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Il consigliere regionale Luigi Caroli interviene sull'ospedale di Ostuni

 Domenica 8 novembre 2020

OSPEDALE DI OSTUNI: PRIORITA’ AL COMPLETAMENTO DELLA NUOVA STRUTTURA.

A seguito delle incessanti voci che vorrebbero l'ospedale di Ostuni trasformarsi in Ospedale COVID, nella mattinata del 6 novembre, mi sono recato presso la struttura per raccogliere direttamente una serie di informazioni utili, al fine di poter intervenire a difesa e nell’interesse di tutti i cittadini dell’intero bacino di utenza del nosocomio ostunese.

Dopo aver appreso solo ieri informalmente, dal mio gruppo consiliare di Ostuni, di questa impropria possibilità, ho chiesto loro di accompagnarmi nella stessa giornata presso la struttura ospedaliera, per accertare la situazione. Dopo un’attenta valutazione dei protocolli e della struttura, ho avuto modo di riscontrare numerose criticità che, di fatto, negherebbero la possibilità di convertire la struttura in presidio COVID.

Innanzitutto è stata riscontrata l’assenza dei servizi igienici nelle stanze, non rispettando una delle principali indicazioni del protocollo COVID, il quale dispone che i pazienti trattati non debbano utilizzare servizi in comune. Ed ancora, la mancanza di un sistema di video sorveglianza impedirebbe al personale sanitario un monitoraggio costante e continuo dei pazienti. Tra l’altro, come risultato finale, si creerebbe una reale impossibilità alla realizzazione del Punto di primo intervento (succedaneo del Pronto Soccorso, che purtroppo verrebbe chiuso), con evidenti ripercussioni per i servizi ospedalieri dell’intera area nord della Provincia.

L'Ospedale di Ostuni ha un enorme bacino di utenza e con la conversione in struttura COVID tanti, anzi troppi, pazienti/utenti sarebbero costretti ad intasare le altre strutture site negli altri comuni della Provincia ( Brindisi e Francavilla Fontana, che già versano in condizioni alquanto critiche). Pertanto, si invita l’ASL a rivedere tale scelta, attivandosi immediatamente nell’individuare presidi ospedalieri più idonei.

Nel corso della visita si è colta l'occasione per verificare lo stato dell'arte dei lavori della nuova area dell'Ospedale, la cosiddetta “piastra”, in itinere da oltre un decennio: attualmente il cantiere risulta completamente fermo. A tal fine, pare doveroso, l’impegno immediato dell’ASL competente e della Regione a perseguire tutte le strade possibili per il completamento dei lavori e la consegna del completando complesso ospedaliero alla città, in modo da permetterne la reale attivazione e la fruizione da parte dei cittadini ostunesi e di tutto il bacino provinciale, troppo spesso e da troppi anni protagonisti di proclami, promesse e inaugurazioni farsa. Un’opera pubblica, in special modo se trattasi di ospedale, non può non essere completata in quindici anni. È estremamente mortificante vedere come in tutto questo tempo si sia dato inizio a lavori per la costruzione di altre nuove strutture ospedaliere, senza preoccuparsi di portare a compimento quelli già in itinere.

Di tutto ciò, mi farò portavoce in seno al Consiglio Regionale, nonché dinanzi agli assessorati e ai dipartimenti preposti, battendomi affinché il nuovo Ospedale di Ostuni veda la luce entro la fine del 2021.

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