In più di due ore di conversazione partecipata da un pubblico attento e propositivo, e’stata ricordata la relegazione nella isola, in esecuzione della condanna alla pena di otto anni inflitta dalla Corte Criminale di Lecce, per avere distrutto le immagini di Re Ferdinando II e della Regina Carolina sulla Piazza di Carovigno nel maggio 1848, per reazione al ritiro della Costituzione che determinò sollevazioni nel periodo storico chiamato “primavera dei popoli”. Fu eletto al Consiglio Comunale di Napoli impegnandosi per attività sociali per l’educazione scolastica e per il risanamento igienico della Città.
Maturò la riflessione sui fanciulli e sulle donne sostenendo l’emancipazione femminile e l’introduzione del sistema pedagogico scrivendo il libro ”Scienza e Donna”, utilizzando il suo pensiero durante il periodo dal 1867 al 1880, nel quale fu eletto alla Camera dei Deputati, prevalendo sul patriota Luigi Settembrini, presentando diversi disegni di legge sulla tutela dei fanciulli e delle donne, diventando famoso più all’Estero che in Italia.
Propose il diritto al voto alle donne (concesso in Italia nel 1946 dal Governo provvisorio), venendo eletto a simbolo dalle “suffragette” inglesi e americane.
Oltre ai disegni di legge formulo’ numerosissime interrogazioni, anche in tema di giustizia; il 15 marzo 1870, presentò una interrogazione al Ministro della Giustizia sulla “eccessiva lunghezza della carcerazione preventiva” e il 15 marzo 1870 sul ”ritardo dei processi penali).
Propose l’introduzione di un Tribunale Internazionale per dirimere le controversie tra Stati.
La Sua personalità complessa e “risorgimentale” gli consentì di scrivere, anche prima del 1849, libri di Storia (notevole la Sua Storia di Brindisi).
Nella foto, i discendenti di Morelli, la famiglia Lanzilotti/Morelli, il Presidente dell’UNITRE Elio Romano che ha presentato l’evento morelliano, con espressioni generose nei miei riguardi, per le quali riformulo ringraziamenti, e altri qualificati intervenuti."
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