Venerdì 11 Dicembre 2015
Conservatori
e Riformisti: Xylella:
l’Ue avvia procedura di infrazione contro l’Italia
Roma, 10 dicembre- E’ di queste
ore la notizia che l’Ue avrebbe avviato una procedura d’infrazione
nei confronti dell’Italia per non essersi conformata alle decisioni
2014/497/Ue e 2015/789/Ue che prevedevano, fra le altre cose,
l’eradicazione delle piante di olivo anche prive di manifesti segni
clinici riconducibili alla Xylella, purché nel raggio di 100 mt da
una pianta affetta dal batterio. Il Governo avrà 60 giorni per
spiegare le cause del ritardo, tuttavia osserva l’on. Ciracì “In
questa situazione sono chiare le responsabilità dell’Unione
europea nella diffusione della Xylella, per non aver saputo vigilare
sul rispetto delle direttive 2000/29/CE e 2004/103/CE, in materia di
regolamentazione di importazione, movimentazione di piante e
controlli ufficiali nei punti di entrata dei territori comunitari -
ed aggiunge- E’ imbarazzante rilevare la distanza fra l’azione
del Governo di accettare supinamente le disposizioni di Bruxelles, la
mancanza di autorevolezza del Ministero delle politiche agricole in
questa fase delicata, e il ritardo della Regione Puglia nell’avviare
la creazione di un network di 40 scienziati allo scopo di monitorare
il batterio e contrastarne la diffusione, come sto chiedendo con
forza da molti mesi. Chiedo quindi al Governo di assumere nelle sedi
comunitarie appropriate posizioni più determinate, per tutelare
olivicoltori e vivaisti pugliesi che non hanno alcuna responsabilità
e sui quali gravano le scelte scelerate di altri”. Lo dichiara in
una nota l’on. Nicola Ciracì dei Conservatori e Riformisti, membro
della XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati.
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