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Nel ricordo di Suor Matilde Urso

 Lunedì 21 settembre 2020

Nel ricordo di Suor Matilde Maria (Paola) Urso - Madre Superiora - Deceduta in Roma lo scorso 17 settembre 2020 nella Casa di San Sisto Vecchio.

Da Ceglie Storia: “Nata a Ceglie il 14.12.1939, da Leonardo e da Cosima Maria Filomena Bruni. 

A soli 14 anni si reca a Roma per studiare nel convento delle Suore di San Sisto Vecchio, come aspirante Domenicana. Una famiglia religiosa, questa, conosciuta a Ceglie a soli 10 anni, quando decide di frequentare il collegio presso l’Istituto retto dalle Suore Domenicane in via XX Settembre, a seguito di un incontro del tutto particolare avuto con Padre Pio da Pietrelcina, futuro Santo.

Infatti, la piccola Paola, che in seguito prenderà il nome di Suor Matilde, dopo aver contratto una brutta malattia (peritonite acuta) che l’aveva costretta per un anno intero a diversi controlli in ospedale a Ostuni, viene portata da una zia molto religiosa (Vita Urso) a San Giovanni Rotondo e, dopo l’incontro avuto nei primi mesi del 1950 con Padre Pio, avverrà un’inspiegabile guarigione, insperata anche dai medici. Un evento, questo, che l’ha portata ad avvicinarsi alla vita religiosa. E così, nel 1958, inizia il noviziato per passare, poi, nel 1964 alla professione perpetua. Suor Matilde ha il merito di essere stata la madre fondatrice della prima missione in Russia portata avanti da suore cattoliche, in questo realizzando l’antico e primario sogno della Madre fondatrice Suor Lalìa.

Missione che ha preso il via soltanto il 29.5.1993, anno del centenario di fondazione della Congregazione, a seguito di alcuni incontri con l’allora Nunzio vaticano a Mosca, l’Arcivescovo pugliese Mons. Colasuonno, e dopo che le autorità della Chiesa avevano invitato le suore di San Sisto Vecchio a scegliere proprio la città di San Pietroburgo come sede di questo progetto, così come nelle speranze di Madre Lalìa più di un secolo prima. Le suore presero in affitto un piccolo appartamento nella zona retta dalla parrocchia cattolica di Santa Caterina d’Alessandria, chiesa fatta costruire all’inizio ell’Ottocento dalla zarina Caterina II. Suor Matilde viene scelta e ritenuta idonea allo scopo di guidare la missione direttamente dalla Madre Generale, Suor Maria Sistina Milan, vicentina, che negli anni precedenti si era recata in quella lontana terra (come si sa, il 2 maggio 1877, Madre Lalìa mentre era in preghiera davanti al Santissimo Sacramento, fu rapita in estasi ricevendo proprio l’ispirazione di pregare per la Russia e di scrivere personalmente allo Zar Alessandro II, perché le concedesse la facoltà di fondare un collegio di Maria nella città di San Pietroburgo per l’educazione cristiana delle bambine russe). Suor Matilde è stata in missione in Russia fino al 2014, impegnandosi in opere di assistenza e nella catechesi a favore dei fanciulli che vivevano nelle zone di maggior degrado.

Numerose sono state le attestazioni di merito da lei ricevute, sia per il suo impegno nel volontariato che in ambito sociale e religioso. Per circa trent’anni ha prestato servizio come infermiera professionale e come caposala presso l’Istituto Pediatrico di Siena. In questa città, nel 1996, proprio per il suo impegno nel campo sociale e per il suo carisma, segnalata dall’allora Vescovo domenicano Mons. Castellano ha ricevuto, insieme al Cardinale Ersilio Tonini, e ad Alberto Sordi e allo scienziato Antonino Zichichi, il Premio Internazionale «Santa Caterina d’Oro-Città di Siena». Tra le motivazioni di questo riconoscimento, le viene riconosciuta la capacità di superare le diffidenze e sconfiggere le barriere delle differenze politiche e religiose e di cogliere numerosi consensi sia in seno locale che internazionale. Ella attualmente è attiva presso la Casa Generalizia di Roma delle Suore di San Sisto Vecchio, effondendo con generosità e carisma la sua opera.”

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