Venerdì 19 febbraio 2016
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Il progetto che vi chiediamo
di sostenere è il Festival dei giochi e delle tradizioni. Il quale, da dodici
anni, propone il gioco in strada come elemento aggregativo di comunità, di
scoperta dell'altro, d'incontro fra bambini, adulti e anziani. Convinti che
proprio dal gioco si possa partire per costruire relazioni fra le persone e
fiduciosi che attraverso il gioco i bambini possano apprendere le regole del
vivere sociale, abbiamo sposato dal 2012 la causa del Gioco sano, opponendoci
all'uso inappropriato della parola gioco frequentemente accostata a VLT,
SlotMachine etc. Abbiamo cercato in questo territorio, il brindisino, con una
spesa procapite annuale per l’azzardo di 1089 euro, di riaffiancare alla parola
gioco gli aggettivi libero e sano. Il festival è unico esempio in Puglia
d’incontro multiforme fra gioco di strada e famiglie,insieme ai nostri partner
(Armamaxa Teatro – residenza teatrale, Comune di Ceglie Messapica, Regione
Puglia, Flic - Scuola di circo di Torino, Piccola scuola di circo di Cuneo, ed
a tutte le associazioni che ci supportano vogliamo rendere questa città uno
spazio permanente del gioco, sano, semplice e creativo.Il nostro pubblico
diretto sono le famiglie ed i bambini. Ma il Festival accoglie singoli
individui e molti anziani, che ritrovano nel gioco di strada quella che è stata
la loro infanzia. Effetto del Festival è da tre anni la partecipazione come
volontari spontanei di oltre 100 giovanissimi dai 16 ai 25 anni, che dedicano
gratuitamente il loro tempo e i loro talenti alla realizzazione del Festival.
Conduciamo da due anni un percorso insieme ai nostri volontari di engagement
con l'obiettivo di renderli consapevoli delle proprie potenzialità e
responsabili delle loro azioni in quanto giovani cittadini attivi,
incontrandoci, lavorando insieme e costruendo giochi con materiali semplici. Il
festival dei Giochi durerà cinque giorni dal 15 al 19 giugno e si terrà come di
consueto nella città di Ceglie Messapica. La donazione verrà utilizzata per
garantire alla dodicesima edizione maggiore stabilità. Sarà utilizzata per
rafforzare la comunicazione del progetto, per rafforzare le attività durante la
settimana del festival, supportare i costi di ospiti, di formazione dei giovani
volontari, garantire quindi la qualità di tutta l’iniziativa. La sostenibilità
per noi è legata alla forza propulsiva del festival stesso in quanto momento
celebrativo della comunità. Potremmo definire beneficiari del festival le
15.000 presenze che lo attraversano, ma siamo consapevoli che i beneficiari del
progetto sono in primis i giovani che credono nell’animo del gioco, nello
spirito di gratuità che Casarmonica propone con ostinazione sin dalla prima
edizione. Sono beneficiari le famiglie di questi giovani, che ci affidano i
loro ragazzi con l’obiettivo di dare loro un’occasione imperdibile di crescita
e di scoperta dell’essere cittadini attivi nel proprio territorio.Le attività
che l’evento propone sono scandite come segue:il giorno d’anteprima, dove
conferenze, incontri con ospiti, etc.. introducono il pubblico al tema del
gioco sano; il giorno d’apertura con la cerimonia inaugurale dove grandi e
piccini si riuniscono nel corteo “del piccolo popolo” che è pronto a giocare, i
due giorni de “la città che gioca”, dove il centro storico è invaso da
postazioni ludiche con trottole, campane, macchinine il legno, laboratori di
costruzione di giochi, stanze della favole, etc. Infine il “gran finale” la
domenica, con il tiro alla fune cittadino di 200 metri e i suoi 500
partecipanti, il grande palo della cuccagna, la gara delle automobiline di
legno, il biliardone umano.L’intero palinsesto è correlato da concerti serali,
danze tradizionali, narrazioni e spettacoli teatrali.Il Festival è ormai una
parentesi territoriale attesa, ed è proprio nella sua straordinarietà che rinveniamo
quella sostenibilità temporale, perché è percepibile l’aspettativa, l’attesa di
una comunità che intorno al gioco trova una delle sue ragion d’essere.
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