Domenica 20 dicembre 2020
Intervista di Stefano Menga al Prof. Silvano Marseglia, Presidente Europeo dell’AEDE.
Abbiamo voluto rivolgere alcune domande al Prof. Marseglia, in quanto Presidente Europeo dell’AEDE, sulla situazione Attuale dell’Europa. L’anno che si sta chiudendo ha visto l’intera Europa sconvolta da una profonda crisi, dalle proporzioni drammatiche, generata dalla pandemia del Covid-19. Come ha reagito l’Unione Europea a questa situazione?
Nella primavera del
2020 la pandemia, con brutalità, ha dimostrato la fragilità dei singoli
cittadini e degli Stati ed ha messo in ginocchio l’economia europea e mondiale.
L’Unione Europea ha reagito a questa drammatica situazione in maniera veramente
apprezzabile, con la creazione di un meccanismo di finanziamento, in favore dei
paesi dell’Unione, basato su sovvenzioni e prestiti. E’ stata realizzata, così,
una notevole forma di solidarietà collettiva che rappresenta un grande passo in
avanti, con una prima forma di debito pubblico europeo, basato su un bilancio
europeo rinnovato. E’ stata questa una grande risposta che l’Unione Europea ha
saputo dare.
Questa realizzazione ha fatto rinascere la fiducia dei cittadini nei confronti
dell’Unione Europea.
Come giudica, complessivamente, l’azione dell’Unione Europea del 2020?
Ritengo che, per
quello che l’Europa ha fatto nel 2020, in una situazione terribilmente
difficile, sia d’obbligo esprimere un giudizio positivo. Sappiamo tutti che la
Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea è esercitata a turno dal Governo
dei vari Stati membri dell’Unione per una durata di sei mesi. Il Paese che
detiene la Presidenza guida tutte le attività settoriali in cui è impegnato il
Consiglio.
Dal 1° Luglio 2020 la presidenza del Consiglio è stata tenuta dalla Germania
che l’ha ricevuta dalla Croazia che era stata alla guida nel semestre
precedente. Nel periodo di Presidenza tedesco, che termina il 31 dicembre 2020,
Angela Merkel, dando prova della ben
conosciuta abilità, è stata seriamente impegnata nel voler dotare l’Europa di
strumenti straordinari per far fronte alla crisi. La Merkel, tra l’altro, ha
saputo, anche, costantemente richiamare tutti ai valori fondamentali
dell’Unione, quali la Democrazia, la
libertà, la giustizia, lo Stato di diritto e la solidarietà.
Cosa bisogna aspettarsi dall’Europa per il 2021?
Per il 2021 ci
aspettiamo che venga avviato un attento lavoro per riformare l’Unione Europea al fine di
renderla più efficace ed efficiente nel rispondere alle innumerevoli sfide del
mondo attuale. Si attende con ansia il momento in cui poter avviare un grande
confronto sul futuro dell’Europa. Dovrebbe rispondere a questa esigenza la
Conferenza sul Futuro dell’Europa, proposta dal Presidente francese Emmanuel
Macron nella sua lettera ai cittadini europei” del 04 Marzo 2019 che ha trovato
tra i suoi sostenitori la Cancelliera Angela Merkel e che è stata ripresa con
convinzione da Ursula Von der Leyen all’inizio della sua presidenza della
Commissione Europea.
C’è da augurarsi che nei prossimi mesi, con la Presidenza portoghese che
coordinerà il Consiglio europeo da Gennaio prossimo, si possa avviare questa
attività della Conferenza sul futuro dell’Europa come spazio pubblico di
riflessione, di discussione e di confronto tra cittadini ed istituzioni, per
porre le basi per una riforma dell’Europa. C’è da augurarsi, anche, che la Conferenza sappia avviare questo
dialogo con il preciso obiettivo di far emergere una proposta di riforma
dell’Unione sulla base di istanze e bisogni concreti pervenendo alla conclusione dei lavori entro
la prima metà del 2022, nel periodo in cui la Presidenza del Consiglio Europeo
toccherà alla Francia.
Nessun commento:
Posta un commento