Giovedì 9 Giugno 2016
La
segreteria del Circolo PD di Ceglie, composta oltre che dal segretario
Piermassimo Chirulli, da Maria Antonietta Spalluti, Domenico Biondi, Vito
Caroli, Carlo Leo e Giuseppe Nisi, si è riunita per analizzare gli ultimi
sviluppi della crisi amministrativa. Alla riunione è stato invitato il
consigliere comunale PD.
Il
Sindaco Caroli ha annunciato che la maggioranza è cambiata. Lo ha fatto sotto
un albero, non avendo neppure la sensibilità di affrontare la questione in
Consiglio comunale, davanti ai rappresentanti eletti dai cittadini cegliesi.
Una
conferenza stampa nella quale Caroli non ha spiegato le motivazioni della
crisi: la Città non ha sentito dal Sindaco parole chiare su quanto avvenuto e
un’autocritica seria per la pessima amministrazione di questo anno. Abbiamo
avuto la conferma, inoltre, che l’azzeramento della Giunta era tutta una farsa:
tutti gli assessori sono stati confermati, tranne uno. Il Sindaco non ha avuto
neppure il coraggio di sostituire l’assessore ritenuto scomodo con un esponente
a lui fedele.
Il
Sindaco Caroli, dunque, campione assoluto del “gioco del ribaltone”!! Nessun
sindaco, infatti, si è reso protagonista in così pochi anni di tanti ribaltoni,
cambiando maggioranza con la stessa facilità con la quale si cambia una
camicia: siamo già alla quarta maggioranza diversa!
Ai
consiglieri di Democrazia Cegliese, invece, va il premio per l’incoerenza. In
campagna elettorale attaccavano su tutti i fronti il Sindaco Caroli, anche con
toni sprezzanti. Magicamente, a distanza di poco più di un anno, uno dei tre
consiglieri ribaltonisti afferma addirittura che “è inevitabile affermare che
dal 2010 ad oggi questa amministrazione ha fatto tantissime cose” e che “è
inoppugnabile che questa città ha cambiato verso negli ultimi sei anni”: ma se
pensava questo, perché si è candidato contro Luigi Caroli?? Misteri del “gioco
del ribaltone”!
E
non ci venissero a parlare di “senso di responsabilità”! Il vero senso di
responsabilità avrebbe condotto a riportare la parola ai cittadini.
Il
Partito Democratico ribadisce la posizione già espressa: il Sindaco ha il
dovere di dimettersi non avendo più il sostegno di una parte consistente della
maggioranza che gli ha consentito l’elezione. Siano i cittadini a giudicare se
gradiscono questa ennesima giravolta di Caroli e la nuova compagine.
Stigmatizziamo,
inoltre, i toni sprezzanti usati dal Sindaco durante la conferenza stampa (e
non è una novità) nei confronti di chi si oppone alle sue politiche e nei confronti
degli operatori dell’informazione e di alcuni blogger (ai quali esprimiamo
tutta la nostra solidarietà). La novità è che toni simili sono stati usati
anche da chi è appena entrato in maggioranza, con allusioni e affermazioni
oblique. Ceglie ha bisogno di chiarezza e verità: chiunque è a conoscenza di
fatti rilevanti per la Città li esponga chiaramente, assumendosene la
responsabilità; se il Sindaco è a conoscenza di inadempienze di alcuni ha il
dovere di informare gli uffici preposti per gli atti conseguenti.
A
noi comunque sta a cuore Ceglie, con i suoi problemi e la ricerca di una
prospettiva di sviluppo. I giochini politici li lasciamo al Sindaco.
Attendiamo
la nuova maggioranza sulle questioni concrete:
- Sul
PUG, di cui ancora non si conosce la bozza definitiva nonostante la
presentazione in pompa magna di qualche settimana fa.
- Sulle
tasse. Sino ad ora solo parole vuote da parte della nuova maggioranza, con
generiche promesse di abbassamento delle aliquote e di riduzione della spesa.
Il Sindaco presenti un piano dettagliato di abbassamento delle tasse e delle
tariffe e dica chiaramente quali spese intende tagliare nei prossimi anni.
Proponiamo di cominciare azzerando i rincari del ticket per la mensa.
Appoggiamo totalmente la richiesta formulata in tal senso dai genitori dei
bambini, che hanno organizzato una partecipata raccolta di firme.
E intanto lui, insieme a perrino e all' altro suo sostenitore, stavano seduti e al riparo dal sole e dalla calura della giornata afosa mentre chi ha avuto il coraggio di presenziare,data la giornata e l'orario assolutamente improponibili, doveva stare in piedi e al sole.E' anche da questi dettagli che si riconosce la sua arrogante pretesa di"ben" amministrare la città.
RispondiElimina