Visualizzazioni totali

Il consigliere regionale Luigi Caroli sui centro vaccinali

 Domenica 11 aprile 2021

CAMPAGNA VACCINALE ANTI-COVID

VACCINIAMO LA POPOLAZIONE, METTIAMO IN PRATICA LE MIGLIORI MODALITÀ DI GESTIONE DELL’EMERGENZA E NON ASPETTIAMO ALTRO TEMPO.


Come si apprende dal report a cura dell'unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl Brindisi, nel periodo compreso dal 27 dicembre 2020 all'8 aprile 2021, sono state somministrate 59.602 dosi di vaccino, di cui 42.259 prime dosi e 17.343 seconde dosi, con una media di 640,9 somministrazioni per giornata di vaccinazione.

Dai dati, emerge una certa fatica e un ritmo non sufficiente a contrastare l’aumento esponenziale dei contagi dell’ultimo periodo e se continuiamo a vaccinare senza un efficiente cronoprogramma, rischiamo di avere serie difficoltà nel portare a termine la vaccinazione dell’intero bacino brindisino in un tempo adeguato. Pertanto, il mio invito è quello di mantenere la reportistica in questione, che, senza dubbio, consente un monitoraggio della gestione della campagna vaccinale, e di utilizzarla con cadenza settimanale, facendola diventare un prezioso strumento di rendicontazione degli sviluppi della percentuale di copertura vaccinale della popolazione. In questo modo si garantirebbe trasparenza nei confronti dei cittadini e l’azienda sanitaria avrebbe un quadro più chiaro della situazione, con una conseguente migliore gestione dell’attività vaccinale di ciascun hub e di ogni comune della Provincia.

Altra problematica, alla quale mi auguro che la nostra Asl possa dare presto una soluzione più adeguata, riguarda le vaccinazioni effettuate dai medici di base. A quest’ultimi, da pochi giorni, è stato consentito di poter vaccinare un certo numero di pazienti, individuato secondo precise direttive, ma gli stessi medici di famiglia si dicono preoccupati per le modalità di ritiro delle dosi destinate a ciascuno di loro: ogni mattina, questi medici dovranno recarsi tutti alla stessa ora nel punto di ritiro indicato dall’Asl, per prelevare dalle 5 alle 7 dosi, per poi ritornare nel proprio comune e poter finalmente somministrare il vaccino. La mancata organizzazione, che porterebbe alla concentrazione di tutti i medici di basi in fila ad attendere il proprio turno per le dosi spettanti, comporterebbe altri ritardi. Sarebbe senza dubbio auspicabile, l’utilizzo di logistiche più appropriate, se davvero si volesse premere l’acceleratore sulle vaccinazioni.

Ma ogni giorno, invece, continuiamo a confrontarci con ritardi. Ritardi su ritardi. Perché mancano i vaccini, perché mancano medici e infermieri negli hub vaccinali, perché i medici di medicina generale non vengono messi nelle condizioni di contribuire efficacemente alla campagna vaccinale. Nel mio appello, non c’è alcuna voglia di strumentalizzazione. È semplicemente un invito a fare tutto il possibile contro un virus che ha ridotto gli ospedali al collasso e continua a portare disperazione e morte. Vacciniamo la popolazione, mettiamo in pratica le migliori modalità di gestione dell’emergenza. E non aspettiamo altro tempo!

Nessun commento:

Posta un commento