la figlia della coppia al primo piano". (13/10/2010)
Contrordine alla Gazzetta del Mezzogiorno.
"Il signore che si è reso colpevole di quest'altro episodio di violenza era stato incensato dalla Gazzetta in due precenti articoli. In uno si diceva vittima dei cacciatori, in un altro pretendeva contributi dal Comune.
Ecco cosa scriveva qualche mese fa - Un nucleo familiare – padre, madre e tre figlioletti – che vive con l’angoscia di diventare involontaria preda dei cacciatori. Quella denunciata da G. P., cegliese di 37 anni, residente con la sua famiglia in contrada Fedele Grande, nelle campagne di Ceglie, è una situazione che ha dell’incredibile: la sua famiglia è costretta a vivere sotto la minaccia costante dei pallini dei cacciatori. Proprio così. Tutto questo perché il signor G. ha la sfortuna – potrebbe sembrare un privilegio, ma visto quello che gli succede non è affatto così – di vivere in campagna, a circa cinque chilometri da Ceglie, in una zona dove è consentita l’attività venatoria."
Ecco cosa scriveva qualche mese fa - Un nucleo familiare – padre, madre e tre figlioletti – che vive con l’angoscia di diventare involontaria preda dei cacciatori. Quella denunciata da G. P., cegliese di 37 anni, residente con la sua famiglia in contrada Fedele Grande, nelle campagne di Ceglie, è una situazione che ha dell’incredibile: la sua famiglia è costretta a vivere sotto la minaccia costante dei pallini dei cacciatori. Proprio così. Tutto questo perché il signor G. ha la sfortuna – potrebbe sembrare un privilegio, ma visto quello che gli succede non è affatto così – di vivere in campagna, a circa cinque chilometri da Ceglie, in una zona dove è consentita l’attività venatoria."
DAL BLOG DI BEPPE GRILLO
SABATO 28 MAGGIO 2011.Nella stagione di caccia 2010/2011 ci sono state 100 vittime, 25 morti e 75 feriti. La maggior parte in Toscana, Sardegna, Lombardia e Veneto. In complesso è andata bene se si considera che l'Italia si trasforma per mesi in un poligono di tiro. Un bosco è più pericoloso delle zone di guerra dell'Afghanistan. Durante le passeggiate autunnali il canto degli uccelli è sostituito dai rimbombi dei fucili. Se non corri, diventi tu il cinghiale, la lepre, il cerbiatto. E neppure nelle mura di casa tua sei al sicuro.
“La nostra casa si trova in una zona frequentata dai cacciatori a Ceglie. A volte capita di avvertire delle schioppettate anche quando la caccia è chiusa. Avviene che i cacciatori sparino da una distanza di 10-15 metri da casa mia. Una mattina, nel mese di gennaio, alle prime luci dell’alba, mentre dormivamo siamo stati svegliati di soprassalto da un boato di vetri che andavano in frantumi. Una scarica di pallini aveva colpito la finestra della stanza da letto dove dormono i miei figli di 15,11 e 5 anni infrangendo i vetri". (12/9/2010)"Una donna a Bellaguarda di Viadana (Mantova) è stata raggiunta dai pallini sparati da un cacciatore che mirava a una lepre mentre accompagnava a scuola i figli di 8 e 13 anni. I due bambini sono rimasti illesi mentre la donna è rimasta leggermente ferita ad una coscia. La paura è stata grande visto che una rosa di pallini si è conficcata sulla porta di casa, sfiorandoli." (22/9/2010)
"Erano le 12.30 quando uno sparo ha rovinato la domenica ad una famiglia residente a Roana (foto). Il colpo ha forato la porta di ingresso della villetta a due piani, conficcandosi nella parete opposta alla porta, e precisamente sopra il tavolo dove stava pranzando la figlia della coppia al primo piano". (13/10/2010)
SABATO 28 MARZO 2011.
Scusate se ti arrivano pallini di piombo sulla finestra di casa tu che fai?
RispondiEliminaTra l'altro sei anche in malafede visto che nell'articolo di Grillo si riporta la dichiarazione del nostro paesano.
Partendo poi dal presupposto che la denuncia sia inventata il problema della caccia esiste a prescindere, Grillo nel post difatti enumera cifre da guerra 25 morti e 100 feriti, non contando tutti i danni che provoca all'ambiente la caccia solo per tenere contenti una piccola lobby di 700 mila persone i quali indossando la doppietta pensano di poter disporre di un potere illimitato (esiste solo in Italia la possibilità di entrare nelle proprietà privata per svolgere l'attività venatoria). Tra l'altro lo affermo chiaro e tondo la caccia è un attività da barbari, incurante delle persone, gli animali e l'ecosistema. Fortunatamente il loro numero diminuisce di anno in anno.
A.L.F.
1) 100 vittime: 25 morti e 75 feriti (25+75 = 100)
RispondiElimina2) Ma te hai letto la storia che vi è dietro a tutto l'accaduto del nostro paesano? No? allora ti invito a rinfrescarti la memoria.
A.G.
TU HAI BISOGNO DI FRESCO....ANZI TE COME DICI TE
RispondiEliminabasta rispettare le leggi,non si può sparare a meno di 100 metri da un abitazione...e poi la caccia non è un attività da barbari se fatta con criterio e responsabilità..
RispondiEliminaCaro anonimo a.l.f.le cifre da guerra che parli,secondo me sono irrisorie rispetto a quelle
RispondiEliminadel sabato sera,dove ancora nessuno prende dei seri provvedimenti,visto che noi cacciatori siamo forse i piu'"puliti dentro e fuori" poi informati bene sulle leggi
che regolano la caccia in Italia,perchè sono le piu' restrittive della C.E.E.