Martedì 3 luglio 2018
Inaugurazione
rassegna letteraria “Un castello di libri”: Fabio Calenda al museo Maac di
Ceglie Messapica mercoledi 4 luglio alle ore 19:30.
A due anni
dall’avvio dei servizi e delle attività del Sistema Gusto d’Arte di Ceglie
Messapica, numerosissime sono state le attività svolte ed ampia la
partecipazione di utenti, visitatori e cittadini.
Il Sistema
rappresenta certamente un esempio ben riuscito ed esportabile di una buona
pratica di messa in rete delle peculiarità di una città, come Ceglie Messapica,
che ha tante ricchezze da offrire.
Anche quest’anno,
partendo dai mesi estivi, torna l’iniziativa “Un Castello di Libri -
Degustazioni d'Autore", un modo informale per assaggiare la letteratura e
l’arte, vivere i racconti, le storie, richiamando pubblici giovani e
differenti.
La rassegna,
ancora una volta voluta e sostenuta dall’Amministrazione Comunale, Assessorato
alla Cultura, ed in particolare dal consigliere Angelo Maria Perrino, Direttore
di affaritaliani.it, prenderà il via il prossimo 4 luglio 2018, si svolgerà tra
il Castello Ducale, il Maac (Museo Archeologico e dell’Arte Contemporanea), e
la Med Cooking School. Vi prenderanno parte nomi importanti del panorama
nazionale. Si parte con Fabio Calenda, che presenterà “I soldi sono tutto”,
pubblicato lo scorso 12 giugno 2018 da Mondadori. L’appuntamento è per
mercoledì 04 luglio 2018, alle ore 19.30, presso la sede del MAAC, in via De
Nicola.
Fabio Calenda
è nato a Parigi e ha vissuto a Roma. Ha diretto gli studi finanziari e la
formazione in una banca d’investimento e ha collaborato per dieci anni con il
supplemento finanziario del quotidiano “La Repubblica”.
Ha pubblicato
con Einaudi Stile Libero il fantasy thriller archeologico La porta del tempo e
successivamente con Laurana Rosso totale. Attualmente vive in Salento sul Capo
di Leuca.
La Storia
Un romanzo
delicatamente brutale, in grado di mostrare luci ed ombre del mondo
finanziario, indagando un universo fatto di sogni e illusioni. Un’altalena di
emozioni legate all’incedere umano di bramosie sempre più prepotenti, capaci di
scatenare azioni di ogni tipo, senza alcun freno. “Roma, 2006. Moglie ricca e
lagnosa, disprezzato dai suoceri, carriera in stallo: la vita di Gianni Alecci,
cinquantacinque anni, è all'insegna della frustrazione. Le giornate ristagnano
tra l'ufficio, in cui subisce le angherie di Riccardo Premoli, il suo direttore
trentenne, e la famiglia, trascinandosi in liti costanti con la moglie Eleonora
e il figlio Stefano, adolescente perditempo. L’unico spiraglio è la sua
giovanissima amante trash, Lou, con cui scorrazza in moto e consuma la tresca
in uno squallido monolocale adibito a garçonnière: una tresca non di tutto
riposo a causa delle pressioni della ragazza, smaniosa di trovare il suo posto
al sole. Alecci medita rivalse, si arrovella sui soldi come mezzo per compiere
un'ascesa sociale, essere accolto in circoli esclusivi, frequentare la gente
che conta”. Il confronto con il primogenito Roberto, adorato dalla madre e
precocemente affermatosi all'estero come investment banker, incalza
costantemente la mediocrità della propria figura.
Lo strappo
narrativo avviene con la possibilità di un investimento molto redditizio,
grazie al quale il protagonista riesce ad entrare negli agognati salotti.
Liberamente ispirato alla vicenda del cosiddetto "Madoff dei
Parioli", nella quale l'autore è stato coinvolto in prima persona, "I
soldi sono tutto" narra le lusinghe e i retroscena di un’incredibile
truffa finanziaria.
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