Venerdì 13 luglio 2018
Ceglie Messapica: deve
espiare 1 anno e 2 mesi per maltrattamenti, lesioni personali, violenza privata
e minaccia, arrestato.
I Carabinieri della Stazione
di Ceglie Messapica hanno tratto in
arresto in ottemperanza all’”ordine di
esecuzione per l’espiazione presso il domicilio delle pene detentive” emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi , Ufficio
Esecuzioni Penali un 50enne del luogo. L’uomo deve espiare la pena di anni 1
mesi 2 e giorni 4 di reclusione per i reati di maltrattamenti in famiglia,
lesioni personali, violenza privata e minaccia. I reati verificatisi in ambito
familiare, risalgono all’aprile del 2015 e sono stati commessi in Ceglie
Messapica, nell’abitazione dell’arrestato e hanno avuto quale parte offesa la
ex moglie di nazionalità tedesca. La donna
qualche giorno prima del 21 aprile 2015 data dell’arresto del marito,
aveva provveduto a denunciarlo rappresentando che da circa un anno era vittima
di maltrattamenti e minacce di morte. L’episodio grave avveniva il 21 verso le
ore 13:00 quando l’uomo infliggeva
numerosi fendenti alla donna con una forbice da sartoria rinvenuta dai
Carabinieri intrisa di sangue. La vittima a causa delle ferite veniva
trasportata in ospedale, le motivazioni alla base del fatto erano le continue
pressioni dell’uomo, finalizzate a
conoscere dove si fosse recata la donna. Nella mattinata infatti l’aveva attesa
alla fermata dell’autobus di ritorno da Taranto e dopo averla ingiuriata
l’aveva seguita sino a casa dove una volta giunti la faceva cadere per
terra e con dei cuscini tentava di soffocarla, non riuscendo nell’intento. Quindi con una forbice da sartoria la colpiva alla gola e alla testa nonché alla
schiena e ai glutei con 15 fendenti. La donna per ripararsi si nascondeva sotto
un tavolo da cui riusciva dopo diverse
ore chiedendo aiuto ai vicini di casa
che chiamavano i Carabinieri e l’ambulanza, il tutto dopo che il marito si era
assopito sul letto. L’uomo per i fatti è
stato condannato con il giudizio abbreviato alla pena di anni 3 di reclusione,
dei quali ha già espiato una parte ristretto nella casa circondariale di Trani.
L’arrestato espletate le formalità di rito è stato condotto nella sua abitazione in regime di
detenzione domiciliare.
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