Venerdì 22 dicembre 2017
SACRO
AGLI ANTICHI, L’OLIVO: sabato 23 dicembre alle 18.00 inaugurazione esposizione
fotografica di Angela Brucoli presso il Castello Ducale
Sarà
inaugurato sabato 23 dicembre alle ore 18,00 il progetto fotografico “Sacro
agli Antichi, l’OLIVO” della pugliese Angela Brucoli. Le suggestive sala del
Castello Ducale di Ceglie Messapica ospiteranno l’esposizione fotografica e il
video per tutto il periodo natalizio.
“Sacro
agli Antichi, l’OLIVO” diventa così itinerante. Infatti, chiuderà oggi, 22
dicembre, a Roma presso il Punto Informativo del Comando Unità per la Tutela
Forestale Ambientale e Agroalimentare dei Carabinieri – Palazzo del Ministero
Agricoltura e Foreste, dopo circa un mese dalla sua fortunata inaugurazione del
28 novembre scorso, in occasione dell’incontro “CO.DI.RO.: dall’emergenza al
recupero e tutela del patrimonio olivicolo pugliese”, a proposito del complesso
disseccamento rapido dell’olivo in Puglia. Sono intervenuti i principali
protagonisti dell’emergenza per contenere il dilagarsi del batterio nella
Regione: il Gen B. Giuseppe Silletti, in servizio in Puglia in qualità di
Comandante Regionale Carabinieri Forestale, che ha seguito sin dalle prime
manifestazioni l’evolversi della epidemia ed ha predisposto il piano di
contrasto finalizzato al contenimento; il Prof. Donato Boscia, ricercatore del
CNR di Bari, che ha isolato per primo il batterio e ha illustrato gli aspetti
scientifici della sua diffusione; infine, il Dr Gianni Cantele Presidente della
Coldiretti Puglia, ha inquadrato gli effetti del fenomeno sul mercato e la loro
ricaduta socio-economica.
L’intento
del progetto è di offrire una nuova prospettiva visuale e di affascinare
l’osservatore con la sacra bellezza racchiusa in un albero straordinario,
mitologico, eppure elemento essenziale, moderno, in divenire, qual è l’olivo.
Già
con le civiltà del passato, a partire dai Fenici, passando dai Greci e dai
Romani, l’olivo era considerato un albero sacro, perché da esso dipendeva
l’esistenza di queste popolazioni. Questa sacralità non può essere persa, ma al
contrario, deve essere narrata tramandandola e fissandola nel tempo e nello
spazio per le generazioni future.
Le
fotografie e le odi sono state raccolte in un libro “Sacro agli Antichi,
l’Olivo” (ABF edizioni creative), composto da due parti. La prima è intitolata
“Dentro il Mito”, laddove tutto ebbe inizio. I soggetti fotografati sono alcuni
esempi di quegli ulivi tra i più antichi, quelle sculture che presentano forme
assurde, esili o maestose. L’autrice punta la messa a fuoco proprio sui loro
tronchi, screpolati, spaccati, enormi, vuoti. Le immagini si presentano in un
B/N con una dominante tra il seppia e il verde, per ricordare che si tratta
dell’olivo e per marcare maggiormente l’età millenaria dell’albero. Nella
seconda parte, al centro del percorso vi è “L’opera dell’uomo”. Le immagini
sono a colori perché ci riportano nel nostro tempo. Si vedono quei campi
puliti, rigorosamente perfetti nelle linee delle piantagioni. Si vedono le mani
di uomini e donne. Si vedono olive trasformate in olio. Si vede il mare,
simbolo di una civiltà che ruota attorno al bacino del Mediterraneo.
Le
liriche poetiche si sviluppano nello stesso modo: partendo da quelle tonalità
che ricordano il mito nelle odi omeriche, approdando tra fresche parole più contemporanee.
Ogni serie fotografica ha la sua lirica ispirata proprio da questi ulivi: sono
le loro voci.
L’esposizione
artistica è sostenuta dalla : dai comuni di Ceglie Messapica e Fasano
(Brindisi), i quali sono impegnati da sempre nella tutela e valorizzazione
degli ulivi, per la conservazione di un paesaggio unico al mondo e che sviluppa
un’economia di qualità nel turismo e nell’agroalimentare; da AIPOP
(Associazione Interprovinciale Produttori Olivicoli Pugliesi) e da eccellenti
aziende, quali il bellissimo giardino botanico Lama degli Ulivi e i Vivai
Capitanio di Monopoli, pronti a sostenere fermenti, idee e progetti che ruotano
attorno alla cultura dell’olivo; dall’azienda agricola Eraclea di Candela
(Foggia), produttori di un ottimo olio extravergine bio pluripremiato, cui fa
capo il famoso ristorante l’Orecchietta dello chef stellato Ercole Santarella i
cui piatti sono a base di erbe spontanee, e da Arti Grafiche Favia di Modugno
(Bari) impegnata nella stampa di qualità specializzandosi in quella digitale.
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