Venerdì 4 settembre 2020
di Maria Gioia per il Nuovo Quotidiano di Puglia
"L’ex vicesindaco di
Ceglie, Angelo Palmisano, ha una lunga carriera politica alle spalle, sempre
nel centrodestra. Negli ultimi nove anni e mezzo è stato componente della
giunta dell’ex sindaco Luigi Caroli. Ed oggi è in corsa per la fascia
tricolore.
Palmisano, con la sua
candidatura intende raccoglie l’eredità di Caroli. Qual è il suo stato d’animo?
«Nel nostro slogan
“per continuare a crescere insieme” c’è il senso profondo della continuità
amministrativa, a cui noi senza dubbio puntiamo. L’asse con Luigi Caroli
consigliere regionale potrà far crescere ancora di più la nostra città, potrà
darle la giusta rilevanza, meritata a pieno titolo dopo 10 anni di
amministrazione Caroli, i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti. Da
troppi anni la nostra città è priva di riferimenti in Via Capruzzi e sono
sempre più convinto che gli elettori, non solo di Ceglie, sceglieranno Luigi
Caroli come loro rappresentante in Regione. Sento fortemente la responsabilità
di questa eredità, nei confronti dei miei 80 candidati, ma soprattutto dei miei
concittadini, che hanno vissuto un lungo e difficile lockdown, reso ancor più
complicato dall’assenza dell’amministrazione, assenza di cui dovrà rispondere
chi ha provocato in maniera scellerata ed egoistica l’ultimo commissariamento».
Facciamo un’analisi
di quanto realizzato in questi anni, cosa ha fatto bene e cosa ha sbagliato?
«Le opere pubbliche,
il Pug, il turismo, i servizi sociali, la cultura, l’associazionismo, le attività
produttive, lo sport, la pubblica illuminazione, più spazi verdi: l’elenco
delle cose realizzate è lunghissimo. Tuttavia avremmo potuto fare di più - e lo
faremo, se i cegliesi vorranno ancora riporre in noi la loro fiducia - su
randagismo, verde pubblico, illuminazione, e ancora di più per le persone
fragili e i giovani».
«Le mie priorità - a
cui aggiungo il castello ducale, il cui recupero, già iniziato con Luigi
Caroli, dovrà proseguire e consolidarsi nella prossima consigliatura -, saranno
perciò la lotta al randagismo, le politiche per i giovani, per le disabilità e
contro ogni forma di fragilità».
Ha già pensato alla giunta?
«In questo momento tutti i nostri sforzi sono concentrati
sulla vittoria. Quello che posso dire con certezza è che la giunta uscirà dagli
interni».
Perché i cegliesi dovrebbero votarla, preferendola agli
avversari? Chi teme di più tra loro?
«Perché intendiamo la politica nella sua accezione più
alta e nobile, come servizio ai cittadini. Temo tutti in egual misura».
Al ballottaggio è possibile un’alleanza con Resta o
Locorotondo?
«Non faremo alleanze con nessuno, né prima né soprattutto
dopo. E’ una priorità mia, del mio gruppo e di tutti i candidati. Non farò
alleanze o apparentamenti con chi ha già dimostrato qual è il suo modo di
intendere la politica ed il modo in cui vorrebbero amministrare».
Continuerebbe a far
parte del Consiglio comunale, se non eletto?
«Io rivestirò con profondo
rispetto il ruolo che i miei concittadini decideranno di darmi perché l’impegno
politico che ho profuso in tutti questi anni, uguale a quello di chi mi ha
preceduto ed affiancato, è per me non un semplice dovere ma un servizio per i
cittadini, ai quali chiedo ancora una volta di voler riporre in noi la loro
fiducia, per continuare a crescere insieme perché quest’angolo di terra mi
rende felice»".
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