Lunedì 3 agosto 2020
Dal 12 al 15 agosto all’interno della
rassegna “Serate al Faro”, il cegliese Pierluigi Urgesi esporrà nella sua
“Illuminarte” 25 opere piene di colori che, come si legge nel manifesto
dell’evento, ravviveranno l’anima di chi li osserva.
Pierluigi
Urgesi, artista contemporaneo iperrealista dal tratto romantico ma deciso,
nasce il 23 Maggio 1985 a Ceglie Messapica (BR), un piccolo paese nel cuore
della Valle d’Itria pugliese che diventa da subito protagonista indiscusso
della maggior parte delle sue opere su tela.
Dopo
aver conseguito il diploma al Liceo Artistico V. Calò di Grottaglie (TA), si
arruola nell’esercito per poi intraprendere la carriera lavorativa nell’ambito
della sicurezza e si stabilisce definitivamente nella Capitale Roma.
Sin
da bambino Pierluigi subisce il fascino della pittura a olio su tela e farà di
questa tecnica la sua peculiarità.
Dopo
una prima fase artistica incentrata sull’imitazione di dipinti già esistenti,
l’artista trova la sua vera inspirazione in nuovi soggetti e inizia a dedicarsi
alla realizzazione di originali opere che vogliono riprodurre i profumi, i
colori e le emozioni della sua terra originaria.
Nel
corso della sua carriera artistica, Pierluigi partecipa a diverse mostre ed
esposizioni, tra cui una dimostrazione con vari artisti contemporanei
provenienti da tutto il mondo.
Proprio
in questa occasione, conosce molti galleristi e si inserisce in un network di
mostre collettive con artisti affermati, tra cui Arte&Bottega,
un’associazione a cui è iscritto come maestro, che collabora con l’Università
Americana Accent.
Non
solo natura, ma anche donne e animali sono i veri protagonisti della sua
pittura. La sua corrente pittorica è l’iperrealismo e ciò che rende le sue
prime opere davvero originali e intense è l’inserimento di dettagli
rappresentativi della sua terra in contesti apparentemente distanti, come ad
esempio, “La donna sulla Vespa” e “ Il Tricolore”.
Pierluigi
continua a perfezionarsi partecipando a workshop, seminari e corsi di
aggiornamento e riproducendo da foto, l’esatto originale a olio su tela. Ne
sono dimostrazione: “La donna con il burka”, “Misterioso Brunello”, “Fellini” .
Nei
dipinti successivi quali “Barceloneta” e “Passeggiata a Ponte Sisto” , si
inizia a notare già un cambiamento graduale dell’artista che tende ad
allontanarsi dal suo stile e inizia ad ampliare la visione pittorica e a
cercare di impadronirsi di una tecnica propria.
In
un’epoca in cui ci si interroga su dove questa forma artistica stia andando,
lui viene invaso da una potenza espressiva capace di tradurre semplici immagini
in un mezzo comunicativo. Ne sono dimostrazione i dipinti “La fragilità del
percorso della vita” elaborato durante una fase delicata per tutti, per poi
rinnovarsi con un dipinto intitolato ”La forza della rinascita”, a dimostrazione della tenacia, della
perspicacia e della fantasia dell’artista stesso.
Tutt’oggi
Pierluigi continua a sperimentare ed elaborare attraverso colori e tecniche
nuove alla ricerca di un nuovo stile, ancora più suo, ancora più intenso e
originale.
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