DOMENICA 16 MARZO 2014
Caro Stefano,
un amico di Varese mi ha chiesto di poter
utilizzare il mio computer per scrivere ai blog cegliesi prima di andare via,
purtroppo per sempre, visto che a più riprese hanno aperto la sua casa di
campagna, acquistata e ristrutturata anni fa. Il suo sfogo è stato il mio per
tanti anni. Gli ho detto che è tutto inutile, ma ama talmente la nostra città
che ha voluto lasciare la sua testimonianza.
Michele Ciracì
“Affido questa mia
ai blog cegliesi che per fortuna portano avanti un'opera davvero meritevole in
favore della promozione del territorio. Anni fa, invogliato da alcuni amici che
avevano visitato questa bella città, giunsi a Ceglie e me ne innamorai.
Acquistai una campagna e ristrutturai dei vecchi trulli abbandonati. Per alcuni
anni ho stabilito qui la mia dimora estiva e per brevi vacanze.
Questa è una bella
città con tante positività ma è spenta per almeno 10 mesi all'anno. Non basta
mangiare bene è necessario dare vita alla comunità, che sembra narcotizzata e
soprattutto conservare quanto di bello ha Ceglie.
Il centro storico
era sicuramente una delle bellezze da ammirare.
In questi ultimi
anni questo luogo non è più lo stesso. Invito gli organi preposti al controllo
a visitare "Ceglie Vecchia". La fanno da padrone il marmo con colori
multiformi, l'anticorodal di qualsivoglia colore, piastrelle multicolori ed è
diventata il posteggio selvaggio di ogni tipo di veicolo, specialmente la
bellissima Piazza Vecchia dove si posteggia anche sui marciapiedi.
Un fenomeno
certamente deplorevole, che nel giro di qualche anno stravolgerà completamente
la zona storica, sono la sopraelevazione fatta con il tufo (come si può vedere
dalla foto) o con blocchetti di cemento, stravolgendo quanto ci hanno lasciato
gli antichi abitatori della città (lo scempio dell'arco della Porticella). Cosa
dire dei gazebo o delle canne fumare in lamiera (contro ogni norma quelle che
fuoriescono dall'ex Convento dei Domenicani, un altro pezzo della storia di
questa città distrutto, così come avvenne per il Convento dei Cappuccini e sta
per avvenire per la bellissima chiesa della Madonna della Grotta, dove è
impossibile entrare, nonostante ci sia un decreto di vincolo) innalzate in
spregio del buongusto e delle norme dettate dal Decreto di vincolo disposto
dalla Soprintendenza.
Questo è un appello
che un forestiero, che ama Ceglie, rivolge alla cittadinanza prima di andare
via, spero che si apra un dibattito sull'argomento. Grazie per l'ospitalità e
un caro saluto a tutti.
Racici Antonio -
Varese
qualcuno ci stava provando con il "piano di recupero del centro storico" e il "piano del colore"
RispondiEliminama poi l'ignoranza e la corsa al bieco clientelismo ha preso il sopravvento. Adesso i progetti sono nel cassetto, perchè questi "nuovi" amministratori pensano al clientelismo spicciolo e se ne fregano dei cegliesi.
Il centro storico di Ceglie, salvo eccezioni, è ben conservato. Certamente bisogna vigilare per evitare singoli episodi evidenziati e impedirne di futuri.
RispondiEliminaCome riferimento c'è ancora il piano Caroli-Zito. Ben vengano altri piani purché non riguardino il colore che non può che essere obbligatoriamente bianco.
come si fa a non innamorarsi del centro storico e di Ceglie in generale??purtroppo c'è troppa ignoranza , c'è troppo interesse parentale e corruzione ...tutto questo perchè chi amministra non sa fare assolutamente il proprio lavoro in modo serio...Anche noi cegliesi piu' volte ci siamo lamentati ma senza alcun risultato....Siamo messi male purtroppo...bisogna mandarli a casa sti corrotti o a zappare ...quello dovete fare....non rovinare Ceglie i cegliesi e i nostri ospiti...
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