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PREMIATA LA SCUOLA DI CEGLIE MESSAPICA

GIOVEDI' 5 GIUGNO 2014
La locandina
Nella mattinata del 3 giugno presso il Ministero della Pubblica Istruzione si è svolta la premiazione del concorso “Regoliamoci 2014”, indetto da Libera. Associazioni, nomi, numeri contro le mafie e d’intesa con il Ministero della Pubblica Istruzione.
Gli studenti della V A dell’Istituto Tecnico Commerciale “C. Agostinelli”  Pietro Caliandro, Giuseppe Pannofino, Piero Venerito, Federica Petrosillo, Vincenzo Erculeo e la docente referente, prof.ssa Vita Maria Argentiero, con un  video sul tema “Stop al narcotraffico”  hanno portato a casa un meritato secondo premio e la somma di due mila euro per l’acquisto di materiale didattico per la realizzazione di iniziative legate alla legalità e alla lotta alla mafia.
Alla cerimonia erano presenti il presidente di Libera, Don Luigi Ciotti e il Direttore Generale per lo Studente, l’integrazione e la partecipazione del Miur , dott.ssa Giovanna Boda.
I ragazzi e la docente così hanno commentato: ”E’ stata una vittoria arrivare qui al Miur e ricevere gli apprezzamenti della dott.ssa Boda e  di don Luigi Ciotti. Ci siamo sentiti parte della grande scuola italiana, che vuole essere terreno fertile per costruire generazioni, che fondano insieme responsabilità e coscienza”.
Il video nasce dalla volontà di chiarire che il Narcotraffico e le mafie in generale  privano noi tutti di qualcosa: ci tolgono la Libertà e contemporaneamente abbracciano la società in tutti i suoi aspetti,  in piena coerenza con gli attori del video.
 L'uso della scatola non è del tutto casuale, ma è il  simbolo di un peso che tendiamo a scaricare sul prossimo e che,  inesorabile,  avanza. La scatola, simbolo del narcotraffico porta via la vista, trasformandosi in metafora di Non-Libertà. Con la mancanza di opposizione, volontaria o meno, ci si rassegna o ci si disinteressa del problema come se tutto scorresse normalmente, come se tutto fosse problema altrui, come se non ci riguardasse da vicino. É questo il più grande errore della nostra società: la negligenza. Il problema è concreto,  ma non lo si vuole affrontare.
 L'ultimo ragazzo sa di dover fare qualcosa, di dover spezzare la catena, ne è consapevole. Si ribella e, aprendo gli occhi, riacquista la Libertà con la quale distrugge il narcotraffico, sceglie di fermare tutto e dare vita a qualcosa di nuovo.

In fondo, anche là dove la terra è più scura e triste possono nascere fiori di speranze e di bene.
Gli studenti alla premiazione
Gli studenti alla premiazione
Gli studenti alla premiazione


                          Il video di presentazione

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