GIOVEDI' 17 APRILE 2014
Via Santa Aurelia
Qualche anno fa, a causa delle abbondanti
piogge, il muro a secco che delimita il terreno sito in via Santa Aurelia a Ceglie Messapica era crollato. Successivamente, qualcuno aveva avuto la geniale idea di costruire, a sostegno di quel muretto, una
barriera di cemento armato, forse più resistente, ma un vero pugno nell’occhio come estetica. Con il passare degli anni la natura ha fatto il suo corso ed il muretto è crollato di nuovo dando alla luce, almeno dai primi accertamenti,
un’altra parte del famoso “Paretone” di Ceglie Messapica. I Carabinieri, allertati, hanno bloccato il cantiere ed hanno informato dei fatti le autorità competenti.
La segnalazione ai Carabinieri è stata inoltrata da Speleogem e Archeoclub di Ceglie Messapica.
La segnalazione ai Carabinieri è stata inoltrata da Speleogem e Archeoclub di Ceglie Messapica.
Il muro a secco crollato
Parte del "Paretone"
Altra angolazione
E' stata informata la Soprintendenza? Comunque quei massi può darsi che derivino dal taglio della roccia adiacente per creare il letto della strada.
RispondiEliminaquel grande muro a secco è stupendo e come tale non va rimarginato con del cemento anche se costa meno e sarebbe piu' sicuro...ma ad occhio stona molto e perde valore tutto l'intero muro...il nostro patrimonio va tutelato al 100% perchè è unico....noi cittadini siamo disposti a mettere anche un euro a testa per sistemare questo muro ma quel cemento non si puo' assolutamente vedere..
RispondiEliminaTutti sanno che la circonvallazione è adagiata sul paretone. Che fai, smonti l'asfalto?
RispondiEliminaperche no ??? bisogna tutelare il nostro patrimonio e la nostra richezza ,si deve scavare e portare tutto alla luce subito e non coprire .
RispondiEliminaGiusto condivido l'anonimo delle 16.07
RispondiEliminaGiusto bisogna portare tutto alla luce....le Specchie da uno studio che sto facendo direi che hanno qualcosa in comune con i Nuraghe Sardi
RispondiEliminaGiusto bisogna portare tutto alla luce....le Specchie da uno studio che sto facendo direi che hanno qualcosa in comune con i Nuraghe Sardi
RispondiElimina