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Il consigliere regionale Luigi Caroli interviene sull'ospedale della città

 Lunedì 30 novembre 2020

L’ASL BR METTA IN SICUREZZA L’OSPEDALE DI CEGLIE MESSAPICA.

Nella mattina di quest’oggi il Consigliere Luigi Caroli si è recato presso la Struttura Ospedaliera di Ceglie Messapica. Al termine della visita, ha voluto dichiarare la sua preoccupazione circa il cattivo stato in cui versa l’intero immobile.

 

“Sono ormai visibili a tutti le condizioni delle facciate dell’Ospedale Cegliese. Ogni giorno, pazienti, personale sanitario, fruitori dei servizi della struttura, residenti delle zone immediatamente prossime al sito e passanti rischiano di poter esser interessati dalla caduta di calcinacci. In particolar modo, con l’arrivo della stagione invernale, l’alta frequenza di precipitazioni e di forti venti, contribuiscono all’aumento di tale rischio. Perciò, considerata la piena attività del complesso ospedaliero, il quale, oltre ai servizi ambulatoriali, causa emergenza Covid, è attualmente adibito a polo sanitario post acuzie, si rendono assolutamente improcrastinabili interventi di manutenzione e di messa in sicurezza. La preoccupante situazione, portata all’attenzione del Responsabile Sanitario Dott. Francesco Galasso, necessita di risposte e interventi concreti da parte dell’Asl BR. Purtroppo, l’assenza di cura da parte dell’Azienda Sanitaria e di opportuni lavori, hanno aggravato di anno in anno la situazione dell’edificio. È ormai da troppo tempo che il Poliambulatorio non viene sottoposto a interventi migliorativi.”

 

“Pertanto”, conclude Caroli,“ ho già provveduto ad inoltrare al Direttore Generale, al Responsabile della Area Gestione Tecnica, all’U.O. Gestione Manutenzione Patrimonio Immobiliare e Dei Beni Mobili Registrati e all’Ufficio Tecnico competente per il Distretto Sanitario BR 03, la richiesta di immediato sopralluogo e di conseguente programmazione ed esecuzione di interventi di manutenzione alla struttura. Confido in una celere risposta degli Organi sollecitati, augurandomi che si impegnino a render quanto più idoneo possibile un complesso ospedaliero che sta dimostrando una grande utilità nell’emergenza e che, senza dubbio, potrà successivamente ospitare un’offerta ancor più ricca di servizi sanitari al cittadino.”

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