DOMENICA 23 FEBBRAIO 2014
Nota sul reintegro nelle sue
funzioni del Presidente del Consiglio Comunale di Ceglie Messapica Nicola
Ciraci
Sulla questione della sentenza
del Tar sez. di Lecce che annulla i provvedimenti del Consiglio Comunale di
Ceglie del 28.08.2013, approvati dalla maggioranza del sindaco Caroli,riguardanti
la Mozione di
sfiducia al Presidente in carica Nicola Ciraci e successivamente, dopo due
votazioni, l’elezione del nuovo Presidente Giovanni Argentiero, come forze di
opposizione avevamo abbondantemente sostenuto che l’esito del ricorso era scontato. Non c’erano, a sostegno
dell’atto amministrativo, elementi tecnici amministrativi tali da poter
giustificare l’efficacia, anche in presenza dei voti necessari, di una Mozione
di sfiducia al Presidente.
La normativa e la giurisprudenza,
in più occasioni, hanno evidenziato, in maniera chiara, che il Presidente del
Consiglio Comunale, una volta eletto, non può e non deve avere come garanzia di
sopravvivenza amministrativa il rapporto fiduciario con una parte del Consiglio
Comunale ma il suo ruolo viene garantito esclusivamente dell’espletamento delle
sue funzioni e responsabilità in modo super partes, neutrale e garante del
rispetto delle specifiche funzioni e delle competenze dell’organo consiliare.
Quando la questione ci è stata sottoposta, non ci siamo chiesti quale dei due Presidenti ci piaceva di più o per convenienza politico elettorale quale dei due poteva giovare maggiormente alla nostra causa, ma ci siamo impegnati a sostenere e far rispettare le leggi e regolamenti comunali.
Quando la questione ci è stata sottoposta, non ci siamo chiesti quale dei due Presidenti ci piaceva di più o per convenienza politico elettorale quale dei due poteva giovare maggiormente alla nostra causa, ma ci siamo impegnati a sostenere e far rispettare le leggi e regolamenti comunali.
In tutta coscienza non mi sento,
in questa situazione, dopo aver sostenuto certe posizioni e evidenziato
l’inconsistenza della Mozione di sfiducia, di fronte ad una sentenza del TAR i
cui elementi sono tutti, ripeto tutti, riscontrabili nei nostri interventi in
Consiglio Comunale, lanciare lo slogan che per noi una soluzione o l’altra non faceva differenza,
come se in quel momento dell’attività amministrativa della città noi eravamo
dei corpi estranei incapaci di assumersi le proprie responsabilità.
Invece no. Noi in merito alla
Mozione di sfiducia al Presidente del Consiglio, poi annullata dal TAR, siamo
stati, in maniera attiva, come compete al nostro ruolo di consiglieri comunali,
dalla parte del rispetto della legge, contro la demagogia, l’inconsistenza
amministrativa e la superficialità di chi crede che basti un voto in più per
poter fare quello che si vuole.
Nella seduta del Consiglio
Comunale del 28 agosto 2013 non siamo stati convocati per decidere chi volevamo
come Presidente del Consiglio Comunale, ma avevamo la responsabilità di
salvaguardare leggi e regolamenti comunali e questo rientra nelle piene facoltà
e doveri dei consiglieri comunali di
opposizione.
Le norme evidenziavano, in
maniera fin troppo chiara, che non c’erano le condizioni per sfiduciare il
Presidente in carica, pertanto, tra una
soluzione o l’altra, non ritengo
che per noi sarebbe stata la
stessa cosa.
Per quello che mi riguarda il
primo impegno che chiedo al Presidente del Consiglio Comunale, Nicola Ciraci,
reintegrato nelle sue funzioni in conseguenza della sentenza del TAR sezione di
Lecce, è il pieno rispetto dei compiti e funzioni della Conferenza dei Capigruppo, con particolare riferimento
all’art. 9 del Regolamento “L’ordine del giorno del Consiglio Comunale, sentita
la Conferenza
dei Capigruppo, predisposto su proposta compiutamente istruita…. è formulato e
diramato dal Presidente del Consiglio”.
L’inosservanza di quel “predisposto in maniera
compiuta” è uno degli elementi che rende inutili, improduttive e litigiose
alcune sedute di Consiglio Comunale.
Basterà questo impegno e per
quello che mi riguarda tornerò a partecipare alle convocazioni della Conferenza
dei Capigruppo.
Tommaso Argentiero
Consigliere Comunale di Ceglie Messapica
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