Al Sig. Sindaco
Comune di Ceglie Messapica
A S. E. Il Prefetto di Brindisi
All’ Assessore Regionale Qualità del Territorio
Regione Puglia
Al Presidente della Provincia di Brindisi
Al Presidente dell’ ATO BR2
Comune di Oria
Al Dirigente del Servizio Urbanistica
Regione Puglia
Al Dirigente dell’ Assessorato all’Ecologia
Provincia di Brindisi
Oggetto: Realizzazione Centro Raccolta Materiali
Premesso che:
Nel Comune di Ceglie Messapica la Gestione Integrata dei Rifiuti, a partire dal 1/1/2009 viene svolta dall’ ATI Monteco-Cogeir a seguito di regolare contratto sottoscritto dall’ ATO BR2.
Il Capitolato prevede tra l’altro, la realizzazione di un centro di raccolta materiali da parte dell'impresa Concessionaria, su un terreno idoneo, messo a disposizione dall’autorità.
La precedente amministrazione aveva individuato come idoneo, per la realizzazione dell’opera, il sito dell’ex depuratore EAAP, avviando tra l’altro un progetto di finanziamento da presentarsi alla Regione Puglia in ottemperanza ad apposito bando regionale.
Il Consiglio Comunale di Ceglie Messapica con delibera N° 7 del 16/02/2009 adottava una variante urbanistica al Piano di Insediamenti Produttivi (PIP) per rendere tale zona da produttiva : artigianale - industriale a zona produttiva mista: artigianale – industriale –commerciale, in misura proporzionale agli standards esistenti, secondo il vigente Decreto Ministeriale 1447 del 1968.
In data 21 dicembre 2010 il Responsabile dell’Area Assetto del Territorio –Urbanistica del Comune di Ceglie M.ca rilasciava alla Cogeir Costruzioni e Gestioni srl il permesso di costruire N° 6673 per la realizzazione di un Centro di Raccolta Materiali su area comunale identificata con foglio 98 e particella 239.
Considerato che :
1) Il permesso di costruire è stato rilasciato alla Cogeir Costruzioni e Gestioni srl, e non alla Monteco, capofila dell’Ati che gestisce il servizio .
2) Il permesso di costruire è stato rilasciato altresì, sulla particella 239 del foglio 98 facente parte del Piano di Insediamento Produttivo ad Iniziativa Privata, individuata come area destinata a verde pubblico secondo il vigente PdF.
3) Non vi è nessun atto di revoca da parte del Consiglio Comunale della delibera del Consiglio Comunale N° 7 del 16/02/2009, con la quale venivano riconfermati tutti gli standards urbanistici della zona, quindi compresa la destinazione a verde pubblico della particella 239.
4) Non vi è nessun atto con il quale il Consiglio Comunale e/o la Giunta Comunale modificano la destinazione di verde pubblico della particella n° 239 nel rispetto della legge regionale n° 13 del 2001.
Di fatto il Centro di Raccolta Materiali viene realizzato su un area destinata a verde, di proprietà comunale in violazione alle norme vigenti in materia urbanistica, con alterazione sostanziale degli standards urbanistici originari della zona. Per quanto a nostra conoscenza l’esecuzione dell’opera ha comportato l’eliminazione di alcuni ulivi secolari.
5) L’alterazione sostanziale degli standards urbanistici originari della zona, di fatto preclude la possibilità agli operatori della zona di poter usufruire degli effetti prodotti dall’adozione della delibera di C.C. N° 7 del 2009. Quella zona non potrebbe diventare più, zona produttiva mista: artigianale – industriale –commerciale cosi come la stragrande maggioranza degli operatori aveva chiesto.
6) Non vi è nessun atto di indirizzo da parte del Consiglio Comunale e/o della Giunta Comunale con il quale si autorizza il responsabile dell’aerea tecnica a cedere, per la durata del contratto, un area di proprietà pubblica all’ Ati Monteco- Cogeir.
Non poteva essere che cosi, considerata la competenza esclusiva in materia da parte del Consiglio Comunale.
7) Ad un' interrogazione a risposta scritta, il responsabile dell’Area Tecnica del Comune ha affermato “ di aver provveduto ad individuare un’ area provvisoriamente e temporalmente “ .
E’ singolare che venga considerato provvisorio un utilizzo di circa 10 anni atteso che il contratto di raccolta dei rifiuti scade il 2018.
8) L'esecuzione dell’opera con la realizzazione di strutture fisse (calcestruzzo), e rampe ha modificato l’assetto altoplanimetrico della zona.
9) L’art. 1 comma 2 del Decreto Ministero dell’Ambiente del 13 Maggio 2009 prevede che :
la realizzazione o l’adeguamento dei centri di raccolta è eseguita in conformità con la normativa vigente in materia urbanistica ed edilizia e il Comune territorialmente competente ne da comunicazione alla Regione e alla Provincia.
10) Per quanto ci risulta mai nessuna comunicazione è stata prodotta alla Regione Puglia e/o alla Provincia di Brindisi pur essendo la stessa obbligatoria.
Alla luce di quanto sopra si chiede di conoscere quali iniziative i soggetti destinatari della presente intendono assumere per verificare le eventuali irregolarità nelle procedure, le eventuali violazioni di legge e non ultimo l’eventuale abuso di potere da parte di tutti i protagonisti dell’intero procedimento.
Tale nostra richiesta è dettata dal fatto che il nostro ruolo di Consiglieri Comunali ci impone l’obbligo di un controllo sulla legittimità degli atti amministrativi prodotti nell’interesse collettivo.
Alleghiamo copia dei seguenti documenti:
1) Permesso per Costruire;
2) Delibera di C. C. N° 7 del 16/02/2009
3) Interrogazione a Risposta Scritta del Consigliere Comunale Rocco Argentiero
4) Risposta Scritta del Dirigente assetto del territorio del Comune di Ceglie M.ca
5) Rilievo Aerofotogrammetrico della zona in questione.
Ceglie Messapica lì 25/05/2011
I Consiglieri Comunali del Centro-Sinistra:
Rocco Argentiero - Tommaso Argentiero - Donato Gianfreda - Nicola Trinchera
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