Venerdì 4 novembre 2016
Gianluca Greco per Brindisireport
Con i pedoni che passeggiano da soli è del tutto inoffensivo. Ma se
incrocia un cane al guinzaglio del suo proprietario, diventa aggressivo. Una
18enne che portava a spasso il suo fido ieri è stata azzannata da un randagio
di grossa taglia che da giorni gironzola nei pressi del palazzetto dello sport
di Ceglie Messapica, mettendo ansia ai residenti. Al momento, però, il cane non
può essere accalappiato, in quanto il Comune di Ceglie e quelli limitrofi sono
sprovvisti di un canile sanitario.
Il signor Paolo Delgrado, custode del PalaSport, si è messo in contatto con
la redazione di BrindisiReport per raccontare la disavventura capitata alla
figlia. “Mentre passeggiava con il nostro cane in via Don Oronzo Elia –
dichiara a BrindisiReporto il signor Paolo – mia figlia si è imbattuta nel
randagio. Questi ha iniziato a ringhiare. Poi si è avventato contro il suo
braccio, mordendola tre volte. Il suo braccio era gonfio e sanguinante. Siamo
dovuti correre in ospedale per le medicazioni del caso. Oggi l'arto le fa
ancora male”.
Da quanto riferito da Paolo, il randagio già nel corso della mattinata
aveva assunto un atteggiamento minaccioso nei confronti di un cittadino che
passeggiava con il suo barboncino. Lo stesso custode in serata si è dovuto
frapporre fra la moglie, che accompagnava il cane, e il randagio, per evitare
una nuova aggressione.
“Quando mi sono avvicinato da solo a quella povera bestiola – spiega Paolo
– non ho avuto nessun tipo di problema. Anzi l’ho sfamata e ci ho giocato per
un po’, fino a quando non è andata via. ”. Paolo riferisce di aver segnalato
l'accaduto alla polizia municipale e all’Asl, interrogandosi sulle ragioni per
cui gli enti preposti non siano ancora intervenuti.
Ma il comandante dei vigili urbani Cataldo Bellanova, contattato da
BrindisiReport, spiega che l’assenza di un canile sanitario rende tutto più
difficile. Non disponendo di una struttura di questo genere, infatti,
l’amministrazione comunale dovrà procedere con una ordinanza sindacale per
accompagnare il randagio, dopo averlo accalappiato, presso una clinica privata
dotata di un canile sanitario, dove dovrà essere sottoposto a un periodo di
osservazione, prima di essere trasferito in un canile rifugio.
“Non siamo indifferenti – afferma Bellanova – alla problematica segnalata
dal cittadino. Ci siamo subito attivati per trovare una soluzione. Ma occorrono
dei tempi tecnici per individuare una struttura privata ed emettere
un’ordinanza adeguata”.
Stessa cosa è stata detta un paio di mesi fa quando il contrada galante-minzella un branco di cani ha sbranato i cani da guardia du un paio di famiglie di contadini e tutt ora quel branco di cani scorrazza per le campagne limitrofe dell accaduto , io stesso sono stato rincorso più volte mentre ero in bicicletta da suddetti cani , anche allora erano state fatte promesse di ordinanze e soluzioni ma come al solito nulla è cambiato, più volte è stata avanzata la richiesta di istituire un canile comunale ed vi è sempre stata una risposta negativa nei confronti della proposta ... prima è successo a i cani dei contadini ora a questa ragazza che passeggiava con il propio cane domani cosa accadrà sarà un bambino che gioca con il propio amico a quattro zampe? Spero che questa volta le promesse vengano mantenute e non si porgano le solite scuse e i soliti contentini da quattro soldi che non servono assolutamente a niente!
RispondiEliminaTutti coloro che hanno ricevuto danni a causa dei ritardi e delle inadempienze dell'amministrazione possono essere risarciti per il danno ricevuto.
RispondiEliminaFiguriamoci se a Ceglie c'è qualcosa che funziona. ....è una vergogna questo comune. ...
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