MERCOLEDI' 9 APRILE 2014
Mons. Turrisi - Mons. Caliandro - Mons. Principalli
Ieri, nella Chiesa di San Lorenzo da Brindisi, è stata celebrata una Santa Messa per il Centenario di Madre Lalìa. La Celebrazione Eucaristica, è stata presieduta, dal Vescovo di Brindisi - Ostuni Sua Eccellenza Monsignor Domenico Caliandro insieme ad altri Sacerdoti.
1914 - 9 Aprile - 2014
per la Santa Messa ed alcune testimonianze
Durante la Santa Messa
Testimonianza rilasciata dalla Prof.ssa Patrizia Bellanova
Buona sera a tutti,
ringrazio le suore domenicane per averci dato la possibilità di condividere
questa nostra testimonianza con tutti voi.
Allora, da dove inizio? Sarebbe
troppo riduttivo dire che ho frequentato le scuole delle suore domenicane dall’infanzia
alla primaria, quindi vi dico subito che mi sono travata nella condizione di
frequentare il sacro Cuore grazie a mia madre che a sua volta è come se fosse
nata nell’istituto e per una certa continuità educativa e spirituale, non
voleva privarmi di questa “grazia” e di questa formazione pulita e sana in
tutti i sensi. Quindi ho frequentato la scuola dell’infanzia con l’allora Suor
Luigina Rao, ora defunta e di cui ricordo la sua dedizione nel ringraziare il
Signore ogni giorno soprattutto di fronte ad ogni compleanno compiuto ( ricordo
che diceva che bisogna sempre dire grazie al Signore per ogni anno di vita in
più).
Poi ho frequentato la scuola
primaria con un’insegnante laica, altrettanto brava e diligente.
Poi altrove la scuola media
e infine la scuola superiore per realizzare il mio sogno: quello di diventare
insegnante. Il sogno è diventato reale subito, quando un giorno nel mese di
settembre, le suore, nella persona di Suor Candida, Suor Rachele e Suor
Valeriana defunta, mi proposero di lavorare come insegnante nella loro scuola.
Ero felicissima e
soprattutto realizzata.
Così nel corso degli anni,
ho voluto modo di conoscere la missione delle Suore, la loro vocazione e la
dedizione all’insegnamento tradotto in amore e altruismo nei confronti dei
bambini. In particolare voglio ricordare Suor Silvia, il bel rapporto che ho
instaurato con lei fatto di collaborazione, complicità e affetto fraterno e
reciproco.
Inoltre ricordo con piacere
la giovane Suor Imelda, scomparsa prematuramente e di cui ricordo la sua accettazione
alla malattia e alla sofferenza.
Ho insegnato nell’Istituto
Sacro Cuore per 12 anni e poi sono passata nella scuola statale porto con me
nel cuore l’esempio di Suor Liliana Bacchi, di cui conservo il modo di
trasmettere ai bambini il sapere non a livello nozionistico, ma come lei stessa
diceva, un sapere che deve essere toccato con mani e poi la pulizia “sempre” e
in ogni occasione.
Nel corse degli anni poi, ho
conosciuto mio marito e anche se ero ormai fuori dall’Istituto, le Suore non mi
hanno abbandonata, ci hanno dato la gioia di essere presenti al nostro
matrimonio ed io non mi sono comportata da meno.
Ho promesso loro che se il
Signore mi avesse dato dei figli li avrei mandati nella scuola che io ho frequentato
ed in cui ho insegnato. Oggi infatti i miei figli frequentano la scuola “Sacro
Cuore” e per me non è che un ripassare i miei tempi ed i miei bei ricordi.
Cosa dirvi ancora, come ex
alunna, ex insegnante e attualmente mamma non posso che dirvi che la vita delle
suore domenicane è un po’ la vita di noi mamme, non hanno figli, ma si donano e
danno tutto senza aspettarsi nulla in cambio, tutto viene eseguito a modello di
San Domenico e Santa Caterina e non per ultimo come vostra madre Antonia Lalìa.
Lei stessa ricordava alle sue figlie spirituali che prima le voleva suore e poi
maestre, affinchè si rinnovi la società sono necessarie ottime madri di famiglia.
Le suore domenicane quindi,
seminano il loro esempio ogni giorno, scorrendo sempre i chicchi del rosario
anche per chi come me le nomina con tanto affetto ed infinita gratitudine.
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