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Ospedale a Ceglie: Chi dice la verità?

Lunedì 22 Febbraio 2016 
In questi giorni, dopo la presentazione da parte del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano del “piano di investimenti” per la sanità (programmazione 2014/2020), si è ritornato a parlare dell’ex Ospedale di Ceglie Messapica. Infatti, proprio per la struttura sanitaria cegliese sarebbe previsto uno stanziamento di ben 7,5 milioni di euro necessari per la riconversione dell’Ospedale cegliese in Presidio territoriale di assistenza (Pta). Tuttavia, quello che sembrava un segnale positivo per il nostro territorio ha scatenato, invece, non poche polemiche ed attribuzioni di merito. 
In soli due giorni, due diversi e contrastanti pareri afferenti alla questione, quello di Tommaso Gioia esponente del PD e quello Cesare Epifani esponete di F.I., sono stati diffusi a mezzo stampa.
Il primo ad uscire allo scoperto per prendersi i meriti del traguardo ottenuto è stato, il 18/02/16, l’avv. Cesare Epifani, esponete di F.I.
Nel suo  comunicato Cesare Epifani sottolinea testualmente: “Lavorando in silenzio e con determinazione, siamo riusciti ad ottenere i finanziamenti per la riconversione del nostro ospedale in Presidio territoriale di assistenza (Pta)”.
Di pronta risposta Tommaso Gioia, il 20/2/2016, evidenzia invece: “…. ma se un risultato è stato conseguito per la sanità cegliese questo è da accreditare principalmente al centro sinistra locale, provinciale e regionale»
Ed aggiunge sempre Gioia: “Noi siamo stati in religioso silenzio anche quando, a sproposito, veniva scritto che la sanità cegliese era stata fortemente danneggiata”.
In tutto ciò non poteva mancare l’intervento del presidente Cataldo Rodio del  Comitato cittadino pro Ospedale  che  con un articolo, del 20/02/2016, pone in evidenza che il Comitato non ha mai avuto un appoggio significativo degli esponenti del mondo della politica locale nel corso di una lunga lotta che dura da più di 12 anni. 
Qualche giorno prima, il 14/02/2016, nell’ambito di un’intervista, che neanche a farla apposta trattava dell’Ospedale di Ceglie (http://stefanomenga.blogspot.it/2016/02/continua-la-battaglia-del-comitato-pro.html),  ci eravamo lasciati con la giornalista Agata Scarafilo con la promessa di ritornare a parlare sulle pagine di “Cronache e cronachette” di Ospedale, con un taglio di più ampio respiro.
Non immaginavamo ovviamente che a posteriori di quel nostro servizio uscisse fuori, in maniera così ravvicinata, questa importante novità sulla struttura sanitaria cegliese che ha scatenato così tanto interesse e polemiche.
Preso atto di ciò, non posso, dunque, non coinvolgere ancora una volta la dott.ssa Scarafilo per una sua un’opinione su quanto sta accadendo.

Insomma, Agata chi dice la verità?

Che bella domanda! Non sono ovviamente io a poterti dire chi dice la verità;  ancor più perché, in questa vicenda, bisognerebbe intanto capire già a livello regionale chi la dice questa verità.
Così, possiamo solo provare a ragionare intorno ai quei fatti che sono a noi noti. Infatti, già a livello regionale, da una parte c’è il governatore Michele Emiliano che si prende i meriti del suo operato parlando testualmente di: “svolta della sanità pugliese“. Ovviamente in questa svolta ci sarebbe anche Ceglie Messapica (http://www.brindisireport.it/speciale/sanita/fondi-sanita-regionale-i-progetti-per-la-provincia-di-brindisi.html).
Se così fosse avrebbe allora ragione Tommaso Gioia in quanto esponente del PD e, a suo dire, braccio destro di Emiliano. Ma le cose non tornano quando in un comunicato stampa, del 18/02/2016, l’on. Elena Gentile (già assessore alle Politiche per la salute della Giunta Vendola) smonta la rivoluzione annunciata da Emiliano evidenziando che, invece, altro non si tratta che di una progettualità che trova la sua genesi nel lavoro portato avanti dal precedente governo regionale, capeggiato da Nichi Vendola (http://www.mesagne.net/politica-palazzo/4119-fondi-sanita-e-guerra-nel-pd-tra-elena-gentile-ed-emiliano). Insomma, come dire che di nuovo in realtà non c’è un bel niente in quanto già programmato e avviato con la definizione del “Piano Operativo 2007-2014” e quindi semplicemente confermato con la programmazione del settennio 2014-2020.
Verrebbe già qui da chiedersi:dov’è la verità?
Ma andiamo avanti con il ragionamento perché, in questo clima già di non facile interpretazione per i non addetti ai lavori, all’improvviso entra in gioco, a livello locale,  il consigliere Cesare Epifani che, come esponente di F.I., rivendica il merito, insieme all’Amministrazione Comunale capeggiata da sindaco Luigi Caroli, di essersi attivato, anche lui sempre in silenzio, ad ottenere, grazie ai suoi tallonamenti, i finanziamenti per l’Ospedale di Ceglie.
Ora, tu Stefano Menga mi chiedi, solo perché ovviamente mi vuoi far odiare (scherzo!), dove sia la verità.
Ti rispondo semplicemente che se anziché prediligere il  silenzio i nostri politici locali avessero, invece, fatto conoscere ai cittadini il loro impegno, i loro atti ufficiali e i loro sforzi tesi ad ottenere qualcosa per l’Ospedale di Ceglie Messapica, oggi la risposta sarebbe abbastanza scontata. Ma a loro stesso dire così non è stato, perché hanno preferito o lavorare in silenzio o non rispondere (stare in religioso silenzio). È inutile nasconderti che questo, a mio personale avviso, è un modus operandi che non condivido. Seguendo lo stesso filo conduttore, penso anche che se un merito ha il Comitato cittadino pro Ospedale è quello, invece, di aver sempre portato a conoscenza  della gente il suo operato.
Poi, se ne può anche discutere se ha fatto bene o se ha fatto male, ma chi non condivide e rileva criticità deve essere anche in grado di prendere ufficialmente le distanze e porre contestualmente in essere un’alternativa, altrimenti di sterile polemica si tratta.
Non me ne voglia nessuno, ma come cittadina penso che in uno Stato democratico solo la conoscenza documentata e trasparente dei fatti ci può rendere veramente liberi. Liberi, anche, di saper ricercare autonomamente qual è la verità e di saper trarre le proprie conclusioni.  Altrimenti si dà vita ad un meccanismo tale che, approfittando di chi ignora e non potrà mai sapere veramente, consente a chiunque ne abbia la possibilità e l’interesse di dare in pasto alla gente tutte “le verità”, e non già “la verità”, che si desiderano far conoscere.

Grazie Agata!

Grazie a te Stefano!

4 commenti:

  1. Cioè Stefano secondo te ci potrebbe essere anche un solo cegliese che può credere che Cesare Epifani possa essere in grado di risolvere una situazione così delicata o che un appuntamento abbia ottenuto i fondi
    Ma ci siamo dimenticati i 2 anni di continuo affondo contro l'amministrazione insultando soprattutto a livello personale?
    Cà pó Luigino si cogghj tutt e vabbè
    Cataldo Rodio con la sua tenacia è il vincitore di questa piccola battaglia

    P.S. E pó Cesar Na sap mangh di cè Sctè parlam

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  2. La vostra invidia la sua forza. Cesare é il più forte consigliere comunale.

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  3. l'unico che meriti i ringraziamenti è Cataldo Rodio

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    1. L'unica persona che si i occupata della questione ospedale sin dall'ormai lontano2000 é Cataldo Rodio al quale va percio' tutta la riconoscenza ! Chi sino ad ora dice di aver lavorato in silenzio dice solo cavolate perciò é meglio piuttosto che resti in silenzio.Dove era questa persona quando Cataldo ha organizzato incontri,manifestazioni e raccolte firme? Perciò la citta di ceglie de ve ringraziare solo Cataldo per tutto l'impegno che ha messo e che continua a fare a sostegno di quella che era una bellissima struttura! È facile venir fuori adesso e prendersi i ringraziamenti senza aver fatto nulla

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