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Un poesia di Angelo Cassese dedicata al suo papà

 Lunedì 14 novembre 2016
Esattamente un anno fa, il sedici novembre 2015, il mio Caro Papà per tutti Mestru  Quirico, ci ha salutato lasciando questa terra dove ha vissuto con cordialità e onestà per settantaquattro anni.
A lui con tanto amore ho dedicato i miei dolci sentimenti e le mie candide poesie. A lui, la persona che mi ha dato alla luce e amato con i miei pregi e difetti, che ha sostenuto e incoraggiato ogni giorno i miei traguardi e quelli dei miei fratelli, dedico ancora queste parole:
“Io, Angelo voglio ricordarti con enfasi e amore,  per sentirti sempre vicino e non dimenticare il tuo timido sorriso. Sono sicuro che con lo spirito e la luce vivi con me e con tutte le persone che ti hanno amato e conosciuto.. donaci serenità e forza nella nostra quotidianità fatta di gioie, incertezze e talvolta inquietudini..”
Riposa in pace mio Caro Papà… mio dolce e inesorabile maestro di vita!!!



Infinitamente Papà... mia stella polare


Non c’è spazio o galassia
via lattea o universo
a frenare quel barlume
d’amore
di ricordi sublimi
e lembi
di carezze serafiche
che arrivano come battiti amorevoli
sul mio piccolo grande cuore
dal posto più incantato e soave
che l’uomo aspetta sin dal suo primo vagito.
Al di là dell’azzurro del cielo, del sole e del grigio alato
che  l’occhio vede ma non percepisce
c’è la sinfonia
la forza, la luce e
il candore di una stella
unica e meravigliosamente vera
che brilla e mi guida
nella mia oscurità.
Lei è lì
ferma e lungimirante
nella quiete mitezza del regno dei cieli.


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