Domenica 29 Maggio 2016
La visita si è svolta in due giorni: il 7
maggio ed il 21 maggio 2016 presso il Comando Sommergibili della Marina
Militare di Taranto. Con questa iniziativa - riferisce il docente referente
della visita - prof. Antonio Carlucci, si è voluto fornire agli alunni delle
classi seconde delle conoscenze e delle informazioni specifiche sul
funzionamento e gli scopi di un
sommergibile nell’ambito del mare e delle sue profondità
in particolare. Mezzo di trasporto marittimo inserito nella più ampia
unita di apprendimento relativa ai mezzi di trasporto in genere, in fase di
trattazione nelle classi seconde. Tra i diversi compiti, di questo mezzo, hanno
ricordato gli ufficiali della Marina Militare, vi sono quelli relativi al
contrasto dei traffici illeciti delle armi, degli atti di pirateria nonché la
prevenzione ed il contrasto dei reati ambientali volti quest’ultimi a
rilasciare nel mare sostanze velenose e tossiche.
Il vantaggio del sommergibile è dato dal
fatto che navigando sott’acqua non è visibile ai malfattori, per cui questi vengono
colti in flagranza con l’aiuto di
strumentazioni tecnologicamente avanzate che vanno dal periscopio, al motore
elettrico per la propulsione sott’acqua, alla radio per comunicare con il
Comando Centrale, fino ai siluri di attacco (in caso di eventuale
necessità).
Il mezzo che gli alunni hanno potuto
visionare dall’interno, scendendovi a bordo, è costituito da un doppio scafo:
un interno e l’altro esterno per immettere tra i due l’acqua con funzione di
zavorra in modo da favorire l’immersione in acqua. Nella fase della risalita in
superficie, invece, viene pompata aria per far fuoriuscire l’acqua dai tappi
precedentemente chiusi ed aperti in seguito per l’emersione.
Un’esperienza unica ed irripetibile per i
ragazzi della “VINCI” ed i docenti accompagnatori, tanto da rilevare in loro una
grande partecipazione ed un evidente entusiasmo.
Molti alunni nel corso della visita hanno
manifestato ripetutamente, la loro meraviglia tanto che diversi di loro hanno
chiesto, il giorno dopo, ai docenti una replica dell’esperienza fatta.
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