Lunedì 8 Dicembre 2015
Non è
più il momento di stare a guardare.
Ceglie,
la nostra città, sta attraversando un momento non facile e
preoccupante da tanti punti di vista: i recenti episodi di cronaca
che hanno diffuso tra la popolazione un sentimento di profonda
insicurezza se non paura; la pesante e persistente crisi economica
che attraversa e attanaglia tante famiglie e tante, troppe attività
economiche e commerciali che fanno sempre più fatica;
un'attività amministrativa che, come molti hanno più volte
evidenziato, ha subìto spesso degli inciampi sul percorso della
legittimità e correttezza amministrativa. C'è chi dice che va tutto
bene e qualcuno potrebbe anche sforzarsi di crederci per
auto-rassicurarsi. Ma non è così: nascondere la polvere dei
problemi sotto il tappeto non serve a nulla, se non a lasciare che i
problemi si aggravino ulteriormente.
Di
fronte a tutto questo, non si può più restare fermi, immobili, a
guardare l'agonia progressiva della nostra comunità. Un'agonia che
non può essere più nascosta da un clima artificiale di luci e festa
che vorrebbe far dimenticare o passare in secondo piano la realtà.
Cosa fare? E' necessario che cittadini, associazioni, categorie
produttive e del lavoro, realtà civiche, mondo cattolico trovino un
terreno di incontro, dialogo, progettualità condivisa, superando le
divisioni e i personalismi e mettendo in comune le loro storie,
l'amore per la città e la volontà di impegnarsi per la nostra
comunità per ricostruire innanzitutto un tessuto sociale comune, da
un po' di tempo lacerato anche a causa uno scontro politico
autoreferenziale e sempre più lontano dal vissuto quotidiano delle
persone.
A tutte
queste realtà vive e importanti è necessario dare un nuovo
protagonismo, con l'ascolto delle loro istanze, delle loro necessità,
delle loro proposte, rendendole protagoniste di un nuovo progetto,
aperto e partecipato, di città, senza più deleghe in bianco. Non
un'alleanza, dunque, tra esponenti politici e di partito; i soggetti
politici tradizionali sono un'altra cosa. Con essi sarà necessario e
opportuno un confronto ma questi continueranno a vivere la loro
dinamica fisiologica di proposta e discussione sulle scelte
amministrative nelle sedi istituzionali,
L'obiettivo
di questo progetto nuovo di cui la città ha urgente bisogno punta
invece a qualcosa di ancora più ambizioso. E' necessario ridare
protagonismo alle realtà vive, alla partecipazione di tutti i
cittadini, oltre le divisioni delle "maglie politiche" che
tante volte fino ad oggi hanno bloccato un confronto libero,
aperto e costruttivo e che da tempo allontanato tanti nostri
concittadini dalla partecipazione e dall'interesse verso la
politica. Serve che la città si risvegli dal torpore e dalla
sfiducia, torni a discutere, proporre e confrontarsi, con l'impegno e
il protagonismo di tutti coloro che hanno la voglia di partecipare
impegnarsi in prima persona per una nuova rinascita di Ceglie. Tutti
insieme potremo, se lo vorremo, determinare
una svolta finalizzata in via prioritaria alla “pretesa” che
venga garantita la correttezza, trasparenza e responsabilità
amministrativa. Elementi necessari e indispensabili per
costruire, una città migliore, libera, che offra le stesse
opportunità a ogni cittadino e che torni a crescere e ad avere
fiducia nel futuro. A mio avviso, in questa fase, è necessario
costituire un Comitato Cittadino per la salvaguardia di una corretta
e trasparente azione amministrativa. Possiamo e dobbiamo farlo per
il futuro della nostra città.
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